30 dicembre 2011

Moltiplicati in fattorialità disgiunte


Immaginarsi non è sempre facile, tuttavia sarebbe meglio che (il) vedersi. Un po' come capita con gli altri che te li immagini così e cosà e poi l'esperienza e i fatti pratici del vivere te li fanno vedere come sono veramente, in quel nudo e crudo che è bello solo se lo condividi in quell'atto di familiare intimità. Crescendo te rendi conto che non tutti sono nudisti, spesso si travestono come dei trans(former). Per essere accattivanti, coopulati in cooperate divisioni tra il se e il me, come se fosse facile. Poi si impazzisce e si chiamano amici quelli che neppure sanno se ti piace più il blues o lo swing. Che una differenza c'è, inutile vantarsi di avere capito senza aver praticato mai. Nè lo swing o il blues.
Mai come quelli che seduti e cellularizzati si comprendono da soli, parlando con gli altri. E beizzati se ne stanno aqquattati come gatti satolli che i topi passano e loro restano. Aqquattati, ancora, come se nulla fosse successo mai. Mai come quelli che di qualsiasi sesso siano, festeggiano con chi vogliono la loro presenziabilità che di essere non possono esserci mai. Mai.
Per fortuna  a me interessa il sempre che è semplicemente il mai elevato alla potenza del "forse".

Scalza

23 dicembre 2011

Incomprese verità



In questo periodo è strano sentir parlare di Pasqua, non dell'isola ma della festa.
Stamattina B. mi ha detto che dopo Pasqua vuole uscire con me una sera. Molto probabilmente ha una vita sociale molto intensa. Nel pomeriggio  F. mi ha detto che voleva colorare un disegno di Pasqua.
Allora ho pensato che forse è un messaggio. Ci ho pensato tutta la sera, anche mentre L. mi spiegava che sua nonna era sorella del fratello del nonno di M. e delle frecce che costruiva con gli ombrelli rotti.
Poi mentre andavamo a casa mi ha detto che a capodanno non fa niente perchè a Pasqua andrà via una settimana. Sono un po' colpita da questa serie di pasqualismi.
Vado a dormire.

Scalza

14 dicembre 2011

Sbadate ripercussioni



Da qualche parte dovrei ancora avere la voglia di fare le cose che tanto so già che non servono a niente. Tipo essere gentile con Tizio e Caio, fare un piacere a Sempronio, quella roba là.
Solo che poi alla fine è un vizio più che una voglia, il fare o non fare. Lo sanno molto bene quelli che preoccupati del flusso liquido della dispersa liquidità, fanno le antiche ma sempre efficaci prove del nove, che se lo racconti in giro tutti pensano che parli del kamasutra.
L'ignoranza una volta era beata, adesso è solo una risonanza della demenza.

Scalza

12 dicembre 2011

Postumi



Dovremmo includere la pazzia dell'altro nel comprenderlo, tuttavia spesso prevale il buonismo che azzera la lucida razionalità in un delirio di ambulazione fortuita.

Scalza

7 dicembre 2011

Beppe Brillo



A me l'inglese non piace tanto perchè una parola vuol dire tante cose, ma poi ho scoperto che anche in italiano certe parole vogliono dire più cose. Tipo che se uno brilla perchè è un po' illuminato (perchè servo degli illuminaNti) può anche darsi che si fa un bicchiere di troppo e quindi diventa brillo perchè ubriaco.
Fatto sta che nell'uno o altro caso la brilleria non è cosa buona ma ci tocca assumerla a dosi omeopatiche che non vuol dire che ci fa bene. L'omeopatia fa anche male, tutto fa bene e fa male. Anche l'ironia, le risate. Conosco persone che sono morte dal ridere, altre dal piangere. Che ne sappiamo qual è la strada giusta per sopravvivere? Certamente finchè lavoriamo e consumiamo producendo PIL con ciabatte nuove e pizza, siamo coperti dal sistema sanitario nazionale che può offrirci la salvezza. O sei di qua o là, l'importante è che ci sei. La salvezza te l'hanno data comunque, non è che sbagliano loro, al massimo tu. Che hai egregorato in andamenti errati (da errare come vagare) e se non sai cosa è un'egregora vattela a cercare. Come io cercherei un portaborse di un parlamentare per rubargli la borsa e poi cercare il parlamentare e dargli tante di quelle borsate addosso da mandarlo in ospedale e fargli provare il sistema sanitario nazionale, quello vero, non quello che usano loro. E quando esce lo aspetterei fuori con un mio amico, R. è abbastanza grosso per essermi amico e poi è coerente con un certo tipo di manualità discorsiva. Ecco, bisogna tornare ai discorsi manuali.
Altro che conferenze e scioperi. Una bella ricerca al parlamentare per riempire gli ospedali e curare la mente di questi uomini malati.

Tanto vale dire la verità, questo è quello che penso.
Se sei brillo di luce o di alcoliche prestazioni, dilla tutta fino in fondo e non se ne parli più.
Basta cordate in rete, parole in rete, discorsi in rete. Basta retate virtuali. Voglio quelle reali.

Scalza


6 dicembre 2011

Tagli e Tasse



Vorrei la terza opportunità che di solito è quella perfetta. Tipo che tra i due litiganti il terzo gode.
Ecco, vorrei che fosse il popolo il terzo, tra i politici e i tecnici (=banche). Se fosse possibile, mi piacerebbe.

Scalza

Mondialismi globalizzati




Giusto per comunicare che non ho niente di importante da dire ma nello scrivere mi impratico di comunicazione.

