25 dicembre 2010

EssePunto EnneATiAElleE


Le attese le ho sempre trovate impossibili. Quando vado alla posta e ho un tagliandino troppo lontano, me ne vado. Posso aspettare diversamente, il fatto è quello.
Però poi ci sono quelle cose che tenti di fare diversamente ma sai che tanto arriveranno nell'ora X sempre uguali, nel tenore e nell'osservazione di un dato mai cambiato e sempre confermato.
Bisognerebbe babbare meno e nativizzare di più ma tanto così non sarà perchè l'attrazione conta su quello che esteriorizzi e dell'interiorizzazione è meglio parlarne che farne.
C'est plus facile!

Ennilità & c.

Scalza

22 dicembre 2010

Usabili con attiguità




Poi ci sono i fatti trasversali, su quelli sono brava, quasi geniale.
Ma i fatti trasversali sono quelli che non interessano a nessuno. Che se tu li spieghi non li capiscono e ti guardano con tutte le zampe di gallina intorno agli occhi che non fanno neppure un verso. Ma i fatti trasversali sono importanti, è anni che cerco di farlo capire a chicchessia.
Come sono importanti ad esempio quelli che parlano male di te, i malizzatori specifici, quelli che proprio sono orientati su un fatto, persona, luogo certo.
I malizzatori generali basta evitarli, quelli specifici hanno una forma di attrazione morbosa che poi viene anche a te perchè li pensi al punto che arrivano quelli che senza che tu gli dici niente ti parlano male del tuo malizzatore specifico.
Così eviti di parlarne tu, il tuo karma è a posto, la coscienza pure, grazie tante e arrivederci.

Scalza

Angolarismi




Poi questa cosa dell'acutezza e ottusità non l'ho mai capita.
Il retto lo capisco ma non mi piace. Sei a metà, una via di mezzo, una finta normalità perchè la norma lo sappiamo bene che non è nella metà. "Sei retto" fa schifo, diciamolo. Vuol dire che non sei capace di travasarti, sbilencarti e se lo fai crolli e cadi. Non mi piace il retto, mi sa di rigido, di composto nella forma, di noioso e molto impraticabile.
Prendi l'acuto che è fatto chiuso. Allora acuto vuol dire che focalizzi bene, ma se è un modo di definire la mente significa che hai la mente abbastanza chiusa nei 360 gradi possibili.
Preferirei l'ottuso a questo punto, se mi dicono "sei ottusa" non mi offendo. Lo trovo quasi gradevole perchè in realtà per me il meglio sarebbe dire "sei giro". Ovvero circolare, unica, cosmica, completa, girevole per tutta una serie di cose che potrei dire ma non ne ho il tempo.
Il tempo ad esempio è acuto, troppo minutato. Mi fa incavolare.

Scalza

Unitariamente voltati




Ad esempio ti capita che ci sono quelli che ti invitano a pranzo quando tu non puoi, perchè sei fuori zona oppure sei già invitato. E' difficile gestire due inviti, al massimo puoi provare con due fidanzati ma non è che sia tanto pratica come questione. Lo so perchè ci ho provato.
Forse quando sei ingenuo vivi un po' la superficialità come se fosse leggerezza, senza renderti conto che è più pesante di un macigno super dimensionato. Poi te ne accorgi e cambi registro, modalità, uso di fatti e contesti.
Ti basta un solo fidanzato anzi è già troppo, un invito per volta, un cellulare solo per carità.
Cerchi l'unitarietà nella multidimensionalità che si crea per tutta una somma di cose che non stiamo qui a specificare. Perchè magari certe volte sei stato un po' frivolo su alcune questioni importanti o sei stato troppo serio su altre questioni frivole. E nel fraintendimento sei stato frainteso e non ci hai capito più niente.
Così ti invitano a pranzo quando non puoi per dire che non ci sei mai anche se tu ci sei sempre tranne quel giorno là.
Molte persone hanno il vizio dell'angolarità.

