25 maggio 2010

Vieni e Vai


Visto che ci sono mobili clandestini chez moi, che li ho beccati senza permesso di soggiorno e dovrei rispedirli a casa propria, ma sono una persona buona che non sa rinunciare a compiere qualche atto illecito per il bene di qualcuno, anche se qualcuno che riceve il bene mica sempre lo capisce e certe volte esagera nel rispondere, che basterebbe che chi non sopporta che tu sia felice si allontani un po' anzichè starti addosso per convincerti che qualcosa non va, che mi mancano solo alcuni abbracci ma non tutti, che poi in fondo io sono un'amica delle virgole che da anni combattono contro i punti. Alcuni di loro però si sono innamorati e poi così sono nati i punti&virgola perchè spesso dove si lotta un po' d'amore in fondo c'è.

Scalza

24 maggio 2010

Scalza'S channel

Alcuni mobili di casa mia stanno emigrando. Bye tesorylli.

Scalza

Ancorabili per apportabilità (due a due è meglio)




Stanotte ho sognato che sognavo e quando mi svegliavo volevo tornare nel sogno che avevo fatto perchè era più bello di quel sogno che vivevo anche se non lo sapevo che stavo sognando e che mi sarei svegliata di nuovo. Dovrei migliorare ma ancora non riesco bene. Per alcune sfumature che non so ancora capire perchè non ho tanta voglia di crescere. In quell'immaturità che mi rende inquieta in un q.b. che però mi fa sorridere anche quando sono tutti seri oppure in quel "che ne so" che mi liberano da ogni tentazione di ancoramento sia nel proseguio di cose carine che nel fermarmi in quel proseguio.
Ci sono poche cose che fanno girare il mio cuore. Sono in fila per due come scolaretti in gita per le vie del paese. Sarà che i numeri primi si cercano per pareggiare certi conti sospesi.
Sarà che la primavera che diventa estate prima del suo solstizio mi fa sentire come una piccola margherita nelle mani di una bimba che mi porta alla sua mamma. Sarà che in fondo, mi sono sempre amata.

Scalza

18 maggio 2010

17 maggio 2010

Aironizzati

Stanotte ho tirato i capelli a una mia ex compagna di classe perchè cercava di non farmi aiutare gli altri che mi seguivano. C'è sempre una serpe che gira nei dintorni, bisogna sapersi difendere. Facevo saltare tutti su un piede per scaricare la tensione dell'altra parte, quella che non si vede ma c'è, silenziosa e soffocata, sta dentro a riflettere gli echi di quello che capita. Certe volte si ascolta nei sogni o nei riflessi delle pozzanghere dove le nuvole passano e non restano perchè le pozzanghere finiscono.
Il Cielo mai. Per questo a volte fa bene guardarle, per darsi un limite, uno stop.
Poi tanto è già ora di andare via da dove tornerò sempre, sempre.

Scalza

16 maggio 2010

Appuranti identificate identità


In fondo anche se si cambia, il tempo passa, le cose diventano altre cose, le persone si mischiano in altre facce, si resta sempre un po' gli stessi. Forse è una fortuna.

Scalza


3

Bisognerebbe solo lasciare andare tutto.
Nuvole, esercizi, petali di fiori, parole inutili, momenti interminabili, paure, noia, teorie, libri, favole, sogni, pizze, sorrisi, ricordi, emozioni, altrecosità.
Tanto siamo qui per vivere. Il resto sono tutti optional-S, c'è chi li ha costosi e chi basici.
La differenza a volte è voluta.

Scalza

Two

Una cosa certa è che non bisogna uscire con gli ex la domenica per evitare quella compressione che una volta mi creava il lavoro e adesso invece me ne frego.
Tanto è lo stesso, ormai lo so. Però con gli ex non riesco perchè si crea un'interferenza dettata da emozioni congelate che nel bollore ritornano a vivere dinosauramente.
E i dinosauri fanno sempre un po' paura.

Scalza

One

Rijckenborgh dice che non esiste spazio vuoto. Esisterà il vuoto a rendere, penso, perchè certe volte quando parlo con cert-uni mi pare che sia proprio cosi.
Lo so che non è molto cosmico ma in qualche modo devo difendere l'aver compreso delle cose che poi non posso usare e mi restano là, tra lo stomaco e l'intestino, in quel punto che dovrebbe servire solo a caricare energia e scaricare emozioni inutili.