Forse, le persone cercano fuori casa qualcosa o qualcuno non perchè non ce l'hanno in casa ma perchè non ci vanno a casa. Se G. rifrequentasse casa sua, forse si accorgerebbe che ha già cosa instacabilmente sta provando a cercare. Non mi pare così evidente la differenza tra quello che insegue e quello da cui scappa.

Scalza

Invasiva propedeutica



A me piace leggere i commenti delle notizie più delle notizie stesse.
Li trovo istruttivi sul capire la realtà che mi circonda.
Tu leggi e ascolti, osservi la risonanza che ha creato l'input della notizia.
Non so dire quanto le notizie siano informative, certamente alcune non lo sono. Alcune parole sono concretamente ispirative di interferenze che dovrebbero creare una risonanza particolare nelle persone per guidarle in un percorso di formattazione.


La grande fortuna delle persone è nell'intuire, non nel capire. Non lasciarsi trascinare dall'inganno dell'inganno, fatto di perverse considerazioni che eludono ogni possibilità di salvezza personale.
Certamente è difficile restare isolatamente felici in una realtà che circostanzia l'orrore della prigionia mentale (e spirituale) degli esseri umani, ma nonostante questo è ancora possibile preservare quel minimo di serenità data dalla comprensione che la tua libertà personale è fatta di rinuncia alla condivisione dell'errore non nella sostanza, ma semplicemente nella scelta.

Scalza

5 dicembre 2011

Missing



Alla fine prima di dormire è meglio pensare alle cose belle, quelle che non dipendono da niente e che molto probabilmente resteranno belle anche quando non ci sarò. Ai profumi che sento quando le luci sono spente, al suono del vento che muove le foglie e fa tremare le imposte per darmi la sua buonanotte.
Quando ero "piccola" prima di dormire pensavo che mi trovavo sull'enterprise, con la maglietta gialla poi però ho pensato che per predisposizione agli aggiustamenti era meglio la maglietta azzurra. Tuttavia era bello dialogare con quell'universo dove lo spazio e il tempo erano legate più ai miei desideri che al vincolo d'essere nel qui e ora. Si, va bene che la centralità della timeline è stata riposizionata, però futurante ero più felice.
Da domani mi aggroviglio di nuovo un po' più in là. Stanotte intanto ritorno in enterprise.

Scalza

Zoo-landia



Quando il CLB piange perchè sa che sto per metterlo in punizione gli dico sempre "smettila di fare il coccodrillo". Ma il coccodrillo che ne sa di come si fa?
Il fatto è che siamo cresciuti con queste manfrine animalate, di cani che abbaiavano e non mordevano, di gatti che ci lasciavano lo zampino e di cavalli addormentati in piedi.
Per questo adesso diamo la colpa ai coccodrilli anche se in realtà è tutta una questione di cervelli di gallina.

Scalza

Possibilità dell'impossibile nell'irrealismo reale



Se cado dalla padella alla brace mi faccio male ma se io so che cadendo dalla padella andrò verso la brace, mi incavolo prima di farmi male. A meno che non uso una liana, come certi fanno per uscire da certe situazioni sentimentali. Le liane si usano, non si amano però si può anche dire che le ami perchè in quel momento se non ci fosse una liana come faresti a non cadere nella brace?
Tuttavia Monti mi sembra tutto tranne che una liana, anche se effettivamente è bello slanciato.

Scalza

Am-nesia

La gente che non conosco in genere mi piace di più di quella che conosco. La gente che riconosco in genere mi piace di meno di quella che mi sono dimenticata.
Per un fatto di possibilità più che di piacere.

Scalza

Addendati in somme reciprocizzate





R. è come la borsa. Ci va poco a farlo entusiasmare ma poi tanto crolla di nuovo.
Avrà un polo di attrazione sul crollo da cui non riesce a sganciarsi perchè non ha abbastanza distanza. Ci pensavo stamattina che è come quando il meno per più fa meno e se invece è meno per meno fa più. Essendo che noi siamo nel meno per meno, dovremmo fare più ma non è detto perchè potrebbe anche essere che ci mettono qualche più apposta per fregarci, così fa ancora meno. Quindi, per riportare un più dobbiamo creare un meno menosissimo che attragga quei pochi più che mettono qua e là apposta per ingannarci e dire "no, grazie. Questi più teneteveli pure che non ci servono a niente".
Io al più che inganna l'operazione non ci sto più. Voglio un meno che riporta un più e non se ne parla più.
Ecco, potrebbe anche essere una buona idea solo che poi viviamo sul filo sospeso che basta un meno anche se piccolo, piccolissimo, che poi ci porta di nuovo un meno.
A meno che anzichè moltiplicare non decidiamo di sommare o sottrarre, cioè trasformiamo i fattori in addendi o sottraendi, badando bene che la sommatoria massiva dovrebbe essere posizionata nell'insieme +. Allora è proprio vero che l'unica cosa che ci può salvare è l'unità.
In fondo è con la moltiplicazione che ci hanno rovinato la vita.

Scalza

2 dicembre 2011

Mi hanno detto che non potrei, mica che non posso!



Stavo cercando un cacciavite. Di solito ne ho sempre qualcuno nel cassetto perchè potrebbe sempre servirmi. G. dice che sono svitata, io mi riavvito così sta zitto per un po'.
L'importante è non smontarsi del tutto, qualche vite allentata non è che fa male. Ti fa sentire più mobilitato e in questo momento di immobilismo indefesso, mobilitarsi anche se non coordinati, non va male.
Qualcosa è già, meglio di niente è.

