21 dicembre 2012

Pensati da Altro



Certi giorni ti dicono che il mondo finisce, poi un altro giorno ti dicono che tu avevi capito male, che volevano dire che era finita l'era non il mondo. Non fa niente.
Io tanto pensavo ad altro.
A quella volta che mi hanno pestato un piede apposta per farmi accorgere di qualcuno che poi ho scoperto che non era molto accorto. E' strano come gli accorti se ne fregano dell'accorgimento degli altri mentre chi non è accorto per niente vuole che gli altri si accorgano di loro. Dev'essere una malattia che ci fa centrifugare quando dovremmo centripetare e vice-versa. Stavo pensando a questo.
Poi mi sono accorta che c'era un pacco che mi guardava sorridendo perchè forse voleva essere aperto.
Ma io pensavo ad altro.
A quella volta che  nevicava e F. mi teneva la mano con quella tenerezza che hanno le cose che si svestono di quello che sei e restano attratte da un senso di unità, dove poi ci sei tu, tua zia, tuo nonno, tuo cugino alla seconda, la tua compagna di seconda elementare che poi se n'è andata via di corsa perchè i dottori gli avevano detto che doveva morire entro un anno e per fortuna, è ancora viva oggi. C'è un senso di dolcezza che perseguita quelli che vogliono restare innamorati anche se nessuno li guarda o forse li guardano tutti ma loro non se ne sono mai accorti.
Perchè pensano ad altro.
A quelle nuvole che passano nei cieli azzurri che anche se fa freddo ti sembra quasi estate e sospiri perchè hai sentito quello che ti ha lasciato il segno e non vuoi mandare via perchè ti piace, è con te, fa parte della tua storia, del tuo modo di avere la tua faccia, le tue mani, la tua ciccia o la tua ossatura sporgente. Non fa niente chi sei e come sei. Tanto stai già pensando ad altro.

Scalza

16 dicembre 2012

Avvoltamente non si scrive mai

Hatcher terY


E' in-credibile nel senso che nella credibilità puoi anche entrare, forse per quell'atteggiamento in-credulo che è un po' tremulo e un po' ostico. L'importante che poi rientri nell'in e te freghi del DE.
Il de mi spaventa sia quando è nei cognomi che nelle parole. Deformati ad esempio fa paura, Demoralizzati mi rattrista, Depositati è noiosissimo, Destrutturati non si sta in piedi.
Preferisco l'IN anche nei cognomi.

Perchè ci sono quelle persone, come ad esempio L., che ti dicono le cose in quel modo che poi resti a pensarci un po'. Perchè nell'in-pulso ti sono piaciute che sembravano un complimento ma a pensarci bene ti stavano un po' sgridando.

Forse era quello di cui avevo bisogno, perchè anche se sono adulta non sono mica ancora cresciuta abbastanza. Qualcosa che mi manca ce l'avrò sempre e spero quindi di avere sempre qualcuno vicino che mi dice le cose che mi servono per non in-dulgere nella dulgenza perchè piuttostamente me ne vado via.
La sera verso le 23.00 passa sempre capitan Harlock con la sua astronave. Un pasaggio è sicuro che me lo dà: lo conosco da quando sono piccola.

Scalza Sempre

10 dicembre 2012

Nessuna contraffazione visibile (il resto non lo so)




Se vuoi puoi restare in una dimensione che esiste dove sarai normale e tutto intorno sarà esattamente come te lo ricordavi. Che puoi mangiare una fetta di pane e marmellata fatta da tua zia, quella che non si è sposata, mentre ascolti una canzone che esce da un tubo catodico non convenzionale. Poi arriva tuo fratello e ti cambia la musica ma non fa niente. Anche quella la riconosci.
Il pane e marmellata vedrai che basterà, a farti capire che sei ancora qui, nella derivata dell'esistenza. Se applichi un semplice calcolo differenziale puoi RE-suscitare quello che vuoi: amore, interesse, convincimento, allegria.. Devi solo studiare qualche regola o al massimo prendi un bel galaxy. Funziona uguale.

Scalza

4 dicembre 2012

Telling and Go



E' bello quando qualcuno ti ammira, ti stima, pensa che sei un "capo" a fare le cose.

Quando ero piccola c'era L che sapeva saltare meglio di tutti quindi lo mandavamo a rubare le fragole nell'orto di P che se c'era da scappare noi altri non/capi non ce l'avremmo fatta.
Ma i capi sono quelli riconosciuti dagli altri e non da se stessi. Poi ci sono i modesti che dicono "ma va, dai..." e hanno bisogno di un po' di incoraggiamento ma alla fine vanno a rubare le fragole per te.
Gli insicuri sono la classe peggiore perchè vanno a prendere le fragole e sono bravi ma il merito se lo prende quello che l'ha capito. Che eri insicuro insicuro e bravo.

Quando ero piccola sapevo raccontare bene le storie e quindi se c'era da balleggiare R mi diceva "fai tu" ma poi, se andava tutto bene,  si spacciava per il balleggiatore ed in fondo va bene così che a me di balleggiare non mi è mai piaciuto, in realtà. Era solo l'esercizio di quella immaginativa creatività che ancora oggi mi disperde in mille e più correnti direzionali. Per terminare di balleggiare ho iniziato a scrivere e ho scoperto il mondo della premiazione come riconoscimento socio-esistenziale che se non fai attenzione diventa anche motivazionale. Io preferisco che la motivazione sia extra-premiazione.

