30 novembre 2011

Santa Scalza Iconizzata con beatezza assoluta





Un po' non ci capisco più niente con questa multimedialità. Va bene, forse è che volevamo iconizzarci per sostituzione di quella de-religiosità figlia degli illuminati di luce (riflessa).
Sarà quello, non può esserci altra motivazione.
Io ad esempio ho scelto di essere Santa Scalza però secondo me ci sono anche quelli che si iconizzano nell'altro polo perchè anche in quelle robe c'è una ripartizione lottizzata di poltrone. Non so chi governi in questo momento ma un sospetto ce l'ho. Facciamo conto che non lo sappia.
Comunque, da Santa Scalza, iconizzata dal 2005, mi trovo abbastanza bene. Stavo appunto riflettendo che è ora di cominciare a fare qualche miracolo.


Scalza

link esterni al testo:
(strategie per attuare vaccinazioni obbligatorie)


29 novembre 2011

Avvalsi di falsi



E' un periodo che non so. Non so perchè, non so com'è, non so dov'è. Prima mi sembrava di saperlo, perchè adesso un po' di dubbi li ho. Si sta meglio senza dubbi anche se i dubbi fanno parte dell'intelligenza, va-beh.
Se così fosse il mondo sarebbe intelligentissimo ma a me sembra che sia solo ISSIMO.
Ma mica tutti sanno di avere dei dubbi, se non lo sai stai bene anche se stai male perchè ti sembra di stare bene dal momento che non sai cosa vuol dire stare bene senza dubbi perchè conosci solo quello che sai.
Come quando C. mi racconta com'è bello volare con il parapendio che quando provi poi non stai più bene giù, con i piedi per terra. Anche P. dice lo stesso ma a lui piace stare tra le onde del mare, con sotto acqua e pesci che nuotano. Forse hanno ragione, non lo so, forse preferisco camminare per terra perchè a me la terra piaceva tanto.Potrebbe essere che ho ragione.
In fondo non ho radici, i minerali li prendo incapsulati come integratori che l'aut. min. ha con-cesso.

Scalza

28 novembre 2011

Ri-petizione



Al CLB ho spiegato matematica perchè a me è sempre piaciuta la matematica.
Anche a mio padre piaceva la matematica. Mi ricordo quando mi ha spiegato il trucco delle tabelline, seduta sulle sue ginocchia. Aveva le mani grandi, come il cuore. Io le ho piccole, R. dice che ho problemi al 4 chakras ma S. mi ha detto che è una fesseria.
Forse quindi non li ho. Ma se li avessi, pazienza. Ci sarà qualcuno che mi spiegherà cosa devo fare per guarire.

C'è sempre tempo per capire, imparare, recuperare (di qualsiasi materia-lità).

Scalza

Ma soprattutto non lo so





Non lo so.
R. dice sempre "pensa positivo", che secondo me, già il fatto che pensa è un mezzo miracolo. Se ci mette anche del positivo, diventa un miracolo intero. In questo mondo di mezzità è già qualcosa.
Io però gli chiedo sempre "perchè dovrei?" e lui mi spiega che si tratta di creare una possibilità perchè il cervello è energia che attrae materia e se vuoi una cosa VERAMENTE come un bimbo che vuole una bicicletta rossa, allora tu la pensi e l'universo che ti ascolta, te la porterà. Tramite tuo zio, tuo padre, tua zia, tua madre.
Non importa chi accoglierà il comando che tu mandi, lui ascolta e dirige da chi molto probabilmente ha la possibilità. Si tratta di una triangolazione buona. Non come quella che invece fa L. che ascolta i desideri di T. e visto che M. non li materializza, ci pensa lei. Non è un fatto di giudizio, ma di chiarezza espositiva della triangolazione fatta e applicata nella materializzazione di quello che UNO ha pensato. Forse per questo si chiama SEGRETO quel libro che ha spiegato questa cosa.
Non lo so.
Forse ci va un po' di senso critico, di buon senso critico.
A me piace la logica applicata, non quella fantasticata. Per questo mi chiedo "come mai in tutto questo andamento di pensieri positivi che insegnano (a buon prezzo), si è materializzato questo mondo qua?".
Credo che sia una questione di triangolazione non buona.