Scalza

Perchèzzati




Perchèzzati mi piace, sa di parcheggiati anche se la realtà è che siamo più che altro ammassati.
La ridicolezza a cui siamo sottoposti non è divertente ma del resto chi è soggetto a scherzi non si diverte mai come quelli che gli scherzi li fanno. Lo dicevo sempre a quei compagni stupidi che se la prendevano con L.B. solo perchè era ormonalmente inceppata da quelli che come loro toglievano autostima alla sua possibilità di esistere così come era venuta. Chi se ne frega se non sei come quegli standard evoluzionisti-ci ed isoquantici che ti presentano come quello che si dovrebbe anche se non è. Posticci di troppe bugie si vive fino ad un certo punto, poi comincia la sopravvivenza, infine arriva la sussistenza che è quel limite direzionale a cui non potrai facilmente fare resistenza. Spera, a quel punto, di non accorgerti mai di questo perchè la sofferenza che proveresti è indicibile, lenta, inesauribile. Bisognerebbe insegnare questo ai bimbi nelle scuole, non ad imitare processi mentali di adeguamento ad altre sciocche falsità che poi condite di moralismo si ergono come mostri nelle tempeste della Vita e ti fanno rimpiangere quelle giornate di sole e vento dove avresti voluto correre a piedi scalzi con il tuo aquilone alto, tra le nuvole e i sogni di tutti quelli che ancora sperano.
Restiamo solo inadeguati alla bellezza, quella vera. All'amore, quello sincero. Non fatto di sbriciolate passioni che hai raccolto tra i rifiuti di chi esasperato dalla povertà emozionale è rimasto vittima di se stesso.
Restiamo inadeguati alla Vita, schiavi come siamo della sua mancanza. Sempre a sospirare qualcosa che già c'è, sempre a rimpiangere quello che non abbiamo perchè è nell'avere che fondiamo il nostro principio di vita.
Eppure anche se non ho tutto il cielo e la terra che vedo e cammino, lo sguardo di chi incontro, il profumo dei fiori ma anche dei boschi pieni di gelo, della notte stellata, è tutto insieme a me. Voglio essere insieme, non avere. Insieme al mondo che vive con me.

Scalza

Terapia consapevole & scalza
parole per riflettere
musica per rilassarsi



1 dicembre 2011

Rivelatamente suonati



Io non ho mai preteso di essere normale, vista la norma intendo. E' una cosa che ho già stra-scritto ma evidenziare gli assilli aiuta a fargli perdere il magnetismo e ti libera, che poi liberati si sta sempre meglio.
Tuttavia quando alla tv vedo la faccia di barilla e quella di veronesi nello stesso quasi fotogramma, mi viene il dubbio che un collegamento tra il dire e il fare ci sia. Avranno prosciugato tutto il mare quindi anche la nave che affonda un vero problema non lo creerà. L'avevo detto io alla pinzatrice che non bisognava subito lanciarsi nei salvataggi dei suonatori suonati. Meglio così, mi sento molto più tranquilla.
E poi ho capito che dissentita ma parlante sto meglio che assentantemente ammusolita.
E' una questione di spicciola dialettica, basta abituarci-si-mi-vi-ti.


Scalza

Area manovra occupata, grazie



Son le 11.57, lo dico per G. che pensa che scrivo di notte. Io di notte dormo, per fortuna. C'è chi non riesce tanto bene per colpa dei padroni di certi cani che non stanno bene e che andrebbero curati (i cani).
Io e il CLB guardiamo spesso il programma dell'educatore di cani nr. one. Ho sentito anche cose brutte su di lui ma a noi ci piace perchè ha una faccia simpatica. Anche El nino non è disturbato e io mi fido del giudizio del mio piccolo Garfield.
Tuttavia stamattina pensavo che se il titanic affonda, essendo che il comandante è già andato via da tempo, chi salverà i suonatori che continuano a suonare musiche stonate?
Ma forse non è il caso di salvarli, bisogna riflettere prima di partire ai salvataggi.

Scalza

30 novembre 2011

Santa Scalza Iconizzata con beatezza assoluta





Un po' non ci capisco più niente con questa multimedialità. Va bene, forse è che volevamo iconizzarci per sostituzione di quella de-religiosità figlia degli illuminati di luce (riflessa).
Sarà quello, non può esserci altra motivazione.
Io ad esempio ho scelto di essere Santa Scalza però secondo me ci sono anche quelli che si iconizzano nell'altro polo perchè anche in quelle robe c'è una ripartizione lottizzata di poltrone. Non so chi governi in questo momento ma un sospetto ce l'ho. Facciamo conto che non lo sappia.
Comunque, da Santa Scalza, iconizzata dal 2005, mi trovo abbastanza bene. Stavo appunto riflettendo che è ora di cominciare a fare qualche miracolo.


