29 ottobre 2012

Parafrasati



Una cosa è interessarsi e una cosa è voler sapere.
Si tratta di cose molto diverse.


Scalza

26 ottobre 2012

Stonata Tiritera Rimbambita E Già Ascoltata



Se tutte le nuvole portassero pioggia io sarei già affogata pur sapendo nuotare.
Per questo SOSTANZIALMENTE me ne frego.

Scalza

24 ottobre 2012

Vorreiando robosamente



Vorrei dire quello che penso, si che lo vorrei.
Senza filtri, apertamente e con un linguaggio un po' colorito. Mi piacerebbe un sacco, tantissimo.
Per questo da circa 47 ore e tredici minuti quando mi viene l'onda del ricordo pensieroso anzichè rimandarlo indietro, prendo il quaderno azzurro e ci scrivo sopra due parolacce accanto a un nome.  A certi ne ho messe quattro, tre nessuno perchè è un numero dispari ed in certe cose mi spiace ma ci va la parità. Pareggiati certi conti mi sembrano più giusti, meno disonesti.

Scalza

22 ottobre 2012

Sospensività & c.



E' vero che non uso molto praticamente la punteggiatura. Mi annoio a punteggiare esattamente. Lasciamo che qualche frase sia lasciata così tra le righe di un sospeso che la pausa che fai nel leggere ti obbliga per praticità di comprensione e forse non hai compreso e devi rileggere ma tanto la pausa nel respiro ti costringe a rallentare sempre di più finchè ti fermi.
Fermati è bello. Rallentati anche ma fermati di più.
Come una fotografia qui o dove vuoi che ti importa.
Anche A. ha detto che me ne devo fregare e le mie orbite mi rigraziano un po' di più la destra ma la sinistra non mi ringrazia tanto perchè si era già congedata e mi aveva già detto "cyppa" cioè fai quel che vuoi io me ne frego.
Non so se sia la cyppa che si dice di solito ma non mi importa l'ho già detto. Me ne frego.

Scalza

20 ottobre 2012

Orientare un litorale mobile



Quando ride R. usa solo le A. Invece G. fa il risucchio usando la I.
Io mi sono ascoltata per due mesi e 13 giorni prima di dedurre che uso quasi tutte le vocali e poi una volta, per spaziare nella spaziatura, ho scelto di usare anche la rrrrr ma mi stavo strafocando perchè ridevo proprio di gusto e dire una consonante mentre ridi non è una roba facilissima.
Il fatto è che mi piace sperimentare. C'è chi pensa che per sperimentare devi avere un laboratorio, gli alambicchi e un microscopio. Lo pensavo anche io e me li sono comprati poi a furia di analizzare le cose microscopiche mi sono resa conto che il macro ha un suo fascino ben preciso.
Come chi ti racconta una fesseria senza esercitare il benchè minimo ritegno. Il ritegno è una cosa che dovrebbero avere tutti come la lingua, gli occhi, le braccia. Lo so che non tutti hanno tutto ma dovrebbero era messo appositamente per prevedere i vari casi. Diciamo che la dotazione base è quella, così dovrebbe essere. Il ritegno, questo sconosciuto, non è più tra noi.
Riposa in pace, Amen.

Scalza

18 ottobre 2012

Effetti personali a parte



Quando dicono di capirti, molto probabilmente hanno capito veramente, non è che fingono. Solo che hanno capito te come ti pensano loro non come sei tu davvero. La specificazione è sempre qualcosa che si tende a dimenticare, come oggettivizzazione di quello che si intende.
Non c'è inganno verso te nel dire quello che dicono ma inganno verso loro stessi. Per questo poi il 17 novembre ti diranno (*) "perchè sei cambiata?".
Fai attenzione il 17 novembre. Ascoltami. Non sei tu ad essere cambiata ma sono loro che FINALMENTE hanno capito che non sei quello che avevano capito ma piutttosto che dire "non avevo proprio capito" ti diranno quella roba che ho scritto vicino all'asterisco (*).
Puoi anche cercare di spiegare se hai tempo da perdere ma il tempo è una variabile che non esiste, quindi se ne hai tanto o poco è uguale. Praticamente non ce l'hai.
Per questo io lascerei perdere.

Scalza

16 ottobre 2012

It's time to fly



Quando hanno buttato giù il tiglio non ho più potuto appendere l'altro lato della mia amaca e mi sono persa quel dondolio che mi consolava nell'osservare che anche quando l'immobilità regna, basta un movimento indotto per riportare uno spostamento che negli orizzonti un significato ti portano SEMPRE.
Basta solo che ti dai una spinta, una piccola, non è questione di forza ma di direzione.
E' questo che cerco, voglio, penso.

Scalza

9 ottobre 2012

Il sapere è un'altra roba del pensare






Certe volte mi evaporo come se fossi una goccia di acqua che un raggio di sole la bacia per catturarla e portarla nell'aria vicino a una stella, un pianeta, un po' di polvere. Di quella che si sospinge fuori sperando che svanisca come svaniscono i sogni che non si vogliono fare e poi ti svegli e ti senti fortunato ad essere di nuovo in quella dimensione di qua dove in un certo senso hai un controllo migliore perchè quando vado di là il controllo non ce l'ho quasi per niente.
Tuttavia a volte mi capita che avevo cercato qualcuno che mi voleva distesa e che poi invece mi ha solo stesa, come si stesano i fogli di carta quando non fai in tempo a frenare e ci passi sopra con una o due ruote dipende dalla linearità che ha il tuo percorso rispetto alla posizione che ha il foglio stesso. Ecco, io ero proprio linearizzata al massimo quindi di ruote ne ho prese il massimo che c'erano in quel passaggio.
Per questo il giorno dopo mi sono rimbalzata più che potevo in su e quando cadevo giù ho usato la caduta per rimbalzarmi sempre di più, ancora e di più.

Per un po' dovrei essere abbastanza tranquilla.

Scalza, sempre.