Scalza

17 dicembre 2010

NottYllamentati




A quest'ora ho una buona predisposizione a dormire. In un certo senso è naturale ma se io dovessi lavorare come capita a certi, non andrebbe bene. Il relativismo è anche legato al fatto temporale, che poi nello spazio si esprime in quei modi che nel tempo impari a capire, ascoltare, percepire. Anche in mezzo a quei disturbi come il rumore che fanno le decisioni difficili che non sai prendere con quella leggerezza che ti aiuterebbe ad andare in quella giusta direzione che prenderai lo stesso ma con l'impiego di troppa energia.
Forse perchè riguardano il bene di altri, dove la responsabilità non è solo un fatto formale ma di impegno vitale sostanziale condito da una certa appartenenza che anche se non è stata ricevuta ora è donata, nella piena consapevolezza di quello che viene offerto.
Forse per questo mi resta una buona predisposizione a dormire.

Scalza

16 dicembre 2010

Ris-puntabili per eccesso di velocità


* * *


Ieri sera ho capito che condividersi fa bene. Alla pelle e al cuore. Poi ci sono quelle carezze un po' trattenute che non vengono date ma tanto le ricevi lo stesso. E ricordi di quando ne ricevevi di vere che però non sentivi per niente. Forse per un fatto di dislocazione temporale. Capita anche agli adotti, quelli che vengono trasportati qua e là, non si sa bene dove. Non sono così informata da dire se siano cose vere o false. Magari non le ricordo ma le so bene. Però qualche astronave l'ho sognata. Guidata da esseri come sono io, molto extra e poco terrestre. Perchè poi tutto sommato se il genere lo fa la moltitudine, non saprei dire chi sono gli alieni. L'esattezza è una scienza precisa che non si usa più. Inutile parlarne.
Meglio parlare dei sassi sulla mia scrivania, di quelle scelte che poi impari a fare pensando principalmente a te, pur credendo nell'amore di chi dice di amar-ti. Ricambiato sempre, perchè è la reciprocità a generare amore e mai viceversa.
Il dovrebbe in certi casi (è).

Scalza

Of course




Spesso ci condiziona quel senso multiplo della generalità.
Come quando ho conosciuto G. che fa parte delle forze dell'ordine e non capivo come faceva ad essere disordinato. Era l'eccesso dell'assonanza in una dissidenza che si riproduce quando non sai bene che fare. Se andare o restare. Al limite si può ritornare, è vero.
Ma il ritorno è strano, non so dire se fa bene o male.
Come quando ritrovi le cose e un po' sei felice e un po' no. Perchè magari perse ti davano la forza di un cercare che ti faceva crescere piangendo e ridendo per non rovinarti troppo l'umor-alità.
Perchè poi c'è un tempo dove impari a dire stop, fermarti e dare la precendenza a tutte quelle cose stupide che in fondo restano sempre le stesse. Sei tu a cambiare, andare via, spostarti.
In posti migliori. Sempre.

Scalza

To move & C.




Ci sono quelle cose che non ho capito e sono felice di non averle ancora capite ma poi ci sono quelle cose che avrei voluto capire e ancora non le capisco. In tutto questa mancata capiscitura me ne sto.
Raggelata anche dall'eccesso di ennilità e un po' disastrata dall'eccessivo peso della genitorialità.
Per fortuna ho ancora sogni, desideri e un extra-me abbastanza rilevante.
Stanotte ho sognato Chiambretti che cucinava per me una ricetta speciale con quello (poco) che trovava nella mia cucina. Era quasi una roba brodosa, mi piaceva. Volevo farla assaggiare anche a P. ma non ha voluto in maniera certa e decisa. Così me la sono finita io mentre Chiambretti mi spiegava come l'aveva cucinata.
Nella simbologia oggettiva che ho studiato con le varie cose che frequentato, è importante comprendere che il personaggio sognato è solo portatore di una peculiarità che evidenzia come è stato registrato od assorbito lo stesso nella tua coscienza. Questo mi fa comprendere che ho bisogno di nutrirmi di una certa allegrezza che non sia privata dell'intelligenza anche se potrebbe risultare a tratti ai limiti della creatività. Tuttavia nei limiti ci sono quasi sempre stata, va bene così.
L'importante è non aver paura di provare, rispettando quei segnali dell'emozione che resta dopo aver provato che sono l'unico modo di restare nella Verità.
E nella verità c'è più reale che altrove. Tutto qua.