Scalza

Offuscate ovvietà



Stamattina avevo voglia di ballare mentre guidavo, quindi ho zig-zagato un po' come zigo zago che faceva il mago e che cantavo sempre quando facevo le bolle più grandi di tutti con quei cicles che erano succosissimi per circa tre minuti e poi diventavano così duri che ci potevi legare qualcuno e buttarlo giù da un ponte per fare quello che poi hanno chiamato bungee jumping. Ci si divertiva con più immaginazione, questo è certo.
Adesso si divertono solo quelli che ci hanno immaginato quello che ci hanno creato. Il ci è eufemico, ironico, appressativo di quella tendenza platonica che lega ancora gli animi innamorati di quegli orizzonti più vicini, dove i prati gelati si distendono ad abbracciare il mondo, che è stato, che sarà in quello che oggi è.
Forse è meglio il mi.

Scalza

24 novembre 2011

Mani-CHE?



Quando arrivi a una certa età, cioè che la sai e non ti confondi più al ribasso o al rialzo, sei nell'equilibrio delle parti che ti consentono di usare i cd. twin set. Maniacali per i depressi, appellativi di bon ton per i repressi e sostanzialmente pratici per quei progressi che la scienza chiama catastrofi e la natura muove come cambiamenti.

Scalza

Mani-ACI



C'è poco da fare. Se vuoi capire come funziona una cosa, devi provarla.
Forse per questo oggi siamo tutti single.

Scalza

Mani-comYx



A quelli che dicono che siamo in sovraffollamento civico, vorrei ricordare che se aprissero i manicomi, le città sarebbero belle vuote. Di pazzi, intendo.

Scalza

Spread



In certi momenti sento la risacca. In passato ero meteo-patica, poi musico-patica, adesso notizio-patica.
Quando sei patica verso qualcosa (ma anche patico) devi necessariamente orientarti verso quel patico buono, perchè il patico non buono è meglio evitarlo. Non capisco cosa è cambiato. Del resto se osservo intorno a me, R. è stupido allo stesso modo, C. dice sempre le stesse idiozie come 9 anni fa, S. non ha capito che anche se frequenta i più giovani, la sua età resta lo stessa. Non mi piace chi ha timore di invecchiare e non si adegua a quello che ha rincorrendo quello che non ha (più).
Come F. che nonostante abbia finalmente una casa, continua a dormire a casa degli altri e non perchè gli manca un letto. A volte si è proprio fatti così, non c'è niente da fare.
Non è che mi sia dimenticata che tra i mari e imonti a volte ci sono piani sconnessi. Serviranno anche quelli.


Comunque io di uomini con il testoreone alto non ne ho ancora incontrati. E soprattutto mi piacerebbe capire chi fa questo genere di deduzioni, come e dove le fa e perchè le fa. Avendo una certa predisposizione alla sperimentazione mi piacerebbe poter partecipare. Alla raccolta dati, of course.

Scalza

23 novembre 2011

Sui monti ci va sobrietà




Stanotte ho sognato un muro di contenimento altissimo, forse era di cinquecento metri o forse di più. Fatto sta che sotto quel muro altissimo c'era un piccolo centro abitato e vicino, in cima a una scala che arrivava sopra il muro di contenimento altissimo, c'era un'abbazia che aveva una porta molto piccola, vicino a una statua molto grossa di S. Michele Arcangelo.
Io la scala l'ho salita ma ho capito che per quel paese non c'era futuro, troppo alto quel muro, sarebbe crollato. Il fatto è che gli uomini hanno troppi appetiti da soddisfare e negli uomini metto anche le donne, ovvio, perchè in realtà parlavo di noi esseri umani. Questi appetiti a volte non ti fanno capire chi hai vicino, quelli che ami e sono certa che li ami davvero, soprattutto quelli che ti chiamano "mamma" o "papà" a seconda della funzione che fai o hai. Perchè alla fine sono quelli che ti spingono alla fame e certe volte la fame è meglio della sazietà, di una certa sazietà, quando ti rendi conto che i muri di contenimento sono altissimi e i centri abitati piccoli sono in pericolo e che gli appetiti sono specchi per le allodole di illusori gesti compensatori di frustrazioni.
L'ultima via di fuga è una porta piccola da cui devi passare ma se sei ubriaco, sulle scale non ci puoi andare, perchè cadi giù per terra, e se casca la terra, casca tutto il mondo insieme al giro-tondo.