Ma loro ti premiano perchè sai scrivere. Ma chi ti premia lo sa davvero che lo sai fare? Allora bisognerebbe premiare tutti per qualcosa. Ma no, si premiano solo alcuni e per qualcosa. Non è molto giusto. La premiazione non è un buon modo per fare "capi". I capi sono quelli ammirati e stimati perchè sai fare bene una cosa. E' una cosa bella. Ma c'è un particolare che bisogna aggiungere:
il rispetto per il tempo che metto a fare le cose che faccio e che lascio qui gratis per tutti. Che non vuol dire che voglio dei grazie ma riconoscimento del mio lavoro. Tutto qui. Grazie.

Scalza

Il caffè è omaggio





Ma il resto lo paghi per intero.

Ci sono quelle cose che mi appaiono sempre più nettamente come distorsioni atte a completizzare un quadro statico anzichè dinamico ma, visto che la staticità mi ricorda quella polvere che anche se la sposti poi si riattacca, mi viene il nervoso. Come quando ero piccola e si staccavano le figurine del mio album di annaDaicapelliRossi che è l'unica raccolta che ho completato, perchè è anche l'unica che ho fatto. Le raccolte comportano dei rischi perchè è probabile che incontrerai dei doppioni e se non c'è nessuno che te li scambia, ti restano sul groppone.
Fino a quando decidi che è arrivato il tempo di buttare tutto via.

E quello che vuoi di nuovo lo paghi singolarmente per intero.

Scalza

3 dicembre 2012

Se vuoi una bicicletta e non sai pedalare vendiLa su ebay



Sono diventata talmente schietta che qualcuno schiatta nel senso che inchiatta sulla schiappa e poi schiocca sulla steppa. Alla fine la steppa strizza la schiappa e scappa lo schiocco  *che ringrazia ma*fa da sè. Chi fa da se fa per tre quindi tocca proprio a te.

Buonanotte.

Scalza

23 novembre 2012

Impostanti energeticità



Mi sono mancata come un dettaglio che fa la differenza.
Certe volte un dettaglio ti fa vincere o perdere, arrivare o perdere. Non è una cosa da poco. Però è poco il dettaglio perchè non lo vedi, non lo senti, lo percepisci solo se ne sei consapevole.
Vorrei avere più cura dei dettagli, poi me ne dimentico e torno a mancarmi come sempre.
E' questo che fa la differenza. Il resto è fuffa.

Scalza

22 novembre 2012

Arcuatarsi rimbalzamente







Ho imparato diverse cose nell'allenamento del vivere. Se non mi fossi allenata sarei una schiappa ma è evidente che so centrifugare bene la centuplità dell'accorgimento. Per questo sono sempre comoda e mi comprendo, mi amo, mi accolgo fino a traformare e cambiare quella spigolatura in un arco, da cui sfreccia l'esistenza, fino a coinvolgere l'essenza. Nell'ordine di un praticità che mi permette tutto quello che non potrei. Ma posso. Finalmente.

Scalza

29 ottobre 2012

Parafrasati



Una cosa è interessarsi e una cosa è voler sapere.
Si tratta di cose molto diverse.


Scalza

26 ottobre 2012

Stonata Tiritera Rimbambita E Già Ascoltata



Se tutte le nuvole portassero pioggia io sarei già affogata pur sapendo nuotare.
Per questo SOSTANZIALMENTE me ne frego.

Scalza

24 ottobre 2012

Vorreiando robosamente



Vorrei dire quello che penso, si che lo vorrei.
Senza filtri, apertamente e con un linguaggio un po' colorito. Mi piacerebbe un sacco, tantissimo.
Per questo da circa 47 ore e tredici minuti quando mi viene l'onda del ricordo pensieroso anzichè rimandarlo indietro, prendo il quaderno azzurro e ci scrivo sopra due parolacce accanto a un nome.  A certi ne ho messe quattro, tre nessuno perchè è un numero dispari ed in certe cose mi spiace ma ci va la parità. Pareggiati certi conti mi sembrano più giusti, meno disonesti.

Scalza

22 ottobre 2012

Sospensività & c.



E' vero che non uso molto praticamente la punteggiatura. Mi annoio a punteggiare esattamente. Lasciamo che qualche frase sia lasciata così tra le righe di un sospeso che la pausa che fai nel leggere ti obbliga per praticità di comprensione e forse non hai compreso e devi rileggere ma tanto la pausa nel respiro ti costringe a rallentare sempre di più finchè ti fermi.
Fermati è bello. Rallentati anche ma fermati di più.
Come una fotografia qui o dove vuoi che ti importa.
Anche A. ha detto che me ne devo fregare e le mie orbite mi rigraziano un po' di più la destra ma la sinistra non mi ringrazia tanto perchè si era già congedata e mi aveva già detto "cyppa" cioè fai quel che vuoi io me ne frego.
Non so se sia la cyppa che si dice di solito ma non mi importa l'ho già detto. Me ne frego.