Scalza

9 dicembre 2010

To change




Come un sacco di gente sono meteopatica. Ma anche musicopatica. Ed anche amicopatica.
E pure clbpatica ma se ci penso bene anche ginpatica, evidenziopatica, ypatica, ninopatica, mammapatica, bloggopatica, coloropatica, ufficiopatica, parlopatica, ascoltopatica, stagionapatica, ennilopatica, compleannopatica, essemessopatica, fotograficopatica, post-itopatica, cibopatica, incontropatica, casopatica.

Mi piacerebbe essere solo iopatica.

Scalza

8 dicembre 2010

Ritemprati ma non Rifatti


Il fattore R sarà anche lo stesso ma la differenza c'è.
La cura è semplice, basta mettere un bigliettino davanti la porta di un ufficio con scritto "occupato per questioni personali" anche se l'ufficio non è tuo, il problema personale resta, la questione dell'occupazione non può diventare permanente.
E' l'errosità che ti tempra su una nuova visione. O forse è solo il taglio di capelli, il gusto del lucidalabbra, quella telefonata, la leggerezza di un'aria primaverile scappata dal futuro per venire fino qui da me. Rassicurante come tutto quello che aspetti perchè c'è.

Scalza

Annotazioni Ennili 2010




Annoto che dell'ennilità non me importa più niente. Ma i BN appesi sui muri delle case mi mettono un senso di tristezza. BN passa dai camini, metteteli là dentro. Leggete e documentatevi. Grazie.

ScalzYlla

I like



Stanotte ho sognato che andavo con alcuni amici a mangiare cose strane e poi pagavo io.
Effettivamente è così, non è questo che conta. L'importante è restare fedeli a se stessi.
Prima ancora di farlo con qualcun altro. Se non sei fedele a te non potresti esserlo veramente con nessun altro.
L'imposizione dura finchè la sopporti. L'importante è restare nel proprio SE.
Anche se costa un po' di assoli stonati, rappresentazioni errate di quell'angolazione con cui ci si addentra nei tunnel separativi di quello che non serve più. Ma l'essenza resta. Sempre di più in quel sperimentale approccio life to life con cui ci si libera finalizzati ad essere senza più appartenere. Menefragati e alliberati.

Scalza

10:58 NW




E' un po' che effettivamente non parlo dei miei vicini e di quegli ex amici che mi hanno fatto riflettere sul senso della libertà di essere per esistere e non per piacere e soddisfare.

Perchè si sa che le persone ti cercano per quello che hai/dai ma poi lo vogliono anche se non ce l'ha/dai più. Anche io l'ho fatto, probabilmente non l'ho capito neppure io.
Mi piacerebbe per questo un "capitore" che ti connetti con due clips sulle orecchie, giri due manopole mentre si accendono sei o sette lucette rosse e ti fa capire e ti rende capibile, una capiscitura che è senza dubbi la rappresentazione del reale possibile.

Perchè dell'impossibile non se ne può parlare, anche se sarebbe bello poterselo tenere in tasca, come quei bigliettini che poi finiscono nella lavatrice e sono praticamente illeggibili ma nel cuore restano. Per fortuna.
Anche se tutto cambia e niente resta lo stesso perchè in realtà non è cambiato niente veramente. La verità è questa. Per questo A. mi chiama dicendo che siamo ancora amici ed intanto parla male di me con tutti quelli con cui può.

Scalza

Sottosopraticamente




Stamattina pensavo ai miei vicini che in realtà non me ne frega niente di farlo però fanno un casino visibile ed udibile che poi mi tocca pensarci. A volte ci sono quelli che per farsi notare fanno baCCano e ti disturbano il senso cosmico che hai perchè nello spazio che oCCupano tendono ad impegnare a credito quella libertà con cui domini il passaggio che fai. Allora io uso la tecnica dello specchio come mi aveva spiegato P. ma ci metto anche l'opposto perchè effettivamente uno nello specchio vede l'immagine speculare e poi si sa che nell'opposto ci si completa e ci si attrae in una forma di didassica aggiuntiva di imparazione.
Ai miei vicini questa cosa non piace tanto ma tanto loro sono sotto e si sa che in certe cose stare sopra è meglio per quel senso di libertà con cui puoi muoverti e gestire il movimento stesso. Ma la vita è tutta un sottosopra, lo so. Prima o poi il capovolgimento arriva e io ci sarò a godermelo. Y;;;;;;;;;;;;;;X.