Scalza

link esterni al testo:
(strategie per attuare vaccinazioni obbligatorie)


29 novembre 2011

Avvalsi di falsi



E' un periodo che non so. Non so perchè, non so com'è, non so dov'è. Prima mi sembrava di saperlo, perchè adesso un po' di dubbi li ho. Si sta meglio senza dubbi anche se i dubbi fanno parte dell'intelligenza, va-beh.
Se così fosse il mondo sarebbe intelligentissimo ma a me sembra che sia solo ISSIMO.
Ma mica tutti sanno di avere dei dubbi, se non lo sai stai bene anche se stai male perchè ti sembra di stare bene dal momento che non sai cosa vuol dire stare bene senza dubbi perchè conosci solo quello che sai.
Come quando C. mi racconta com'è bello volare con il parapendio che quando provi poi non stai più bene giù, con i piedi per terra. Anche P. dice lo stesso ma a lui piace stare tra le onde del mare, con sotto acqua e pesci che nuotano. Forse hanno ragione, non lo so, forse preferisco camminare per terra perchè a me la terra piaceva tanto.Potrebbe essere che ho ragione.
In fondo non ho radici, i minerali li prendo incapsulati come integratori che l'aut. min. ha con-cesso.

Scalza

28 novembre 2011

Ri-petizione



Al CLB ho spiegato matematica perchè a me è sempre piaciuta la matematica.
Anche a mio padre piaceva la matematica. Mi ricordo quando mi ha spiegato il trucco delle tabelline, seduta sulle sue ginocchia. Aveva le mani grandi, come il cuore. Io le ho piccole, R. dice che ho problemi al 4 chakras ma S. mi ha detto che è una fesseria.
Forse quindi non li ho. Ma se li avessi, pazienza. Ci sarà qualcuno che mi spiegherà cosa devo fare per guarire.

C'è sempre tempo per capire, imparare, recuperare (di qualsiasi materia-lità).

Scalza

Ma soprattutto non lo so





Non lo so.
R. dice sempre "pensa positivo", che secondo me, già il fatto che pensa è un mezzo miracolo. Se ci mette anche del positivo, diventa un miracolo intero. In questo mondo di mezzità è già qualcosa.
Io però gli chiedo sempre "perchè dovrei?" e lui mi spiega che si tratta di creare una possibilità perchè il cervello è energia che attrae materia e se vuoi una cosa VERAMENTE come un bimbo che vuole una bicicletta rossa, allora tu la pensi e l'universo che ti ascolta, te la porterà. Tramite tuo zio, tuo padre, tua zia, tua madre.
Non importa chi accoglierà il comando che tu mandi, lui ascolta e dirige da chi molto probabilmente ha la possibilità. Si tratta di una triangolazione buona. Non come quella che invece fa L. che ascolta i desideri di T. e visto che M. non li materializza, ci pensa lei. Non è un fatto di giudizio, ma di chiarezza espositiva della triangolazione fatta e applicata nella materializzazione di quello che UNO ha pensato. Forse per questo si chiama SEGRETO quel libro che ha spiegato questa cosa.
Non lo so.
Forse ci va un po' di senso critico, di buon senso critico.
A me piace la logica applicata, non quella fantasticata. Per questo mi chiedo "come mai in tutto questo andamento di pensieri positivi che insegnano (a buon prezzo), si è materializzato questo mondo qua?".
Credo che sia una questione di triangolazione non buona.

Scalza

Offuscate ovvietà



Stamattina avevo voglia di ballare mentre guidavo, quindi ho zig-zagato un po' come zigo zago che faceva il mago e che cantavo sempre quando facevo le bolle più grandi di tutti con quei cicles che erano succosissimi per circa tre minuti e poi diventavano così duri che ci potevi legare qualcuno e buttarlo giù da un ponte per fare quello che poi hanno chiamato bungee jumping. Ci si divertiva con più immaginazione, questo è certo.
Adesso si divertono solo quelli che ci hanno immaginato quello che ci hanno creato. Il ci è eufemico, ironico, appressativo di quella tendenza platonica che lega ancora gli animi innamorati di quegli orizzonti più vicini, dove i prati gelati si distendono ad abbracciare il mondo, che è stato, che sarà in quello che oggi è.
Forse è meglio il mi.

Scalza

24 novembre 2011

Mani-CHE?



Quando arrivi a una certa età, cioè che la sai e non ti confondi più al ribasso o al rialzo, sei nell'equilibrio delle parti che ti consentono di usare i cd. twin set. Maniacali per i depressi, appellativi di bon ton per i repressi e sostanzialmente pratici per quei progressi che la scienza chiama catastrofi e la natura muove come cambiamenti.

Scalza

Mani-ACI



C'è poco da fare. Se vuoi capire come funziona una cosa, devi provarla.
Forse per questo oggi siamo tutti single.

Scalza

Mani-comYx



A quelli che dicono che siamo in sovraffollamento civico, vorrei ricordare che se aprissero i manicomi, le città sarebbero belle vuote. Di pazzi, intendo.

Scalza

Spread



In certi momenti sento la risacca. In passato ero meteo-patica, poi musico-patica, adesso notizio-patica.
Quando sei patica verso qualcosa (ma anche patico) devi necessariamente orientarti verso quel patico buono, perchè il patico non buono è meglio evitarlo. Non capisco cosa è cambiato. Del resto se osservo intorno a me, R. è stupido allo stesso modo, C. dice sempre le stesse idiozie come 9 anni fa, S. non ha capito che anche se frequenta i più giovani, la sua età resta lo stessa. Non mi piace chi ha timore di invecchiare e non si adegua a quello che ha rincorrendo quello che non ha (più).
Come F. che nonostante abbia finalmente una casa, continua a dormire a casa degli altri e non perchè gli manca un letto. A volte si è proprio fatti così, non c'è niente da fare.
Non è che mi sia dimenticata che tra i mari e imonti a volte ci sono piani sconnessi. Serviranno anche quelli.