Scalza

21 novembre 2011

A botti piene




Mia nonna diceva sempre "chi dorme non piglia pesci" ma se il pesce non ti piace, chi se ne frega. Poi tanto oggi con quelle diavolerie che fanno puoi anche dormire tanto ci pensano quelle a prendere il tuo pesce che poi eventualmente puoi scambiarlo con quello che ti piace di più.
Tuttavia ogni tanto fa bene anche stare svegli, diavolerie a parte, altrimenti ti perdi dei bei tramonti, certi sguardi, parole, passeggiate, aria fresca, abbracci, sapori, odori.
Si, lo so che sono cose che puoi anche sognare, però le vive quella me del sogno, non io che sono al di qua dell'al di là. Per un equilibrio sano e consapevole, meglio svegliarsi un po'.

Scalza

Oniricamente



Stanotte ho sognato che sognavo ma poi mi sono svegliata, quindi quella me che sognava sta ancora sognando e non so come svegliarla. Dovrei approfittare di pause in archivio per addormentarmi con l'intento di svegliarla ma poi magari sognando mi accorgo che sognare è bello, si sta bene e potrei decidere si sognare con lei che sogna. Tuttavia a prescindere da questi falsi ragionamenti, penso che essendo che fa abbastanza freddo, andare in archivio per una pennica recuperativa, non è una cosa buona.
Dovrò tergiversare e fare a meno di quella me che sogna.

Scalza

18 novembre 2011

Io non verbalizzo, io PARLO



Quando non so di cosa mi parla R. faccio finta di aver capito perchè:

a) le sue spiegazioni mi disorientano per la specifica noiosità con cui si esplica nel raccontare (qualsiasi cosa);
b) so già (per esperienza) che se non ho capito è meglio.

La maggior parte delle volte che ho capito mi sono incaxxata e quindi, penso, che ci sarà un meccanismo di autodifesa che mi permette di non ascoltare l'inascoltabile. Vorrei che questo capitasse sempre, per chiunque.
Tuttavia mi rendo conto che nell'esperienza che ho acquisito, mi sono specializzata su alcune fronti e su altri resto in trincea. Non è che si stia male se sai bene chi vuoi difendere e perchè, ma spesso, in realtà, è indifendibile quasi tutto.

Perchè prima della difesa c'è la scelta, prima della scelta c'è la comprensione, prima della comprensione c'è la consapevolezza e prima della consapevolezza c'è un topolino che alla fiera dell'est mio padre comprò. Per circa due euro che equivalgono a quel tot di anni persi nel paese dei balocchi dove il sesso si compra nelle shop line. Continuate a divertirvi, pervertiti!*

Scalza

* uomini e donne, of course

17 novembre 2011

Liberate Immensità Riportanti Amorevolezza

Leggere il link, grazie.

Più che impazzire, bisogna essere pazzi. 
Pazzi da legare cioè VIVI.
Con un sogno, vero. Una realtà da cambiare. Un movimento direzionato verso la Libertà.