Scalza

7 dicembre 2010

So funny


In fondo il tempo non torna mai indietro anche quando sembra che le cose non siano cambiate per niente e certe volte, in alcuni atteggiamenti lo vorresti desiderandolo.
Invece cambiare non è affatto facile. Al massimo puoi ritrovare quegli entusiasmi che s'attaccano alla voglia di sorridere e ti agganciano ai dejà vu che poi ripeti facendo finta di niente, come se fosse la prima volta che ti capita di incontrare qualcuno che ti chiede cosa ti piace, cosa non ti piace, cosa ti rende indifferente. So già le risposte, qualcosa varia ma resta tutto abbastanza simile. So anche come andrà a finire però ci vado lo stesso.
That's life.

Scalza

Fotyllatrici & C.



Votate!!!

chi non lo fa
non è più
mio amicYo

Scalza

Liberamente transattivi




Stamattina mentre spruzzavo l'attraente per El Nino su quelle cose che sono sue mi sono ricordata di quando spruzzavo il repellente sulle cose che erano e sono ancora mie. Tanto non funzionava però io mi intestardivo e ci litigavo sempre quando tornavo a casa. Un po' come faccio con il CLB che mi ha giu-izzato l'umore trascinando anche tutto il resto che sta intorno.
E poi ho imparato che l'attrazione funziona meglio della repulsione perchè ci mette quel piacere che il repulso non ha. Dovrei farlo sempre con tutto.
Basterebbe ragionare sulla fisica anche senza quanti, ma spesso si è distratti da quel senso dell'impositivo che l'unica cosa che sa usare bene è l'intolleranza.
E intolleranti si è infelici. Sempre.

Scalza

6 dicembre 2010

Si fa tutto on line




Oggi ho interrogato di geografia il CLB per telefono. Stasera arriviamo tardi a casa e non voglio omettere ai miei doveri familiari.
La genitorialità ormai non ha più confini.

E' andato abbastanza bene ma ho il dubbio che sbirciava dal libro. La prossima volta lo videochiamo.

Scalza

S-traforati dall'italianità




Poi se uno dice "tralascio" vuol dire che lascia "tra".
Se ti fai specificare tra "cosa", è meglio.
Potresti trovarti in perfetto accordo.

A me è capitato.

Scalza

O stenti O intenti




A me piace il punto e virgola perchè non lo capisco veramente. Infatti non li uso mai e dico sempre a me stessa che dovrei sostituire qualche punto o qualche virgola con il punto e virgola, sarebbe un segno di interazzialità punteggiativa.
Il punto è facile da capire. Ti segna la fine, ti stoppa, ti segnala una pausa ampia che permette anche di alzare l'occhio e rilassare la mente. La virgola ti permette di non strozzarti mentre parli perchè devi fiateggiare, intermezzare nella fase in _ out dell'aria nel polmone. E' diciamo un fatto esistenziale, vitale, di sopravvivenza.
Il punto e virgola io l'ho sempre disprezzato perchè dicevo che me ne faccio di due robe così diverse insieme? Come faccio a sopravvivere e sublimare al tempo stesso la visione del vivere? Come lo dico un punto e virgola nel dialogo parlato? Guardo e fiato? Mi sembrava esasperare un concetto straziato prevalentemente dall'incomprensione più che dal reale significato della questione. Era come permettere che l'indeciso entrasse nel verbalizzato e poi trascritto concetto espresso, esternato o detto.
Tuttavia un giorno ho visto due cose diverse insieme che passeggiavano mano nella mano e ho quasi capito. L'accettazione di una diversità opposta e mancante di similitudine porta all'unire, all'unisono, all'unità.
Trovo che sia una bellissima questione inutile.

Scalza

Da oggi uso il punto e virgola



A volte mi capita di pensare, non sempre per fortuna. Ad esempio questa cosa della Y non l'ha ancora capita nessuno ma io non voglio essere capita, cioè lo vorrei ma non lo pretendo perchè posso immaginare che essere non capiti è più facile che essere capiti. Che poi qualche volta ci sono quelli che ti dicono "si, ti capisco" ma in realtà hanno usato le tue parole per capire se stessi che è anche bello, almeno quello che hai detto è servito a scaricarti e aiutare una comprensione anche se magari nell'egoisimo che si ha quando ci si sfoga, uno vorrebbe essere ascoltato più che capito.
Comunque a volte mi capita di pensare e certe volte penso che la superficialità è un dono che ti permette di avere quella profondità con cui puoi permetterti di essere te stesso nella leggerezza di un comportamento che agli altri sembra quasi un gioco ed invece non lo è.