Scalza

20 ottobre 2012

Orientare un litorale mobile



Quando ride R. usa solo le A. Invece G. fa il risucchio usando la I.
Io mi sono ascoltata per due mesi e 13 giorni prima di dedurre che uso quasi tutte le vocali e poi una volta, per spaziare nella spaziatura, ho scelto di usare anche la rrrrr ma mi stavo strafocando perchè ridevo proprio di gusto e dire una consonante mentre ridi non è una roba facilissima.
Il fatto è che mi piace sperimentare. C'è chi pensa che per sperimentare devi avere un laboratorio, gli alambicchi e un microscopio. Lo pensavo anche io e me li sono comprati poi a furia di analizzare le cose microscopiche mi sono resa conto che il macro ha un suo fascino ben preciso.
Come chi ti racconta una fesseria senza esercitare il benchè minimo ritegno. Il ritegno è una cosa che dovrebbero avere tutti come la lingua, gli occhi, le braccia. Lo so che non tutti hanno tutto ma dovrebbero era messo appositamente per prevedere i vari casi. Diciamo che la dotazione base è quella, così dovrebbe essere. Il ritegno, questo sconosciuto, non è più tra noi.
Riposa in pace, Amen.

Scalza

18 ottobre 2012

Effetti personali a parte



Quando dicono di capirti, molto probabilmente hanno capito veramente, non è che fingono. Solo che hanno capito te come ti pensano loro non come sei tu davvero. La specificazione è sempre qualcosa che si tende a dimenticare, come oggettivizzazione di quello che si intende.
Non c'è inganno verso te nel dire quello che dicono ma inganno verso loro stessi. Per questo poi il 17 novembre ti diranno (*) "perchè sei cambiata?".
Fai attenzione il 17 novembre. Ascoltami. Non sei tu ad essere cambiata ma sono loro che FINALMENTE hanno capito che non sei quello che avevano capito ma piutttosto che dire "non avevo proprio capito" ti diranno quella roba che ho scritto vicino all'asterisco (*).
Puoi anche cercare di spiegare se hai tempo da perdere ma il tempo è una variabile che non esiste, quindi se ne hai tanto o poco è uguale. Praticamente non ce l'hai.
Per questo io lascerei perdere.

Scalza

16 ottobre 2012

It's time to fly



Quando hanno buttato giù il tiglio non ho più potuto appendere l'altro lato della mia amaca e mi sono persa quel dondolio che mi consolava nell'osservare che anche quando l'immobilità regna, basta un movimento indotto per riportare uno spostamento che negli orizzonti un significato ti portano SEMPRE.
Basta solo che ti dai una spinta, una piccola, non è questione di forza ma di direzione.
E' questo che cerco, voglio, penso.

Scalza

9 ottobre 2012

Il sapere è un'altra roba del pensare






Certe volte mi evaporo come se fossi una goccia di acqua che un raggio di sole la bacia per catturarla e portarla nell'aria vicino a una stella, un pianeta, un po' di polvere. Di quella che si sospinge fuori sperando che svanisca come svaniscono i sogni che non si vogliono fare e poi ti svegli e ti senti fortunato ad essere di nuovo in quella dimensione di qua dove in un certo senso hai un controllo migliore perchè quando vado di là il controllo non ce l'ho quasi per niente.
Tuttavia a volte mi capita che avevo cercato qualcuno che mi voleva distesa e che poi invece mi ha solo stesa, come si stesano i fogli di carta quando non fai in tempo a frenare e ci passi sopra con una o due ruote dipende dalla linearità che ha il tuo percorso rispetto alla posizione che ha il foglio stesso. Ecco, io ero proprio linearizzata al massimo quindi di ruote ne ho prese il massimo che c'erano in quel passaggio.
Per questo il giorno dopo mi sono rimbalzata più che potevo in su e quando cadevo giù ho usato la caduta per rimbalzarmi sempre di più, ancora e di più.

Per un po' dovrei essere abbastanza tranquilla.

Scalza, sempre.

27 settembre 2012

Sui Test crash



A volte ho una felicità incontrollabile che vorrei misurare per non sprecarla tutta in un botto solo, essendo evidente che spesso non lo sono.
Per questo faccio finta di non essere felicemente incontrollabile che non si sa mai che poi alla fine scontro contro qualcuno che non ha una constatazione amichevole in tasca.

Scalza

19 settembre 2012

Favolosamente orientati



Quando sono uscita fuori senza chiavi no ho pensato che poi non sarei riuscita a rientrare e che non rientrata, non sarei stata trovata da chi pensava che ero in casa come normalmente capita.
Ci sono insomma quegli effetti rimbalzatori che come ammortizzatori emozionali ti evitano di coinvolgerti in vicende che poi tutto sommato non ti interessano.
E' una questione di fortuna, di possibilità, di distrazione protatta dal quel senso percettivo dell'istinto che in fondo mi ha sempre salvato. Per questo sono ancora viva.

Scalza

18 settembre 2012

Tra-guardo



A volte basta poco ma se il poco diventa tanto, puoi condividerlo con tutti quelli che guardano attraverso quello che sembra per vedere quello che è.