Scalza

12 maggio 2010

Quando canterai la tua canzone


Certe volte mi sembra che ci sia il sole anche se piove. Effettivamente c'è altrimenti non sarebbe giorno, la differenza è solo quella. Tuttavia, le nuvole filtrano abbastanza quei raggi che quando li sento non mi mancano affatto anche se non li vedo.
Un po' come capita con alcune persone, alcuni ricordi, alcun-s.
In quei giorni canto una canzone che so solo io, è mia.
Mi piace, tanto. E poi forse un giorno la canterò ad altr-s. Vedremo, non c'è fretta.

Scalza

11 maggio 2010

Invenzionando


Certe cose vanno inventate. Tipo quel tempo che vorresti far passare e sai che passerà quando ne avrà voglia lui. Poi resta questa mancanza di maturità di fondo che mi rende mutevole ed immaginabile a seconda dei contesti che frequento per noia & curiosità.
Tuttavia permane quel resto che la prova del nove mi concede sempre ed è in quel resto che trovo fiducia & speranza in assemblaggi che mostrano proteici nutrimenti ed in un certo modo dovrebbero essere attendibili per la praticità che portano.
Se non fosse per tutto il resto, ne approfitterei.

Scalza

Sambucarsi per necessità

Forse quando hai tanto devi dare di più. Come fanno i fiori che sono belli e profumano di colori l'aria grigia di temporali che vanno e vengono, innamorati di quegli spazi che non hanno ancora deciso di lasciare. Poi se ne andranno come fanno anche i fiori, per tornare a riposare tra la terra coperta di foglie e sassi che quando esce il sole diventano caldi come le mani di chi ti vuole bene e s'infiamma di quel calore che dal cuore viaggia verso i pensieri, che poi a volte diventano parole migliori. Quando sanno unire gli aspetti che si incontrano in quell'incrocio dove non sei più qualcosa o qualcuno ma semplicemente te stesso.

Sarà questo, non so.

Scalza

10 maggio 2010

KARA+KIRI


E' bello preservare un piccolo spazio di felicità. Piccolo come un biglietto che piegato non dà nell'occhio e si conserva meglio nel cuore.
Poi ci sono le quotidianità, il lunedì, i semafori rossi che mi ricordano i papaveri. Ne ho uno sulla scrivania che sta sbocciando, non lo sapevo che è come un bozzolo che s'apre e poi cade.
Resta il fiore, delicato e vivo. Come sei tu.

Scalza

9 maggio 2010

as+senza




A me il blog ha salvato molti rapporti umani.
Quelli sociali in fondo restano lo stesso perchè magari la sfumatura di quello che dici non è mai colta, nella confusione di un guardarti che è il risultato alchemico della sommatoria di tutti quelli che in fondo racchiudi in smorfie, parole, gesti, colore dei capelli.
Non so perchè ma a me capita. Che mi dicono che assomiglio a qualcuno che non conosco per niente. Certe volte mi spiace perchè ricordare qualcuno è già un modo per dire che molto probabilmente non ti conosceranno mai. Altre occasioni perse, altri giri, altre misure.
Però capita che incontri quelli che sanno se hai uno sguardo triste o felice ma non è per quella facciata che ti resta appesa come quegli scenari in teatro che si cambiano solo quando cambia la storia, la commedia, la rappresentazione di una vita, di un pezzo di te.
Ho un po' paura di queste persone, perchè ti fanno sentire nudo, che è anche bello ma se fa freddo, fa male. E poi uno pensa di aver capito, fatto abbastanza esperienze per permetterti una discesa comoda, come faccio quando gioco a rischiare di capitombolare con il CLB e una specie di skate fatto seguendo i suoi sogni strambi.
Mica potrei fare diversamente, perchè ha imparato da me. E quando lo guardo, penso e spero, tanto. Che possa fare felice il cuore di chi incontrerà nella sua felicità.
Perchè senza condividere è una scomoda parzialità, prima o poi lo capisci. Prima è meglio.
Allora poi ti tocca scrivere su un blog, perchè ti salva l'umanità. Sfumature che nella dinamica di parole che s'incantano su spazi aperti e viaggiano nello spazio alla ricerca di chi deve solo cogliere il lato buono che c'è in ogni momento, giorno, spazio, luogo.
Poi si cammina, si cade, si skate, si abbraccia, si ama, si soffre, si ride, si pensa, si aspetta.
Un altro giorno.

Scalza

7 maggio 2010

Semplificati per ricercatezza d'equilibrità




Effettivamente:

1) emanciparsi dall'incubo delle passioni permette di vivere una maggiore felicità;
2) non è possibile stendere una lavatrice;
3) se un tormento ha un nome e un cognome, quasi sempre, è più facile liberarsene.