;

Scalza

To Move




Spesso gli stupidi sono i veri intelligenti ma nessuno lo sa.

Scalza

Avant-day




Ieri mentre guardavo Xman ho riflettuto sul fatto che Yman ancora non si fa vivo.
Forse non lo è, lo è stato o sarà. C'è sempre la questione temporale ad incasinare tutto.

Scalza

29 novembre 2010

Se sapessi amerei di più




Sono quelle cose che nessuno sa che alla fine fanno la differenz-abilità. Certo, se le sapessero sarebbe tutto diverso. Più rosa, meno grigio. Più morbido, meno angolare. Come quei sorrisi che ti fanno quando i fari illuminano dentro la tua auto.cyppa.mobile ferma dentro un parcheggio che aspetta insieme a te, qualcuno che poi arriverà. Sempre. Solo un saluto, veloce ma rincuorato dal freddo che fa. Poi si torna tra le stelle che brillano in quel buio che sembra più scuro di quello che ricordavi, mentre qualche macchina passa veloce perchè ha fretta di arrivare o forse di tornare, chissà. E' sempre logico avere un punto di vista semplificato dall'intento. Ma se per difetto la logica restasse sotto il cuore, ti amerei di più. Chiunque tu sia adesso. Y

Scalza

Astrocometica




Stamattina mi sembrava gennaio, però siamo solo a dicembre. Sarà che ho voglia di avanzamenti, che me ne frego di quello che non va perchè tanto non va lo stesso.
Ci sono cose che non dipendono da me. Allora io guardo quello che va e mi lascio trascinare dalla va-ezza. Così mi sposto, sto meglio.
Il 2011 sarà un anno fantastico (per me), questo ormai è quasi andato via.
Saluti e baci.

Scalza

28 novembre 2010

Orientar-Si



Sono cambiata, prima quando mi arrabbiavo-incippata ero più furiosa. Adesso è tutto un po' più misurato perchè l'ampiezza con la quale ascolto il senso di quello che esterno è più orientato verso i ritorni che le andate. Credo che sia giusto e mi piace la giustezza. Gratifica quel bisogno che ho di sentirmi a posto come quando i miei capelli sono liberi di viaggiare nell'andamento del mio pensare. Guidati non è che si stia cosi bene in fondo.
E poi ho smesso di pensare. E mi è tornata voglia di scrivere.
Forse quando farò le due cose insieme sarò completa come un cerchio di una bici rossa di un bimbo di otto anni che con un po' di aiuto, può volare con dentro il cestino un e-t, o forse come l'alone che fa un sasso che nell'acqua cade da un'altezza che varia per variabilità di fatti e contesti. L'importante è cerchizzare, per adesso sono in piena lateralità parziale di una semi-cosita.

Scalza

Underscore




Mi manca quello che non ho mai avuto più di quello che ho avuto e non mi è bastato. Forse la questione esistenziale è maggiore della quantitativa. Ma più che altro arriva un tempo dove la rottura degli schemi diventa esponenziale e l'esistenza di una mancata quantità non è ragionevole come quel desiderio che avrei di precipitare in mezzo a certe riunioni di massa e gridare urlando. Perchè mi pare che non sia più possibile raggiungere un punto di convergenza ed è meglio restare nei piccoli obiettivi sparsi che uniti possono diventare qualcosa, forse qualcuno.
Non so se sia fondamentale saperlo, prima c'è stato un tempo dove l'ho pensato. Ma era tanto tempo fa. D'inverno non nevicava mai.

Scalza

20 novembre 2010

Alt-allena-menti




Andirivenuti per praticità.
Autoctoni per predilizione al km zero.
Silenziosi per totale mancanza di oralità.