Scalza

16 settembre 2012

Elicamentati in flap flap



Mi sono resa conto che prima sottolineavo le parole che volevo evidenziare, adesso preferisco renderle quasi invisibili.
Trovo che in questo modo vengo ascoltata di più ed in fondo l'ascolto è quello che ti tiene ancora la parlantina in vita.
Parlantina che ho imparato a modulare in frequenze che inibiscono gli attacchi di panico di chi non ha capito perchè ha frainteso e sottointeso quello che non ho fatto io. Certo, sono stata ambigua per opportunità specifica di abbordabilità come un vero pirata d'attraccamento.
Adesso non attracco più niente. Ho capito che nel mare ci sono navi vuote, svuotate o affondate.
Mi piacerebbe un contraddetto fattualizzato più che fatto.

Scalza

15 settembre 2012

Siamo nella sperimentazione quando non sappiamo bene quello che facciamo anche se in fondo ne siamo parzialmente convinti.






Oggi sono andata con il mio ex CLB a fare due passi anche se non si poteva ma se non si può io penso che è meglio per chi è ancora nella fase transitoria del vivere e non sa bene che in fondo il potere è solo una questione di possibilità che non medi con la presenza altrui.
Visto che c'era un parco con due altalene formato normale, siamo andati a fare due volate in cielo per forzare quel senso di leggerezza che un po' ci rende liberi nell'apparenza di poter cadere anche se poi alla fine ti tieni bene e cadi insieme a un mezzo che ti sosterrà.
Una finta caduta è quella che ti salverà.

Scalza

14 settembre 2012

Tatoo



Mi sono accorta di avere una gamba più corta dell'altra, quindi zoppico.
Non è una vera zoppicatura perchè la differenza è millimetrica, A. dice che non posso claudicare pr questo ma io mi sento accorciata da un lato solo e questa cosa mi inquieta nell'equilibrio funzionale che ho della mia percezione reale.
Per fortuna mi sono ricordata che non posso avere una percezione reale perchè effettivamente sono ancora nell'illusione di una materia che si materializza ogni volta che mi sveglio ed apro gli occhi.
Quindi non zoppico più. Tutti abbiamo qualcosa più corto da una parte di quel lungo che abbiamo da un'altra parte. Per questo siamo alla ricerca dell'equilibrio.

Scalza

13 settembre 2012

LoseR






Un Maestro è chi ha perso tante volte perchè ha qualcosa da insegnarti di utile, di saggio, di vero.

Scalza

12 settembre 2012

My home affair



Certe ciambelle il buco non ce l'hanno proprio quindi non è che sono venute male, sono proprio così. Come la testa di certe persone che nonostante hai a disposizione scale isoquantiche e percentili non sai proprio come collocarle nello spazio tempo che ti sei immaginato esistere anche senza di te.
E' il senza di te che mi inquieta sempre, perchè immagino che il valore sia intrinseco e non estrinsecabile da eventi e fatti che racchiudono quel senso di te che lasci in quello che fai ma anche in quello che non fai. Per negligenza, dimenticanza, frettolosità.
In questo mordi e fuggi dove tutti aspettano che qualcuno dica "I LiKe" io mi aspetto invece una critica che sia degna di una qualsiasi costruttività.

Scalza

7 settembre 2012

Teorizzazione dell'aggregazione sociale



Non tutte le ipotesi sono sperimentabili, molte praticità si perdono.

Ieri mi sono accorta che troppo spesso si interpreta anzichè ascoltare, questo è diventato un difetto di cognizione che ci costerà un impoverimento concettuale.
Vorrei che l'assenza personale rendesse quei concetti che affido all'oceano informativo più densi di prospettiva anche quando frivoli.
La condizione è condizionale all'esistenza di una capacità, di un'intelligenza, di una sensibilità. Per questo lavoro con gravità terrestre sulla possibilità di una comunicazione autoportante.

Guardando la rapidità con cui le superfici invandono gli spazi, molto probabilmente non resterà che il tempo di un saluto, di un arrivederci. Gli addii sono liberatorie non accolte dall'integrità strutturale dell'essere ma illusorie condizioni mentali in cui a volte si incede per orgoglio e difficoltà.

Grazie.

Scalza

6 settembre 2012

Sperimentali

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 Potipotipò




Dico sempre che sono una ricercatrice ma alla fine cercare non è il fine ultimo dell'esistenza. Poi alla fine la cosa fondamentale è trovare.

Scalza

5 settembre 2012

Contdown



Alla fine di tutto, tante parole non valgono quanto un solo fatto.
Soprattutto da chi i fatti li fa senza parole e che resterebbe, dunque, fuori dai conteggi del valore.
Stanotte ho sognato una barca, la mia barca. Le vele erano spiegate, belle tese e facevano quel rumore che fanno a volte i lenzuoli stesi al sole dove c'è abbastanza spazio per stenderli. Adesso se lo fai, protestano i vicini oppure semplicemente non puoi perchè tra la soletta ed il soffitto che fa anche da soletta, lo spazio non è abbastanza elevato e io non capisco se siamo diventati più corti o se qualcuno ha allungato troppo le mani.
C'è bisogno di spazio, altro che ristretezze. Ne ho già viste troppe di strettoie, di sentimenti in primo luogo soprattutto da chi abbondava in parole fuori luogo perchè io ero locata altrove.