Comunque io di uomini con il testoreone alto non ne ho ancora incontrati. E soprattutto mi piacerebbe capire chi fa questo genere di deduzioni, come e dove le fa e perchè le fa. Avendo una certa predisposizione alla sperimentazione mi piacerebbe poter partecipare. Alla raccolta dati, of course.

Scalza

23 novembre 2011

Sui monti ci va sobrietà




Stanotte ho sognato un muro di contenimento altissimo, forse era di cinquecento metri o forse di più. Fatto sta che sotto quel muro altissimo c'era un piccolo centro abitato e vicino, in cima a una scala che arrivava sopra il muro di contenimento altissimo, c'era un'abbazia che aveva una porta molto piccola, vicino a una statua molto grossa di S. Michele Arcangelo.
Io la scala l'ho salita ma ho capito che per quel paese non c'era futuro, troppo alto quel muro, sarebbe crollato. Il fatto è che gli uomini hanno troppi appetiti da soddisfare e negli uomini metto anche le donne, ovvio, perchè in realtà parlavo di noi esseri umani. Questi appetiti a volte non ti fanno capire chi hai vicino, quelli che ami e sono certa che li ami davvero, soprattutto quelli che ti chiamano "mamma" o "papà" a seconda della funzione che fai o hai. Perchè alla fine sono quelli che ti spingono alla fame e certe volte la fame è meglio della sazietà, di una certa sazietà, quando ti rendi conto che i muri di contenimento sono altissimi e i centri abitati piccoli sono in pericolo e che gli appetiti sono specchi per le allodole di illusori gesti compensatori di frustrazioni.
L'ultima via di fuga è una porta piccola da cui devi passare ma se sei ubriaco, sulle scale non ci puoi andare, perchè cadi giù per terra, e se casca la terra, casca tutto il mondo insieme al giro-tondo.

Scalza

21 novembre 2011

A botti piene




Mia nonna diceva sempre "chi dorme non piglia pesci" ma se il pesce non ti piace, chi se ne frega. Poi tanto oggi con quelle diavolerie che fanno puoi anche dormire tanto ci pensano quelle a prendere il tuo pesce che poi eventualmente puoi scambiarlo con quello che ti piace di più.
Tuttavia ogni tanto fa bene anche stare svegli, diavolerie a parte, altrimenti ti perdi dei bei tramonti, certi sguardi, parole, passeggiate, aria fresca, abbracci, sapori, odori.
Si, lo so che sono cose che puoi anche sognare, però le vive quella me del sogno, non io che sono al di qua dell'al di là. Per un equilibrio sano e consapevole, meglio svegliarsi un po'.

Scalza

Oniricamente



Stanotte ho sognato che sognavo ma poi mi sono svegliata, quindi quella me che sognava sta ancora sognando e non so come svegliarla. Dovrei approfittare di pause in archivio per addormentarmi con l'intento di svegliarla ma poi magari sognando mi accorgo che sognare è bello, si sta bene e potrei decidere si sognare con lei che sogna. Tuttavia a prescindere da questi falsi ragionamenti, penso che essendo che fa abbastanza freddo, andare in archivio per una pennica recuperativa, non è una cosa buona.
Dovrò tergiversare e fare a meno di quella me che sogna.

Scalza

18 novembre 2011

Io non verbalizzo, io PARLO



Quando non so di cosa mi parla R. faccio finta di aver capito perchè:

a) le sue spiegazioni mi disorientano per la specifica noiosità con cui si esplica nel raccontare (qualsiasi cosa);
b) so già (per esperienza) che se non ho capito è meglio.

La maggior parte delle volte che ho capito mi sono incaxxata e quindi, penso, che ci sarà un meccanismo di autodifesa che mi permette di non ascoltare l'inascoltabile. Vorrei che questo capitasse sempre, per chiunque.
Tuttavia mi rendo conto che nell'esperienza che ho acquisito, mi sono specializzata su alcune fronti e su altri resto in trincea. Non è che si stia male se sai bene chi vuoi difendere e perchè, ma spesso, in realtà, è indifendibile quasi tutto.

Perchè prima della difesa c'è la scelta, prima della scelta c'è la comprensione, prima della comprensione c'è la consapevolezza e prima della consapevolezza c'è un topolino che alla fiera dell'est mio padre comprò. Per circa due euro che equivalgono a quel tot di anni persi nel paese dei balocchi dove il sesso si compra nelle shop line. Continuate a divertirvi, pervertiti!*

Scalza

* uomini e donne, of course

17 novembre 2011

Liberate Immensità Riportanti Amorevolezza

Leggere il link, grazie.

Più che impazzire, bisogna essere pazzi. 
Pazzi da legare cioè VIVI.
Con un sogno, vero. Una realtà da cambiare. Un movimento direzionato verso la Libertà.


Scalza



Abdicanti liberalità



Io detesto F. per una somma di mancate qualità che si esprimono in difetti. Non posso dire di odiarlo perchè l'odio è faticoso e ti fa sprecare un sacco di energia: ci va una forte motivazione per odiare.
In fondo F. non mi ha fatto niente, se non disturbarmi ogni giorno con le sue infinite fesserie.
Però non so se sia peggio un D. che con in un agire solo cerca di ammazzare la tua vivacità o F. che ti tedia nell'innumerevolità fino a farti sfinire per sfinimento che è quasi un arrendersi all'evidenza di errate considerazioni fatte per troncare la continuità statica di mancate ampiezze.
Credo che sia una questione di scelta. Se io fossi abbastanza ignorante non dovrei neppure pormi la questione. Ma se fossi enormente ignorante, vivrei benissimo.
Preoccupata del make up anzichè dell'underscore sarei perfetta.Come tu mi vuoi.