Scalza



Abdicanti liberalità



Io detesto F. per una somma di mancate qualità che si esprimono in difetti. Non posso dire di odiarlo perchè l'odio è faticoso e ti fa sprecare un sacco di energia: ci va una forte motivazione per odiare.
In fondo F. non mi ha fatto niente, se non disturbarmi ogni giorno con le sue infinite fesserie.
Però non so se sia peggio un D. che con in un agire solo cerca di ammazzare la tua vivacità o F. che ti tedia nell'innumerevolità fino a farti sfinire per sfinimento che è quasi un arrendersi all'evidenza di errate considerazioni fatte per troncare la continuità statica di mancate ampiezze.
Credo che sia una questione di scelta. Se io fossi abbastanza ignorante non dovrei neppure pormi la questione. Ma se fossi enormente ignorante, vivrei benissimo.
Preoccupata del make up anzichè dell'underscore sarei perfetta.Come tu mi vuoi.

Scalza

15 novembre 2011

Sono una Resistenza



E' l'intolleranza di chi si professa tollerante che non concepisco. 

Sono praticante di andamenti che mi riportano verso quella certa costante nel calcolo con cui ogni sera assommo le buonezze e sottraggo l'inadeguato (a me).
Per questo sono ancora viva anche se non immortalata, per scelta più che per capitazione. Che dell'essere capitata non ne ho molto voglia.
E non ho nè desiderio, nè intenzione di ascoltare quei bla-bla avvalorati dal concettualismo con cui si beano gli illusi offerti alla predicazione di falsi che tutto hanno fuorchè umanità.

Preferisco bearmi di piccoli scherzi che faccio a C., telefonate false che faccio a V., fraintendimenti che immetto nel vuoto mentale di A.

Scalza

I like FOR You




Focalizzare non serve, neppure esplicitare. E poi a me MI piace fare così. Lasciare tracce di insensate considerazioni che però concretizzano molto il senso di quello che altrimenti dicono quelli che sanno verificare attitudini mentali come esploratori di mondi non considerati seppure conosciuti.
Preferisco il "to move"  anche se mi hanno già segnalato all'unità cinofila perchè io & il mio Lupo siamo assegnabili di qualità indiscutibili nello spostare quell'attenzione poco pratica su quelle immense questioni inutili che si presentano insinuose nell'oggettiva ma illusoria sinuosità, suadenti, cadenti eppure così propriamente accattivanti. Per questo io cado, tu cadi, loro cadono, noi cadiamo eppure resistiamo ancora. Ai baratri indiscutibili di processioni labili e inesorabilmente volte a farci dimenticare.

Ma io no, io non MI dimentico.

Scalza

14 novembre 2011

Razio in fazio




Essenzialmente credo che la ragione, nell'irragionevolezza, sia individuabile in quell'unica prospettiva che offre l'assurdità.

Scalza 




Intentualismi Ricondizionati




Offuscarsi non serve. L'ho spiegato a S. che è un po' giù come quando devi terminare delle cose in cui non credi più. E' capitato anche a me, nel tempo poi diventa più facile. Perchè in fondo è più semplice amarsi che non pretendere di essere amato. A volte poi l'amore è una richiesta che fanno a una parte di te che neppure hai, magari si sono sbagliati. E tu cominci a crederci perchè ne hai voglia e poi ti accorgi che non sei più cosa veramente sei e forse è per quello che non stai bene. E' un grande inganno, lo so.
Tuttavia ho sempre questa buona voglia di camminare, al sole è meglio, ma qui il sole, in questa stagione, non dura tanto. Ci sono archi corti tagliati da cordate di impressioni sbagliate che però lasciano segni, ombre, porcheria.
Ho bisogno di uno stand by, l'assue-fattismo mi turba quando non è raccolto da re-azioni corrispondenti. Mi sembra di interpolarmi con curve estranee alla realtà che leggo però non osservo.
Tuttavia godo ancora di favori, di quella strategica superficialità che si offre a me per invaghirmi di nuovo in possibilità. Che alla fine è la mia unica ambizione.