A me ristretto piace solo il caffè. Di tutto il resto voglio l'over size.

Scalza

4 settembre 2012

Nominata saturazione




Quando L ha detto che mi capiva io sono rimasta colpita e affondata. Avrei immaginato un dialogo più acceso ed un contraddittorio che poteva chiarire quelle ragioni che non conoscevo e che potevano darmi una possibilità. Quella possibilità che l'illusione cerca per dire che va tutto bene anche quando il cuore sanguina, per cui qualcosa sicuramente è successo se l'istinto ha una sua ragione di esistere  e la percezione si libera per poter ascoltare quello che non si vede ma si fa.

Perchè non visti quelli che dicono di amar-Ti, parlano di te in quel modo che non farebbero neppure quelli che sono certi di non amar+Ti. Quello che fanno poi si sa.
Per questo ho smesso di amare quelli che non godono della proprietà transitiva dell'umanità.

Basta solo che li circumnavigo.

Scalza

3 settembre 2012

Piazzati



A. abita in piazza R. forse per questo fa piazzate. Piazza di qua e piazza di là, sistema tutti quelli che può. A me piazzata non mi piace stare forse perchè abito in una via e quindi svio le cose come posso, al meglio che so.
Non è colpa mia ma della mia abitabilità.

Scalza



2 settembre 2012

That's all folks



Probabilmente non ci sono altre possibilità per questo poi uno va via. E' come quando aspetti che esce il tuo numero e poi qualcuno ti dice che quel numero è sparito, l'hanno rubato, qualcuno l'ha portato via. Per questo non usciva e la sfortuna non c'entra niente, è un fatto che riguarda l'onestà.
C'è poca onesta. Intellettuale prima di tutto. Per questo poi parlare, chiarire, spiegare serve a poco, quasi a niente. Meglio azzittirsi e restare a guardare il via vai.
E' uno spettacolo che certe volte ti resta anche nel cuore.

Scalza

1 settembre 2012

Sparsitudini




Il destino ti dice che fare, la testa no.
La testa orienta il tuo non fare su un affacendamento che ti fa solo perdere tempo in cose che tempo ne hanno troppo. Per questo poi sei stanco.
Io mi sparso. Come si sparsono quelle foglie che cadono e vanno, si fermano, poi vanno.
Sparsata così per dire ma anche nell'essere che non mi interessa più il dopo perchè alla fine avevo dei sogni e non è andata come volevo. E' stato tutto diverso. Di quelli che non mi hanno invitato mai alle loro feste ma che hanno sempre partecipato alle mie. Di quelli che hanno conosciuto ogni mio amico ma io non so che faccia avevano quei nomi di cui dicevano. Compagni no, quello si fa viaggiando.
Per viaggiare devi essere sparso ma anche sparsato.
Per questo ti sparso. Come si sparsano il pepe e il sale nella minestra insipida che ti danno quelli che si affacciano alle finestre per prendere aria mentre tu cadi, vai, ti fermi e poi vai.
Sparsato nell'essere più che nel dire e non ti interessa più dopo, perchè prima avevi dei sogni ma non è andata come volevi. Forse è meglio cosi.

Scalza

31 agosto 2012

Sorprendevoli di nientevolezza (I like so)





A volte trovi le cose dove meno te lo aspetti. Come E. che ha conosciuto S. mentre pattinava con un altro o R. che ha trovato l'anello che aveva perso, in un cinema sulla mano di un'altra donna che però non era lei.

Mi sorprende l'indelebile questione dell'appartenenza che se manca di proprietà intrinseca svanisce come il mal di testa quando sai che è ragionevole di scusabili distanze che vuoi mantenere per avere del tempo solo per te, per i tuoi sogni e per la tua indefinibile identità.

Tuttavia il tempo del ritrovabile arriva come arrivano i saldi a fine stagione e le pioggie a fine estate per riportare temperature sopportabili e ritmi più abitudinari che ti adagiano come il cielo sull'orizzonte, in un posto giusto per te, perchè verticali va bene solo se c'è una tensione che ti supporta. Ma ogni tensione va via, nel tempo resta solo quello che è.

Scalza

30 agosto 2012

Addizionabili per divisibilità



Certi giorni quando chiudo le imposte prima di dormire c'è F. che mi guarda dall'altra parte e vorrei salutare con la mano ma penso che sia meglio non farlo.
 Mettiamo il caso che guarda oltre la mia esistenza e io ho frainteso, magari ci resto male perchè avevo pensato che gaurdava proprio me.
Certi giorni F. neppure c'è e quindi non ci penso affatto, chiudo le imposte e faccio entrare il gatto e poi mentre sono a letto penso che magari io non ho visto F. anche se c'era perchè non è che posso avere la vista a raggi X e vedere daperttutto. Io ho una vista normale che spesso è distratta dai pensieri che  mi pensano direttamente così almeno risparmiano tempo e fatica.  Per questo non riconosco sempre chi incontro. E di questo mi dispiace tanto.