Perchè le piccole considerazioni a volte bastano a dare un profilo buono a quello che c'è.
Le difficoltà poi restano per quell'abitudine che si ha di muoversi un po' legati a fatti e contesti non sempre ottimali all'appropriatezza di un'amorevole considerazione di quello che in fondo si è. Per questo poi capita che i pensieri s'aggruppano in un misto fritto che non so perchè non mi viene tanto bene. Anche se cerco di essere quello che sono in tutto quello che faccio.
A qualcuno per fortuna piace. Sempre.

Scalza

4 maggio 2010

Si lo so che sono estranea alla normalità di quella norma che piace a te.




Oggi sto pensando troppo, forse la pagherò.
Tipo che quando chi provava vergogna per te e poi ti invidia, ti lascia un senso di perplesso duplicato dal fatto che:
1) non sapevi che provava vergogna per te e
2) che non capisci perchè ti invidia.
Però può capitare, inutile farsi dei ragionamenti troppo fitti su queste cose. Se capisci vuol dire che sai e non sapere certe volte è meglio.
Però, un po' spiega certi modi che si avevano di fare e che in fondo giustificavi per quel senso di buono che a volte strascica il buono che c'è.
In fondo è stato un bene, ha protetto quello che serviva.
In un certo modo ha preservato quello che poi hai trovato tu, che le cercavi. Perchè se non le cerchi mica le trovi le cose. Ora lo so, prima pensavo che erano le cose che dovevano cercare me che poi le trovato e potevo essere felice di averle per me.
Diciamo che un po' mi dispiace ma poi alla fine non posso perdere tempo a pensarci troppo perchè devo fare altro che tra l'altro mi piace di più. Invece prima mi capitava che pensavo a cose che non mi piacevano e mi facevano sentire molto triste.
Chissà perchè. Forse perchè ero polarizzata su un fattore dispiaciutivo. Adesso il polo è piacieratico e me lo tengo, strettostretto che non si sa mai. Un po' di vento, qualche tilt di troppo, un fulmine a cielo sereno che però deve colpire te o qualcosa a cui tieni tanto, altrimenti non se ne fa niente.
E poi forse sono un po' esaltata perchè sabato ho preso il patentino per fare le piadine e male che vada posso aprire una piadineria.

Scalza

Trasportati dal bisogno d'esser felici




Per fortuna esistono quelli che come te spostano quei talloni d'achille che spesso insistono, provandoci a portarti via dalla felicità. Quelli che mettono la zizzania perchè non possono essere più tra i tuoi pensieri, tra le tue braccia che del cuore se n'erano sempre ben disinteressati. La parzialità in fondo sembra pratica.
Per fortuna ho un cuore. Che ama ed è amato. E mi lascio spostare, più semplicemente.

Scalza

Tardivamente Traditi



Non tutti sanno quello che ti capita. Bisogna capire questa cosa, è fondamentale.
Per esempio puoi incontrare sotto un portico bagnato di pioggia qualcuno che ti tratta male perchè prima gli era capitato forse di incontrare qualcuna che l'aveva trattato male, magari mentre beveva il caffè o si metteva le scarpe, leggeva due righe di giornale o i componenti della pasta dentifricia.
Bisognerebbe inventare un aggeggio che ti consenta di scaricare solo dove hai caricato in questo modo certi rapporti malati, finirebbero per essere quello che sembrano e nessuno più userebbe la funzione di scarico verso quegli altri esseri che incontri per caso sotto portici bagnati di pioggia.

Scalza

Riabilitazione




Certe volte uno sta zitto perchè non sa che dire. Altre volte perchè è meglio non parlare per diversi motivi che possono essere più o meno importanti. A volte è solo un fatto di opportunismo.
Spesso è perchè non ne valeva la pena.
Poi, ci sono quei casi strani. Che presti il tuo lettore mp3 che non è una persona ma un oggetto, però ha un po' della tua persona intorno alla sua capacità di musicare quello che c'è. Forse perchè le canzoni ti ricordano qualcuno, qualcosa, pezzi di vita che stracciano i conti e liberato dai debiti te ne puoi stare liberamente connesso con tutto quello che c'è.
Tanto se presti le cose, prima o poi te le riporteranno indietro.
Con qualcosa in più: pezzi di quel qualcuno a cui le avevi date.
E' quel tipo di interesse che bisogna considerare nell'intima percezione di quello che ascolti in quello che sei.

Scalza