Scalza

18 novembre 2010

Proformanti anzità




Mi è venuto in mente mentre guidavo con la pioggia + 2 adolescenti che cercavano di spiegarmi il loro punto di vista. Di quella volta che ho camminato sotto la pioggia perchè avevo litigato con G. e non volevo che mi accompagnasse a casa però poi faceva freddo e ci sono andata lo stesso. Così ho fatto pace ma era una pace finta perchè alla fine dell'inverno è sparita.
Certe volte è solo la voglia di evitare un conflitto, spesso è solo quella specialità di creare compromessi, credendo di poterla fare franca con la realtà. Ma la realtà non è plagiabile come F. che crede a tutto quello che le racconta M.
Fatto sta che nel tempo impari a capire che chi non ti risponde alle domande è perchè sta tergiversando su azioni difformabili per opportunità. Che spesso chi dice di capirti non ti ha capito per niente e chi non ti dice niente è perchè ti sta ascoltando veramente anche se non ti capisce, fa lo stesso. Solo piccole sfumature che ti mettono in condizione di avere 4 coordinate fisse su cui rettizzare la vita, semplificare gli andamenti ed economizzare sugli spostamenti. Poi verranno altre stagioni, nuove primavere, prati di nuovo pieni di fiori di campo, che io amo sempre di più per quella delicatezza con cui vengono e appassiscono per tornare ancora e restare nel ricordo di momenti prolungabili per quel desiderio di giusta eternità.

Scalza

9 novembre 2010

Latenze in liberalità





Ogni tanto è un bene confondersi, smisuratamente verso quegli angoli obliqui che discendono rasserenati dal fatto che come piccole gocce d'acqua andranno a nutrire aridità.
Anche io l'ho fatto. Nutrita, ho nutrito e poi viceversa, sempre.
Potrebbe essere un circolo vizioso se non ti arrendi all'evidenza che il vivere un po' lo è.
Poi la seralità che incombe nella ricerca di quei momenti di solitudine che apprezzo sempre più, nella ricerca di quella me stessa che enfaticamente disturba l'apparire della pratica, mi distende. E' la pratica che mi disturba, lo so. Ma è la pratica che mi permette di raggiungere quegli obiettivi che perseguivo mentre le foglie cadevano ma era una stagione differente, più semplice, meno intensa nei sapori ma più lieve nell'approccio con cui mi abbracciava. Adesso, a volte, mi soffoca come le troppe parole che aspettano di suscitare ancora emozioni nel mio cuore, sulla pelle, nella compiaciuta libertà con cui le lascio scivolare come piccole gocce d'acqua che nelle pozzanghere di una mancata aridità, diventano cerchi che s'allargano e arrivano fino a te.

Scalza

27 ottobre 2010

4 Your Love




No niente, sto bene, è solo che ho un figlio adolescente quindi
incomincio a crescere.




Me lo ricordo quando eri piccolo e mi chiamavi per nome: tanto era lo stesso. Forse perchè in te ho visto prima chi eri e non cosa potevi essere. Forse perchè mi andava bene così. Poi adesso ti guardo mentre fai righe storte su quel cespuglio che hai in testa per controbattere su quello che ti sembra giusto anche se non sembra giusto a me. E' una cosa che capisco adesso, che per te ho dovuto migliorare quello che ero, per insegnarti cosa era giusto ho dovuto capirlo prima io e l'ho fatto mentre eri là, con il musetto sporco e le scarpe slegate. Eri con me quando piangevo perchè cercavo di capire l'amore, eri con me quando nelle lunghe notti insonni guardavo la luna nei miei sogni infranti e tu, dormivi con la tua manina nella mia. Per questo adesso sono con te mentre cerchi il tuo modo di apparire nell'essere che sei, con il mio muso duro e le scarpe buttate. Sono con te mentre pensi che tutto sia sbagliato perchè cerchi di capire l'amore, sono con te quando prendi a pugni parole non dette per non perdere quello che ti sembra poco e poco non è.
Sono con te e là resterò. Sempre.

Scalza

21 ottobre 2010

Tip & Tap




Qualche volta le scarpe le metto anche io. Quando è il caso, quando serve. Ho imparato che la coerenza è un fatto puramente statistico ed in fondo già avere una percentuale superiore alla media che certe volte è detta "normalità", è notevole di un merito che nessuno ti darà, ovvio, ma che ti farà restare appeso a quelle nuvole leggere e camminare drittamente verso dove devi andare, senza alcun dubbio su quello che farai dopo che sei arrivato. Of course.