Scalza

29 agosto 2012

2 per 3




Bisognerebbe essere partecipi di quello che avviene nell'ordine di una complementarità. Perchè se è da una parte sola non ti muovi e resti ad aspettare come faresti su quelle altalene che se vuoi salire su deve esserci per forza qualcuno che si butta giù per te. Se lo fa più forte puoi quasi volare, lasciarti andare a quel balzo e scivolare nell'aria come una foglia che nel vento viaggia senza un perchè, come i petali di fiore quando è primavera, come i pensieri di chi ama perchè ha capito che essere innamorati non basta più, è troppo poco, si ferma a quell'emozione che non ha la forza di diventare un sentimento più forte.
Mi piacerebbe essere uno di quei pensieri e volare fino alla testa di chi vuole ascoltarmi e restare con quella testa per provare a scendere nel cuore ed ascoltare se in quel cuore c'è posto anche per me.
Bisognerebbe essere partecipi in questo disordine che è figlio della complementarità.

Scalza


28 agosto 2012

Au revoir



In fondo a nessuno gliene importa di te, di quello che fai, di come lo fai. Quasi tutti presuppongono di te, di quello che fai e di come lo fai e quel presupposto finisce per diventare il tuo alter ego, la tua controfigura ma se non metti i puntini sulle i, finisce che quello là diventa il protagonista e l'alter ego diventi tu di una storia che sta scrivendo qualcun altro e che non sai come finirà.
Per questo ho licenziato la mia protagonista e sono rimasta io anche se nessuno mi riconosce più.
Sarebbe bello quindi se qualcuno iniziasse a conoscere di me, di quello che faccio e di come lo faccio.

Scalza

27 agosto 2012

Mi mancano le mie future identità



Io non lo so chi sono stata però penso che è tutto dentro di me, come in un cofanetto speciale che forse ho chiuso per proteggerlo da quella parte che non è così  piacevole da considerare quando mi metto a pensare a quello che avrei potuto fare, a chi mi manca, che c'era fino a qualche ora prima e poi non c'è stato più e mi ha straziato quando è andato in un sempre che mi sembrava impossibile da raggiungere. Perchè certe volte bisogna andare, via, via lontano e aspettare che quelli che hai amato ritornino ancora nel dintorno di te, di quello che sarai. E non sai se li ricoscerai abbastanza da esserci come c'eri o forse di più, questo vorrei, di più di quello che ho fatto quando non conoscevo ancora il gusto che ti lasciano i ricordi che vorresti trattenere sempre nel cuore e non in un tot di pixel che non hanno niente di vitale, che non puoi abbracciare, che non poi stringere a te.
Spero di esserci anche per me, abbastanza come ho imparato qui, adesso. Spero di esserci per chi mi ha odiato e che ho odiato io, per quelli che mi hanno deriso e per quelli da cui sono scappata perchè non sapevo più spiegare senza soffrire. Di quell'essere gentile che mi ha vincolato a un passo diverso da quel volo che avrei voluto fare sopra le chiome degli alberi, sotto la luna piena, in mezzo al profumo dei fiori e di quelle nuvole che passano per salutare quelli che restano mentre fiere vanno come guerrieri nelle praterie in tempi di pace, come spose felici d'aver raggiunto i sogni lievi che la mattina si posano come la rugiada sulle corolle dei fiori, come eternità che si compie nell'immenso amore che nonostante tutto ancora è qui, c'è.
Spero di avermi ancora, sempre di più, fino ad unire quello che ho avuto e che avrò nell'unico possibile sospiro che nell'essere è. Spero di non perdere me mai. Mai più. Per ritrovare tutti, quelli che sono e quelli che ho amato e che ora mi sembra di non avere più.

E' solo un sogno vivere, un sogno dolce e amaro ma poi anche io mi risveglierò.

Scalza

26 agosto 2012

My Way



D non si sa organizzare e io mi organizzo benissimo. Per questo siamo amici e ci capiamo perfettamente. Se fossimo uguali non avrei mai capito quanto è bello essere un pò disorganizzati per sorprenderti di imprevedibilità. In quel modo che ci si modula per rifasare gli eccessi che siano di qua o di là. E poi ho pensato che tutti dovremmo avere un opposto da frequentare per rifletterci in una diversa possibilità e imparare ad accettare e volere bene quella diversità fino a farla confondere in quello che siamo noi per mischiarci come si fa con i colori che poi diventano altro e altro ancora fino ad assomigliare a un marrone che sa un po' di terra ed in fondo è quella su cui stiamo, che ci ha sempre amato e sempre ci amerà.

Scalza

25 agosto 2012

Folks



Sono stanca di viaggiare, voglio ritornare.
A quei tempi dove tutto era così lento che potevi anche sentire il silenzio. Chiudevo gli occhi ed era bello, restare senza un motivo apparente ma logico presente di una somiglianza che aveva un sapore di quasi eterno, quasi perfetto, quasi essenziale al vivere che c'era.
Non mi serve la globabiltà, la multimedialità, la etceterabilità. Non voglio essere sempre connessa, che tutti sappiano da dove mi sono connessa e del perchè mi sono connessa. Voglio restare assente nell'assenza e immobile nella fermezza. Voglio l'interezza di una perfetta parzialità perchè so bene a chi voglio dare il totale di me, di quello che ho e anche di quello che non ho.
Sono stanca di viaggiare, ho deciso di ritonare.

