28 aprile 2011

Conservabili in aggiuntività


Certe volte mi sembra di essere più felice di come ero prima e so bene che poi non lo sarò più e mi mancherà quella felicità quindi me la conservo un po' in un vasetto vuoto. Ci soffio dentro e poi lo chiudo e ci scrivo sopra la data e l'ora di quella felicità. Poi lo metto nella dispensa che non si sa mai che ne abbia bisogno.
La felicità conservata dura più della marmellata. Poi a volte basta guardarla e non devo neppure aprire il barattolo. Altre la prendo in mano, me la tengo sul cuore e se proprio sono un po' triste ci faccio un riposino che nell'astrale di me sto sempre meglio che qui.
Oggi ho fatto tre vasetti, era un giorno speciale. Di quelli che non succede niente così restano speciali per la loro perfetta specialità.

Scalza

24 aprile 2011

Circolabili


Bisogna ricordarsi di amare. Sempre.
Anche quando le cose non sono tanto ruotabili e il terreno non è favorevole. Continuare ad amare è l'unica speranza in grado di portare di nuovo forza.

Ho una web radio, qui----->>> buon ascolto.

Scalza

20 aprile 2011

Un "Re Colla Bora"




Può capitare che tutto sia triste come un brutto film. Basterebbe spegnere il televisore ma non si trova il telecomando, qualcuno l'ha presto, sei fregato.
Comunque oggi pensavo alla collaborazione, per una battuta sul limite che mi sono trovata a dover fare sul campo di argomentazioni a me estranee.
Non so se è meglio essere collaboratori o avere collaboratori. L. ad esempio è un mio collaboratore ma io non collaboro per niente con lui. Quando ho collaborato per qualcuno che non collaborava per me non ero molto felice. Però L. io lo pago quindi in un certo modo mi sono liberata della sua infelicità di collaborare con me.
L'importante nella collaborazione è essere compensati da qualcosa.
Per questo tante cose poi vanno male.

Scalza

15 aprile 2011

Inconsapevoli sviste



Ieri mentre guidavo, avevo un camioncino davanti che andava pianissimo. Così ho pensato che forse non aveva fretta come me che invece ero in ritardo come sono sempre, del resto. Eravamo in dissonanza, disturbativa [effettivamente].
Poi mentre facevamo una curva a sinistra ho visto una macchina davanti al camion, una piccola utilitaria rossa che ha svoltato a destra e dopo siamo andati tutti e 2 veloci. Io e il camioncino.

Quindi la dissonanza che avevo pensato era errata perchè essendo il camioncino abbastanza grande da coprire la visuale non avevo visto la realtà e mi ero basata su una mia condizionata immaginazione. Che è quella cosa che non ti fa vedere i veri ostacoli e quindi sei sempre fermo, rallentato, disturbato da quello che pensi sia il disturbatore ma non essendolo non riesci ad eliminare il vero problema. C'è qualcosa che mi può aiutare ad evitare tutto questo?

Per questo ieri sera ho riflettuto. Qui (*)

Scalza

14 aprile 2011

Per tutto quello che sono di me




Io lo so chi è mio amico.

Lo capisco dalle parole che mette nelle cose che fa.
Perchè le parole idealizzate si possono dire sempre, meglio se non si conosce bene quello di cui si parla.

Io lo so chi mi ama.

Lo sento dal cuore che danza quando si orienta nell'espressione di quella libertà tanto desiderata ma poco praticata per timore di isolamenti, così preziosi per capire davvero.

Mi ricordo, era aprile, come adesso, c'erano due aironi che volavano sopra il fiume, quando ancora era nella sua naturalità. Poi c'è stato l'eccesso di chi ha interrotto legami perchè non sa che è tutto un cerchio, quando termina poi inizierà.
Mi ricordo, il fiume era dolce, come l'aria intorno. Era il mio Maestro che parlava, perchè l'Amore è una goccia di immensità che quando entra dentro il cuore ti porta via. Oltre la passione di un tempo che poi finirà, oltre le cose che puoi misurare. Solo allora puoi respirare l'infinita percezione dell'esistenza e godere del piacere di tutto quello che vivrai anche se non è quello che desideri perchè sai, nel consapevole che muovi, che tutto quello che ascolti ti porterà alla perfezione di te.
Ed è in quel posto che vorrei arrivare.