Scalza

Annudarsi per speranza di vitalità



Certe volte è meglio farsi una risata, tuttavia c'è sempre un filo di verità nello scherzo che spesso ti trattiene il fiato quando la consapevolezza s'apre nel tuo pensare e ti rendi conto di tutto quello che non va.
Lo diceva sempre mio padre, che di ridere non ne aveva mai tanta voglia. Preferiva sorridere, me lo ricordo così. Con le sue mani grandi che mi davano una certezza che oggi non ho ma VORREI ancora.
In questo tran tran di idiozie che mi fa passare la voglia di spiegare l'inevitabile rallentamento a cui sottoposti più per copertura che non per gravità, siamo costretti a subire. Nella mancata comprensione che il cielo è ancora dell'umanità ma anche la terra, dove tu cammini, respiri, sogni, ami e VIVI.
Poi ti capita che un amico ti ferisce, puoi soffrire ma è una sua scelta, tu devi andare via. Lontano da quel dolore che tornerà a lui perchè non ti appartiene se non l'hai condiviso nella scelta. Solo così libero resterai.
Sopra prati che imbiancano perchè fa freddo, nelle foglie che colorate cadono come se fosse festa, una festa che ancora non puoi capire ma presto vedrai. E' solo il dubbio che concepisce la verità.
Chi è certo, questo, non lo capirà mai.

Scalza

Probabilmente secondo decisioni superiori alla sovranità del vostro stato, potreste venire accorpati in una gestione di fiducia che è decisa da un’organizzazione di stati membri. Questo non sarà del tutto positivo come vi lasceranno immaginare. Molti saranno contenti perché questo potrebbe rappresentare una liberazione da quel gruppo di governanti che voi identificate come quelli che vi stanno rovinando ma in realtà dalla liberazione passerete a un’altra schiavitù. Il popolo che si è spogliato della sua forza non può restare a governare ma questo, nel tempo, risveglierà un certo orgoglio che potrà essere in grado di cambiare le sorti del vostro paese. Guardate maggio come mese di riferimento. 


(Dialoghi verso i popoli fratelli, dicembre 2007)



12 novembre 2011

Offuscati dalla felicità



Ci sono cose che ti toccano sul personale perchè effettivamente non le hai sapute valutare. Mi capita quando uso degli aggettivi spropositati, oppure quando definisco qualità che poi mi accorgo che esistevano solo nella mia fantasia. Perchè effettivamente sono una persona entusiasta, mi piace credere nei buoni sentimenti e nell'onestà intellettuale.

Quindi quando poi mi accorgo che le cose non stanno come pensavo ma sono realmente diverse per densità espressiva decontestualizzata e incapacità pratica di relazionabilità, mi arrendo all'evidenza. E soffro un po'.

Scalza


10 novembre 2011

J'attende (senza TV)

C'è una fretta che riconosco e che fa parte del tran tran che vivo insieme a tutti quelli che vivi o no, sono qui con me.





Riconsideravo ieri, nel ripassare fasi rinascimentali, che la vanità espressiva è una pessima compagna di viaggio perchè non ti fa percepire l'isolamento dove ti sei calato.
Comunque è anche vero che, essendoci altre impellenti questioni, mi pare possibile tergiversare ed evitare, momentaneamente, la didassica espressiva volta sostanzialmente a ristrutturare fasi cognitive che poi dovrebbero trasformare l'espressività che ascolto, spesso annoiata, qualche volta delusa, in qualcosa di più compartecipativo alla vitalità.
Perchè anche se l'esperienza dovrebbe avermi formato nell'attesa di una mancanza di risultato sostanziale, sono fatta anche di speranze per questo e quello. Per questo sono ancora qui.

Scalza

7 novembre 2011

Formula esistenziale adeguata al RE


Il potere di seduzione dell'inutile è proporzionalmente esponenziale alla capacità che ha il CLB di trovare una scusa per non compitare. Tuttavia, nel secondo caso, posso intervenire attraverso una manipolazione mentale soft, che, essendo genitore dello stesso, è legale.
Diversamente lo sarebbe solo se è nel bene dello stesso CLB che alla fine potrebbe anche risultare un bene migliore il non compitare. Soprattutto quando il compitaggio non fa che depistare il senso della Realtà, instradando l'essere CLBioso verso una ingabbiata macchinazione ai danni dell'essere medesimo ma anche di quell'altro che magari un giorno sarà il suo vicino di casa, collega di lavoro o amico per caso.
Intanto il compitaggio siamo costretti a farlo, poi al massimo smontiamo qualcosa.