Scalza


24 agosto 2012

Appropriate libertà




Ieri G. mi ha detto che ho ragione. Subito ero felice poi mi sono ricordata di mio padre che diceva "la ragione è dei pazzi" e ho avuto qualche perplessità. Bisognerebbe capire di quali pazzi parlava per capire se va bene o no aver ragione. La storia è piena di pazzi che sono stati derisi e poi ammirati ma anche di quelli che erano adorati e poi sono stati derisi. E' sempre il prima e il dopo che ti sfasano l'orientamento soprattutto quando capitano nel giro di mezza giornata. G. dice che bisogna farsene un baffo ma con un baffo solo sembri una maschera di carnevale. O te ne fai due o lasci perdere.
Lasci perdere quando ti dicono che hai ragione o che hai torto, quando ti dicono che sei così o sei cosà, quando ti dicono che non sai fare le cose o le sai fare benissimo.
C'è un tempo dove l'indefinito ti sta benissimo, meglio di qualsiasi altra cosa.

Scalza

23 agosto 2012

to good to be true



Bisogna essere soffici come i cuscini che quando ti danno fastidio la notte li sposti a lato e poi te li tieni là sul fianco a dividerti da quello che pensi e quello che fai. Se fosse possibile lo farei e forse me ne andrei quando è il caso di andare e partirei quando è il caso di partire e tornerei quando è il momento di tornare. Tanto la vita è come un cerchio e tutto prima o poi ritorna a te. Come certi che non ti hanno dimenticato ma non sanno che troveranno un'altra di te perchè nel frattempo tu sei cambiata e quindi non ci sei più. Per cui quando tornano speri che siano cambiati anche loro, perchè quello che avevi visto lo sai già, non te lo sei dimenticato. E quando scopri che è tutto rimasto uguale, ti ricordi perchè sei andata via e via di nuovo te ne andrai.

Scalza

22 agosto 2012

Sfumature convenzionali




Non ho capito se questo colore dei capelli che ho fatto va bene o no.
A me piace, al ex CLB piace.
Al resto del [mio] mondo: 50% piace tantissimo, 50% non piace tantissimo. Il tantissimo li accoumuna, il piacere no. Il che mi lascia in perplessità.
Gli unici moderati siamo io e l'ex CLB, sarà che in fondo io e lui i miei capelli li vediamo abbastanza spesso e quindi abbiamo un rapporto con loro, distaccamente amorevole.
Un pò come dovrebbe essere una relazione di sentimento, perchè in fondo il distacco è la liberazione di quell'atteggiamento emozionale con il quale si vive il possedimento più che il "bene" stesso.
E' una scelta, certo. Spesso non si sa.

Scalza

21 agosto 2012

Tarantolamentati



Certe volte sono stata mortificata nel volere bene eppure non ho mai smesso perchè in fondo il mio cuore batteva e ancora ha quel vizio là. Certe volte avrei voluto strapparmelo dal petto perchè quel battito mi dava fastidio e ho quasi sofferto per quel tanto che basta a diventare triste ma poi, c'era sempre qualche fiore che sbocciava anche se era già novembre e io non lo sapevo più fare. Bisogna avere una certa predisposizione per arrendersi a quella cosa che chiamano evidenza dei fatti.  Certi te li raccontano con quel gusto sadico che è di farti soffrire nella loro saputa saputeria. Io ho imparato a dire che saranno anche fatti evidenti ma nella continutità delle cose che contano l'essenziale che è sempre invisibile agli occhi l'importante è che c'è.

Scalza

20 agosto 2012

Abbastanza malevoli ma evitabili



Devi solo resistere, quando vai sott'acqua per esempio. Perchè se per caso stai facendo la gara con qualcuno che vorrebbe essere migliore di te, potresti sempre batterlo e vincere tu. E lo so che l'importante è partecipare ma anche vincere lo è. Soprattutto quando sei a un passo da quello che hai tanto desiderato perchè lo vuoi. E se lo vuoi, io penso, che lo avrai.
Nel rispetto di ogni legge dell'universo, del cosmo e dell'umanità. Perchè al karma io ci ho sempre creduto anche quando non conoscevo ancora questa parola. Le parole infatti, relazionano concetti ma i concetti restano anche senza relazionabilità.

Scalza

19 agosto 2012

IPF senza necessaria globalità



Quando ero più piccola di adesso avevo dei pen friends.
Adesso mi piacerebbe avere degli sky friends.

Scalza

18 agosto 2012

Io non sono affidabile ma ho un misuramometro


Ho inventato tante cose mentre pensavo a quello che avrei potuto fare per superare quel problema che avevo e quindi in un certo modo sono salvabile per effettività.
Che poi se riesci ad essere effettivo che cosa vuoi di più? non puoi chiedere altro, in fondo.
Però a dirla tutta mi piacerebbe qualcosa che sia in grado di portarmi indietro nel tempo per aggiustare quello che ho capito dopo e che adesso mi crea qualche contrattempo. Lo so che poi c'è il collasso spazio tempo ma tanto qui è già tutto abbastanza collassato. Non saranno certo i miei viaggetti a peggiorare la realtà.