Scalza

12 aprile 2011

Essenzialmente viva




Non so. Dev'essere una predisposizione a capire o forse ad essere.
Forse è una grazia che arriva come fiocchi di neve d'estate, che profuma di fiori di campo. Quelle cose che riescono a racchiudere opposti, contrasti, angoli sparsi.
Quelle cose che nessuno sa ancora ma poi le sapranno tutti.
Come quando ho scritto quella poesia per L., a me che non piace scriverle perchè mi sembrano pezzi di Anima intrappolati tra le parole che poi non so che fine fanno. Non lo sopporto.
Però a L. era piaciuta e l'aveva pubblicata.
Poi tutti sapevano, anche chi non avrebbe dovuto. Alla fine è andata così.
Va sempre come deve andare, inutile farci ragionamenti sopra. Per fortuna le persone si dimenticano di te, hanno altre cose a cui pensare, più importanti, più serie.
Così poi ritornano i tempi dove cammini e guardi di nuovo orizzonti più in là. Quelli che un giorno sono stati sotto i passi che hai fatto e forse un giorno rifarai, perchè no?
Non ci può essere fine alla speranza quando uno riesce ad essere felice senza un perchè.

Scalza

11 aprile 2011

Ammarati di vitalità




Ci sono momenti e momenti. Dicono così. Solo che la quantificazione dei momenti non si sa bene quanto sia. Se questo momento che vivo fosse lungo preferirei non saperlo, l'illusione di una cortezza mi aiuterebbe a viverlo meglio.
Ho accumulato un po' di delusione umana negli ultimi mesi che devo ancora smaltire come si fa con le ubriacature massive, quelle che tutti facciamo inconsapevoli.
Citerei dei fatti ma so che farebbe male ricordare perchè li rivivrei ancora. Preferisco dimenticare, guardare verso quell'immensità che è la Vita, dove le onde nascono soffiate dal vento libero, dai sogni, dalla leggerezza, dalla bellezza del Creato.
In un mondo che è così pieno di colori e contraddizioni mi viene solo da sorridere e guardare tutte quelle piccole pratoline nel chiacchiericcio che tutto intorno c'è.
Non si può non amare. Non è possibile.
P. mi ha detto che è una forma di illuminazione che mi fa bene anche se mi fa male.
Se è così, lo capirò. Per adesso so solo che:

1) non è possibile spiegarsi con chi non ti vuole capire fino a quando non cambia la sua volontà;
2) è inutile piangere sul latte versato soprattutto se sei intollerante al latte (che in un certo modo vorrebbe dire che non te ne dovrebbe importare niente del latte);
3) in fondo quello che conta è sempre e solo la Realtà, il resto è pour parler.

Scalza

5 aprile 2011

Chi ha lingua va in sardegna




Mi piacerebbe andare a Roma prima di maggio, quando i fiori ormai sono tutti là sotto i cieli a cantare, qualsiasi cosa capiti.
Come certi cuori.

Scalza


(sono piccole tracce, buona fortuna)

Arrangiamenti


Spesso si tratta solo di andare, andare via.
Spesso è meglio che restare soprattutto quando non stai più bene perchè ti sei accorto. Accorgersi ha sempre quel non so che di negativo chissà perchè.
In fondo la conoscenza è bella, non dovrebbe spiacerti sapere quello che non sai.
Però quando mi accorgo di solito poi non sono tanto felice, è come dire un colpo al cuore che ti stende come una calzino lavato senza ammorbidente. Un po' tirata nelle fibre che colano lacrimevolmente.
Per fortuna mi resta l'ironia, il che mi importa, roba così.

Scalza