Scalza

15 novembre 2011

Sono una Resistenza



E' l'intolleranza di chi si professa tollerante che non concepisco. 

Sono praticante di andamenti che mi riportano verso quella certa costante nel calcolo con cui ogni sera assommo le buonezze e sottraggo l'inadeguato (a me).
Per questo sono ancora viva anche se non immortalata, per scelta più che per capitazione. Che dell'essere capitata non ne ho molto voglia.
E non ho nè desiderio, nè intenzione di ascoltare quei bla-bla avvalorati dal concettualismo con cui si beano gli illusi offerti alla predicazione di falsi che tutto hanno fuorchè umanità.

Preferisco bearmi di piccoli scherzi che faccio a C., telefonate false che faccio a V., fraintendimenti che immetto nel vuoto mentale di A.

Scalza

I like FOR You




Focalizzare non serve, neppure esplicitare. E poi a me MI piace fare così. Lasciare tracce di insensate considerazioni che però concretizzano molto il senso di quello che altrimenti dicono quelli che sanno verificare attitudini mentali come esploratori di mondi non considerati seppure conosciuti.
Preferisco il "to move"  anche se mi hanno già segnalato all'unità cinofila perchè io & il mio Lupo siamo assegnabili di qualità indiscutibili nello spostare quell'attenzione poco pratica su quelle immense questioni inutili che si presentano insinuose nell'oggettiva ma illusoria sinuosità, suadenti, cadenti eppure così propriamente accattivanti. Per questo io cado, tu cadi, loro cadono, noi cadiamo eppure resistiamo ancora. Ai baratri indiscutibili di processioni labili e inesorabilmente volte a farci dimenticare.

Ma io no, io non MI dimentico.

Scalza

14 novembre 2011

Razio in fazio




Essenzialmente credo che la ragione, nell'irragionevolezza, sia individuabile in quell'unica prospettiva che offre l'assurdità.

Scalza 




Intentualismi Ricondizionati




Offuscarsi non serve. L'ho spiegato a S. che è un po' giù come quando devi terminare delle cose in cui non credi più. E' capitato anche a me, nel tempo poi diventa più facile. Perchè in fondo è più semplice amarsi che non pretendere di essere amato. A volte poi l'amore è una richiesta che fanno a una parte di te che neppure hai, magari si sono sbagliati. E tu cominci a crederci perchè ne hai voglia e poi ti accorgi che non sei più cosa veramente sei e forse è per quello che non stai bene. E' un grande inganno, lo so.
Tuttavia ho sempre questa buona voglia di camminare, al sole è meglio, ma qui il sole, in questa stagione, non dura tanto. Ci sono archi corti tagliati da cordate di impressioni sbagliate che però lasciano segni, ombre, porcheria.
Ho bisogno di uno stand by, l'assue-fattismo mi turba quando non è raccolto da re-azioni corrispondenti. Mi sembra di interpolarmi con curve estranee alla realtà che leggo però non osservo.
Tuttavia godo ancora di favori, di quella strategica superficialità che si offre a me per invaghirmi di nuovo in possibilità. Che alla fine è la mia unica ambizione.

Scalza

Annudarsi per speranza di vitalità



Certe volte è meglio farsi una risata, tuttavia c'è sempre un filo di verità nello scherzo che spesso ti trattiene il fiato quando la consapevolezza s'apre nel tuo pensare e ti rendi conto di tutto quello che non va.
Lo diceva sempre mio padre, che di ridere non ne aveva mai tanta voglia. Preferiva sorridere, me lo ricordo così. Con le sue mani grandi che mi davano una certezza che oggi non ho ma VORREI ancora.
In questo tran tran di idiozie che mi fa passare la voglia di spiegare l'inevitabile rallentamento a cui sottoposti più per copertura che non per gravità, siamo costretti a subire. Nella mancata comprensione che il cielo è ancora dell'umanità ma anche la terra, dove tu cammini, respiri, sogni, ami e VIVI.
Poi ti capita che un amico ti ferisce, puoi soffrire ma è una sua scelta, tu devi andare via. Lontano da quel dolore che tornerà a lui perchè non ti appartiene se non l'hai condiviso nella scelta. Solo così libero resterai.
Sopra prati che imbiancano perchè fa freddo, nelle foglie che colorate cadono come se fosse festa, una festa che ancora non puoi capire ma presto vedrai. E' solo il dubbio che concepisce la verità.
Chi è certo, questo, non lo capirà mai.

Scalza

Probabilmente secondo decisioni superiori alla sovranità del vostro stato, potreste venire accorpati in una gestione di fiducia che è decisa da un’organizzazione di stati membri. Questo non sarà del tutto positivo come vi lasceranno immaginare. Molti saranno contenti perché questo potrebbe rappresentare una liberazione da quel gruppo di governanti che voi identificate come quelli che vi stanno rovinando ma in realtà dalla liberazione passerete a un’altra schiavitù. Il popolo che si è spogliato della sua forza non può restare a governare ma questo, nel tempo, risveglierà un certo orgoglio che potrà essere in grado di cambiare le sorti del vostro paese. Guardate maggio come mese di riferimento. 