Scalza

17 agosto 2012

Certuni




Oggi ho visto una farfalla che volava in modo strano come se avesse un problema alle ali. Quando è venuta vicino ho visto che era davvero strana, non so se sia una cosa che capita o forse è una specie che ancora non conosco come certi insetti che R. mi dice che arrivano dal Canada o dal Congo e se gli chiedo come mai sono arrivate qui, mi dice che volano con gli arei.
Forse per questo ce ne sono così tanti che volano in cielo su e giù, a destra e sinistra, di qua e di là.
Certi giorni il cielo sembra pieno di sbarre, come la finestra di una prigione.

Scalza

16 agosto 2012

Equilibrati salti


Certe volte non so proprio che fare.

E' come quando sei in bilico e non sai dove cadere. Che poi non è che devi scegliere tra un materasso e un dirupo, parlo di quelle volte dove le cose si assomigliano abbastanza : è complicato scegliere.
Sulla scelta tuttavia basiamo tutto il nostro divenire. E' nel proseguio che capisci se sei caduto dalla parte giusta, dopo quel tempo Y che ti ha portato la giusta comprensione.

Vorrei saperlo adesso, mi dà fastidio tutta questa misteriosità. 

Scalza

15 agosto 2012

Offerte e libere opportunità



A volte soffro perchè questo mondo è ingiusto nella prevaricazione che ha chi commette crimini contro l'umanità. Che sia una persona sola o un paese intero è la differenza: l'unica.
Ma amare chi è più fragile e distante è semplice. Difficile è amare chi ti fa male ed è quasi vicino.
E' difficile. Ci ho provato tante volte ma non sono mai riuscita a farlo bene anche se poi pensavo a quegli altri modi che avrei potuto usare per essere diversa e l'ho pensato, ho capito, che dentro di me c'è quella possibilità, di essere diversa, migliore di quello che sono.
E' come un tasto che ti attiva e dopo non te ne importa più niente. Di te, di me, dell'altro che c'è.
Dell'essere capiti, del capire, dell'essere ascoltati, non ascoltati. Degli echi e del silenzio. Dell'avanzamento o del rallentamento. Dell'essere tu e io o più semplicemente noi.

Scalza

14 agosto 2012

tantemente più in qua




C' è chi la mattina ti aspetta davanti la macchina per offrirti un caffè. Ci sono giorni strani che cominci con il singhiozzo. C'è chi non sopporta i peperoni perchè non li digerisce e altri che vorrebbero impoverire i paperoni che incontrano. 
La vita è fatta di talmente tante cose che puoi scegliere cosa fare e quando farlo. Però in effetti scegli quando ci pensi e vivendo non è che pensi tanto a quello che fai, più che altro pensi a quello che non fai, che vorresti fare, quello che hai fatto. Se invece uno pensasse a quello che fa, potrebbe scegliere e scegliendo andrebbe meglio di come va.






13 agosto 2012

***Stella*** stellina ****




Pensavo che fosse più difficile e invece a volte è proprio semplice. Credo che sia un fatto di predisposizione o di capire il momento giusto.
Se arriva, meglio per chi lo aspettava perchè era là sulla porta con il sorriso giusto, quello che poi non si dimentica perchè è caricato non a salve. Ti trafigge e ti spacca il cuore, chiunque tu sia che stai passando di là e che te ne vai da là. E poi con il cuore trafitto arrivi a casa e ti abbracci tutti quelli che si trovano nei pressi della tua intimità. Così effondi amore & consapevolezza e sei felice di essere quello che sei anche se poi sai già che desiderai altro ancora ma non fa niente perchè se resti predisposto domani incontrerai ancora sorrisi e sguardi caricati non a salve che ti trafiggono il cuore sempre più in fondo fino a quando non lo farai anche tu con chiunque e sempre.

Scalza

11 agosto 2012

Se qualcuno ti dice che sei andato via, forse è perchè se n'è andato lui



Oggi ho imparato un esercizio per vedere in maniera panoramica.
Mi sono ricordata di altre panoramiche dove non vedevo praticamente niente, solo idee più o meno facili, insipidi sapori e odori che ho dimenticato troppo in fretta. E' stato facile riprogrammare il mio inconscio su quello che non esisteva ma quello che esiste e non è a portata di mano, come si fa? Vorrei poterlo raggiungere più in fretta e so bene che il tempo della mia esistenza è solo un tratto di respiro di quell'enorme polmone che è la vita. Ma oggi quando A. mi ha fatto respirare più profondamente per ampliare la percezione dell'intorno dove posso stare, ho pensato che anche la mia traccia un senso può averlo se per me ce l'ha. E sono felice di avere questa pelle che ho, per gli occhi, il mio cuore che ancora esplode quando quelle piccole cose invisibili espandono il loro profumo e arrivano fino a me, al mio cercare, al mio desiderare.
Per questo sto qui. E qui resterò.

Scalza

10 agosto 2012

Scaturente stellarità



Ci sono stelle che sono in cielo e stelle che incontri quando cammini.
Alcune le ami ma non potrai mai portarle via e tenerle con te. Le stelle sono del Cielo, appartengono all'eternità dove sono nate e dove resteranno per sempre.

Scalza