Scalza

Notylla energetica:

Il Reale è suddivisibile a sua volta in un apparenza che è il dato variabile A che alea intorno al dato certo RE come reale essenza. Il dato variabile dipende dal fattore consapevolezza (punto di estrazione/attrazione individuale) e dall'interferenza (punto di estrazione/attrazione esterna). Quanto più si esce dal fattore interferenza e maggiormente ci si allinea al fattore consapevolezza, tanto più lo scarto tra A e RE sarà vicino allo zero. Essendo che lo zero è un numero che assomiglia a una lettera che a volte è anche un problema perchè nei codici fiscali se non fai attenzione puoi anche sbagliare l'inserimento, ma più che altro è un vantaggio perchè è quel numero che unisce l'insieme numeri con l'insieme lettere e quindi potremmo anche definire che unisce due mondi o è pluridimensionale, se la tua formula esistenziale è RE=A dato i dati certi e non, sei a posto.

6 novembre 2011

(silence)


Ho fiducia che gli uomini torneranno ad essere mossi nell'amore e nella delicatezza di sentimenti nobili, di orizzonti più ampi che non sono il viaggiare lontano, verso popoli ormai già troppo conosciuti, verso quell'unità che non ha niente a che vedere con la globalità. In quella magia di un creare semplice, che non è l'aver fatto il corso di sciamesimo dell'ultimo week end, ma solo l'esistere. Che si lascia accompagnare al vento e al profumo delle stagioni, di ogni stagione. Anche di quella dove i capelli non colorano più e imbiancano come la neve i contorni di quei visi che si preparano a partire, per nascere ancora, dove non so, ma sempre, lo so.
E' tempo di tornare a sognare.

Scalza




Dopo la pioggia torna il sereno, dopo le scie non lo so

Non so perchè non capisco.
Dovrebbe essere solo pioggia quella che vedo cadere e straripare negli argini dei fiumi, entrare nelle case e cercare le persone, con quell'insistenza di chi ha molti ricordi dentro di se che non riesce a dimenticare, come me. Forse vuole solo parlare.
Ma chi vuole raccontare quello che ha dentro da troppo tempo a volte fa paura, non si capisce, si preferisce evitare.
Io l'ascolto qui ferma sotto il portico, anche il tetto non l'ha fermata, è là che gocciola da ogni spazio, ogni interstizio. Vuole raccontare la sua Verità. Sono qui che ascolto.
Di quante volte è stata ferita e dimenticata. Di quante volte l'hanno usata per lavare colpe e violenze che lei ha sentito e porta con sè. Di quegli uomini che hanno dimenticato, immemori che tutto torna, prima o poi.

Scalza

Come quasi tutti



Voglio più essere amata che capita.

Scalza

On the time (surface)


Riconsiderati i termini  di quello che  ho visto e fatto, mi sono accorta che tutto sommato un senso c'era anche quando non mi sembrava. Perchè volgendo la terminologia, il reverse era quasi identicamente connesso con quell'infinito a cui sottendo per aspirazione pratica di bellezza.
Poi ho pensato, ricordando.
Di chi mi ha detto cose poco digeribili perchè in fondo erano un tentantivo di offesa che nell'errore ho raccolto per quel pensiero che mi ha unito al mondo anche quando disunitamente viaggiavo su altre direzioni.
Forse per quel senso di solitudine che tutti in fondo abbiamo, quando la mattina ti svegli presto e osservi ritagli di tempo che restano sparsi nei disordini fatti per non evidenziare troppo. Che in fondo il tempo è passato per tutti, siamo rimasti a giocare troppo tempo sui tentativi sentimentali mal riusciti, perchè in fondo era l'umanità che  si negava. Quell'umanità dolce di cui poi ti innamori anche se ti fa soffrire un po', sorridere e amare. Amare profondamente come non hai capito mai e mai capirai. Perchè senza capire, fondamentalmente è meglio.