(Dialoghi verso i popoli fratelli, dicembre 2007)



12 novembre 2011

Offuscati dalla felicità



Ci sono cose che ti toccano sul personale perchè effettivamente non le hai sapute valutare. Mi capita quando uso degli aggettivi spropositati, oppure quando definisco qualità che poi mi accorgo che esistevano solo nella mia fantasia. Perchè effettivamente sono una persona entusiasta, mi piace credere nei buoni sentimenti e nell'onestà intellettuale.

Quindi quando poi mi accorgo che le cose non stanno come pensavo ma sono realmente diverse per densità espressiva decontestualizzata e incapacità pratica di relazionabilità, mi arrendo all'evidenza. E soffro un po'.

Scalza


10 novembre 2011

J'attende (senza TV)

C'è una fretta che riconosco e che fa parte del tran tran che vivo insieme a tutti quelli che vivi o no, sono qui con me.





Riconsideravo ieri, nel ripassare fasi rinascimentali, che la vanità espressiva è una pessima compagna di viaggio perchè non ti fa percepire l'isolamento dove ti sei calato.
Comunque è anche vero che, essendoci altre impellenti questioni, mi pare possibile tergiversare ed evitare, momentaneamente, la didassica espressiva volta sostanzialmente a ristrutturare fasi cognitive che poi dovrebbero trasformare l'espressività che ascolto, spesso annoiata, qualche volta delusa, in qualcosa di più compartecipativo alla vitalità.
Perchè anche se l'esperienza dovrebbe avermi formato nell'attesa di una mancanza di risultato sostanziale, sono fatta anche di speranze per questo e quello. Per questo sono ancora qui.

Scalza

7 novembre 2011

Formula esistenziale adeguata al RE


Il potere di seduzione dell'inutile è proporzionalmente esponenziale alla capacità che ha il CLB di trovare una scusa per non compitare. Tuttavia, nel secondo caso, posso intervenire attraverso una manipolazione mentale soft, che, essendo genitore dello stesso, è legale.
Diversamente lo sarebbe solo se è nel bene dello stesso CLB che alla fine potrebbe anche risultare un bene migliore il non compitare. Soprattutto quando il compitaggio non fa che depistare il senso della Realtà, instradando l'essere CLBioso verso una ingabbiata macchinazione ai danni dell'essere medesimo ma anche di quell'altro che magari un giorno sarà il suo vicino di casa, collega di lavoro o amico per caso.
Intanto il compitaggio siamo costretti a farlo, poi al massimo smontiamo qualcosa.

Scalza

Notylla energetica:

Il Reale è suddivisibile a sua volta in un apparenza che è il dato variabile A che alea intorno al dato certo RE come reale essenza. Il dato variabile dipende dal fattore consapevolezza (punto di estrazione/attrazione individuale) e dall'interferenza (punto di estrazione/attrazione esterna). Quanto più si esce dal fattore interferenza e maggiormente ci si allinea al fattore consapevolezza, tanto più lo scarto tra A e RE sarà vicino allo zero. Essendo che lo zero è un numero che assomiglia a una lettera che a volte è anche un problema perchè nei codici fiscali se non fai attenzione puoi anche sbagliare l'inserimento, ma più che altro è un vantaggio perchè è quel numero che unisce l'insieme numeri con l'insieme lettere e quindi potremmo anche definire che unisce due mondi o è pluridimensionale, se la tua formula esistenziale è RE=A dato i dati certi e non, sei a posto.

6 novembre 2011

(silence)


Ho fiducia che gli uomini torneranno ad essere mossi nell'amore e nella delicatezza di sentimenti nobili, di orizzonti più ampi che non sono il viaggiare lontano, verso popoli ormai già troppo conosciuti, verso quell'unità che non ha niente a che vedere con la globalità. In quella magia di un creare semplice, che non è l'aver fatto il corso di sciamesimo dell'ultimo week end, ma solo l'esistere. Che si lascia accompagnare al vento e al profumo delle stagioni, di ogni stagione. Anche di quella dove i capelli non colorano più e imbiancano come la neve i contorni di quei visi che si preparano a partire, per nascere ancora, dove non so, ma sempre, lo so.
E' tempo di tornare a sognare.

Scalza




Dopo la pioggia torna il sereno, dopo le scie non lo so

Non so perchè non capisco.
Dovrebbe essere solo pioggia quella che vedo cadere e straripare negli argini dei fiumi, entrare nelle case e cercare le persone, con quell'insistenza di chi ha molti ricordi dentro di se che non riesce a dimenticare, come me. Forse vuole solo parlare.
Ma chi vuole raccontare quello che ha dentro da troppo tempo a volte fa paura, non si capisce, si preferisce evitare.
Io l'ascolto qui ferma sotto il portico, anche il tetto non l'ha fermata, è là che gocciola da ogni spazio, ogni interstizio. Vuole raccontare la sua Verità. Sono qui che ascolto.
Di quante volte è stata ferita e dimenticata. Di quante volte l'hanno usata per lavare colpe e violenze che lei ha sentito e porta con sè. Di quegli uomini che hanno dimenticato, immemori che tutto torna, prima o poi.

Scalza

Come quasi tutti



Voglio più essere amata che capita.

Scalza

On the time (surface)


Riconsiderati i termini  di quello che  ho visto e fatto, mi sono accorta che tutto sommato un senso c'era anche quando non mi sembrava. Perchè volgendo la terminologia, il reverse era quasi identicamente connesso con quell'infinito a cui sottendo per aspirazione pratica di bellezza.
Poi ho pensato, ricordando.
Di chi mi ha detto cose poco digeribili perchè in fondo erano un tentantivo di offesa che nell'errore ho raccolto per quel pensiero che mi ha unito al mondo anche quando disunitamente viaggiavo su altre direzioni.
Forse per quel senso di solitudine che tutti in fondo abbiamo, quando la mattina ti svegli presto e osservi ritagli di tempo che restano sparsi nei disordini fatti per non evidenziare troppo. Che in fondo il tempo è passato per tutti, siamo rimasti a giocare troppo tempo sui tentativi sentimentali mal riusciti, perchè in fondo era l'umanità che  si negava. Quell'umanità dolce di cui poi ti innamori anche se ti fa soffrire un po', sorridere e amare. Amare profondamente come non hai capito mai e mai capirai. Perchè senza capire, fondamentalmente è meglio.

Di quell'umanità che ancora resiste in mezzo a tanta mostruosità.

Scalza

4 novembre 2011

i love making music


Oggi ero un po' compressa e ho scritto a V. che mi capisce abbastanza bene, percentualmente e non. Infatti dopo mi sono sentita liberata e ho pensato alla pioggia che cade e ricade. Ci sono le coincidenze e il caso. Che se tu trovi quel trait d'union che le lega, hai capito tutto. Solo che spesso quel filo di seta è invisibile ed è più facile che ci inciampi.

Come quando, sospettavo che E. mi tradisse perchè si comportava in modo strano, così l'ho seguito e ho scoperto che P. tradiva M. con R. che a quel punto aveva a sua volta tradito V. ma non quello a cui ho scritto, un'altro.
Alla fine ho dedotto che molto probabilmente l'unica strana ero che io non tradivo E. perchè la norma, benchè se ne dica, è quello che "normalmente" si fa, non quello che "normalmente" si dovrebbe (forse) fare.

Scalza

3 novembre 2011

Inebriati assoluti



Sai dove si trova l'ovest? E' dove il sole bacia l'orizzonte della terra. 

Più in là c'è l'assoluto, 
la presenza di quei sogni
che ancora non hai fatto
ma che, sono certa,
farai
tra gli orizzonti sparsi
di tempi trascorsi ma mai finiti
ricordi che restano vivi
come i cuori che ancora

[battono]

* Scalza *


Di tutto prediligo l'umanità


 I compianti non muoiono mai.




Scalza

2 novembre 2011

To move



Non parliamo di contenuti per favore, quelli li abbiamo messi da parte decenni fa. Parliamo di formalità, di forme, di apparenze.

Non è importante se scrivi bene o male.
L'essenziale è quanti "mi piace" hai, quanti condividono con te. Se non sei condiviso, sei un caxxone.

E' un po' come essere vegani in mezzo a carnivori. Non sei tu il normale perchè la norma, benchè se ne dica, è quello che si fa non quello che si dice che si dovrebbe (forse) fare.
A me piace essere naturale, anche se sono una caxxona. Sto bene così.

Scalza

Cosmicamente connessi all'amore & all'ilarità



Ci sono persone per cui sposteresti una montagna perchè gli possa arrivare un po' di sole, con quell'amore che si ha verso chi ti tocca il cuore. Nella speranza che gliel'hai toccato anche tu, però mica si vuole bene perchè si è voluti bene. A volta si fa e bon.
Ma la stupidità fa parte di quell'umanità in cammino che ancora non è, quello che dovrebbe. Ci sono io, l'altro, quello della montagna e il suo amico. Ci siamo tutti, il punto è questo.
Quindi non mi preoccupo se poi, nonostante tutto, quello della montagna si lamenta di nuvole che non sei tu ad aver creato, ma in quell'evaporazione di pensieri sbagliati ha fatto da solo, solo che non lo sa.
Non è che non soffro, anche io piango, mentre ascolto il mio cuore strizzato come uno straccio. Certe volte ho anche pensato che non ce l'avrei fatta. Perchè è stato difficile, sempre, ogni volta come se fosse stata la prima. Eppure poi, mi è bastato guardare una foglia che cadeva come se volasse per volarci insieme. La natura non ti tradisce mai. Tu l'ami e lei ti ama, tu la proteggi e lei ti protegge, tu la nutri e lei ti nutre. E' una risposta pratica che ti dà. La praticità non esiste più. Anche nel volere bene.
Però come dice zio Frank, That's Life, perchè un po' bisogna swingare tra le cose che non vanno altrimenti quelli che andrebbero non le incontrerai mai. Ed io ho sempre tanta voglia di incontrarle.
Per questo adotto uno stile di vita Zen Life.

Scalza



31 ottobre 2011

Probabilmente lo farò



Mi piace pensare che poi un giorno, non troppo lontano, la verità sarà mia, tua, di chi la vuole. Perchè quelli che non la vogliono, molto probabilmente faranno finta di niente.
Per questo vorrei puntualizzare alcune cose ma senza musica di sottofondo che se per caso mi piace, mi fa venire voglia di quel "to move" che poi allenta la loquacità e certe volte è anche meglio. Altre no.
Poi se qualcuno la mette al posto tuo, sapendo quello che ti fa, sei disarmato e quindi va bene così.
Tuttavia ho deciso che nonostante questo, probabilmente lo farò, forse non direttamente perchè ho dei vincoli tecnici ma anche se indiretta sarò con una buona probabilità attitente alla temporalità che vivo.
Perchè ogni tanto ci va. L'attinenza pratica di una buona facente probabilità.

Scalza