Di quell'umanità che ancora resiste in mezzo a tanta mostruosità.

Scalza

4 novembre 2011

i love making music


Oggi ero un po' compressa e ho scritto a V. che mi capisce abbastanza bene, percentualmente e non. Infatti dopo mi sono sentita liberata e ho pensato alla pioggia che cade e ricade. Ci sono le coincidenze e il caso. Che se tu trovi quel trait d'union che le lega, hai capito tutto. Solo che spesso quel filo di seta è invisibile ed è più facile che ci inciampi.

Come quando, sospettavo che E. mi tradisse perchè si comportava in modo strano, così l'ho seguito e ho scoperto che P. tradiva M. con R. che a quel punto aveva a sua volta tradito V. ma non quello a cui ho scritto, un'altro.
Alla fine ho dedotto che molto probabilmente l'unica strana ero che io non tradivo E. perchè la norma, benchè se ne dica, è quello che "normalmente" si fa, non quello che "normalmente" si dovrebbe (forse) fare.

Scalza

3 novembre 2011

Inebriati assoluti



Sai dove si trova l'ovest? E' dove il sole bacia l'orizzonte della terra. 

Più in là c'è l'assoluto, 
la presenza di quei sogni
che ancora non hai fatto
ma che, sono certa,
farai
tra gli orizzonti sparsi
di tempi trascorsi ma mai finiti
ricordi che restano vivi
come i cuori che ancora

[battono]

* Scalza *


Di tutto prediligo l'umanità


 I compianti non muoiono mai.




Scalza

2 novembre 2011

To move



Non parliamo di contenuti per favore, quelli li abbiamo messi da parte decenni fa. Parliamo di formalità, di forme, di apparenze.

Non è importante se scrivi bene o male.
L'essenziale è quanti "mi piace" hai, quanti condividono con te. Se non sei condiviso, sei un caxxone.

E' un po' come essere vegani in mezzo a carnivori. Non sei tu il normale perchè la norma, benchè se ne dica, è quello che si fa non quello che si dice che si dovrebbe (forse) fare.
A me piace essere naturale, anche se sono una caxxona. Sto bene così.

Scalza

Cosmicamente connessi all'amore & all'ilarità



Ci sono persone per cui sposteresti una montagna perchè gli possa arrivare un po' di sole, con quell'amore che si ha verso chi ti tocca il cuore. Nella speranza che gliel'hai toccato anche tu, però mica si vuole bene perchè si è voluti bene. A volta si fa e bon.
Ma la stupidità fa parte di quell'umanità in cammino che ancora non è, quello che dovrebbe. Ci sono io, l'altro, quello della montagna e il suo amico. Ci siamo tutti, il punto è questo.
Quindi non mi preoccupo se poi, nonostante tutto, quello della montagna si lamenta di nuvole che non sei tu ad aver creato, ma in quell'evaporazione di pensieri sbagliati ha fatto da solo, solo che non lo sa.
Non è che non soffro, anche io piango, mentre ascolto il mio cuore strizzato come uno straccio. Certe volte ho anche pensato che non ce l'avrei fatta. Perchè è stato difficile, sempre, ogni volta come se fosse stata la prima. Eppure poi, mi è bastato guardare una foglia che cadeva come se volasse per volarci insieme. La natura non ti tradisce mai. Tu l'ami e lei ti ama, tu la proteggi e lei ti protegge, tu la nutri e lei ti nutre. E' una risposta pratica che ti dà. La praticità non esiste più. Anche nel volere bene.
Però come dice zio Frank, That's Life, perchè un po' bisogna swingare tra le cose che non vanno altrimenti quelli che andrebbero non le incontrerai mai. Ed io ho sempre tanta voglia di incontrarle.
Per questo adotto uno stile di vita Zen Life.

Scalza