Scalza

20 ottobre 2010

Nel vento che non c'è

(Y)

Pensavo alle foglie secche. Da piccola ci saltavo sopra per sentire il crikcrak, adesso mi dispiace, le vorrei raccogliere e portare a casa con me, i miei sogni, le speranze, quei piccoli desideri.
Per passare ins(i)eme momenti sereni, nella serenità. Lo so, sono cose che pensi quando sei nelle tormente perchè effettivamente quando sei sereno alla serenità non ci pensi affatto, tanto ce l'hai già. Allora vorresti tornare indietro a spiegartelo, in quel te che eri e che non capiva perchè non sapeva. Ma se tornassi veramente indietro forse creeresti un paradosso temporale e spaziale, quindi in fondo forse è meglio così. Tanto la ruota gira e tutto (ri)torna prima o poi.
Tempo e spazio a parte.

Scalza

19 ottobre 2010

Fesserie

Mi sento come un radicale (libero) in prognosi riservata. Però non essendo pratica al ladrocinio vago nello spazio atomico in cerca di quella (mia) parte che ho perso e non trovo perchè forse non la sto cercando (per esempio).
Dev'essere così.

Scalza

Savoir Faire




Le cose che capitano generalmente non sono buone. Quelle uno se le aspetta sempre anche se non se le aspettava per niente. Forse perchè si tratta di accidentalità o forse perchè è normale aspettarsi le cose brutte anche se uno dice che quelle belle non arrivano mai ed è sottointeso che le aspetta ma il sottointeso mica funziona. Allora quelle non arrivano.
Come non arrivano alcune telefonate, chiamate, parole, cose, fatti. Robe.
Poi nel tempo impari che è meglio evitare che passare sopra le cose che non vanno.
Passare sopra ti fa sembrare di essere superiore ma un po' di strascichi ti restano e così nel tempo, strascichi qua e strascichi là, finisce che gli spessori aumentano e in+spessorati poi, si possono avere alcuni problemi.
Meglio evitare, aiuta la circolarità che è una circolazione che fa ritornare le cose a chi le fa.

Scalza

18 ottobre 2010

Tea Time




Sono sempre stata un po' musicopatica, attira zanzare, NEOlogistica. Quindi non è che mi preoccupo di questo. Ma se le foglie cadono e rivelano profili che non avevo visto con quell'attenzione pratica al dettaglio che viene solo quando hai già generalizzato abbastanza, resto un po' colpita. Nel cuore più che altro. Perchè poi la bellezza a volte si nasconde e quell'appariscenza che posticcia ti si appiccica agli occhi per depistarti ha il gusto di cicles masticati troppo a lungo, da chissà-chi.
Sarà che all'acid jazz preferisco ancora il buon caro vecchio swing, le passeggiate in mezzo agli alberi di quei parchi dove ci sono ancora bambini che imparano ad andare in bicicletta con le rotelle, patiti della corsa che sgambettano con i culi più o meno in forma, pigri che come me si dilungano nei propri passi cercando quella parola che a volte si dimentica più per pudore che per quel troppo pieno che dilaga come una brutta malattia.
Sarà che è ora di cambiare, tornare, trovare.

Scalza

13 ottobre 2010

AmmaRcature



Forse si tratta solo di prendersi il tempo giusto come quei q.b. che usano i cuochi provetti. Certi scrivono, certi scrivono ricette. Altri scrivono come se cucinassero.
Io vorrei cucinare come scrivo perchè se scrivo come cucino forse rischio di ammazzare qualcuno.

Y

Scalza

6 ottobre 2010

La pinzatrice ha detto che...




Quando si chiede un consiglio in realtà si cerca di validare la propria ragione. Anche se è irragionevole. Quando si esprime un parere si cerca più che di offrire, di far valere il proprio punto di vista. Anche se non si è del tutto sicuri che sia vera.


Scalza

5 ottobre 2010

By Your night




Non si può capire tutto. Bisogna però accettarlo, per darsi quella possibilità buona di sorridere mentre ci si lava i denti davanti lo specchio pieno di cartoline, foto, post-it rosYllati come quando ero diversa ma in fondo sempre la stessa. Con quei sogni che mi passano tra le dita e mi fanno volare sopra distese di stelle e di profumi che non ho mai sentito ma conosco bene. Come i miei limiti, che ora accetto anche se vorrei essere diversa. Più liberamente connessa con il tutto e con meno paure di perdere qualcosa che ho già dentro di me.
Forse non si può capire tutto. Per questo esiste l'Amore. Il resto non lo so.

Scalza

Anche se non sembra




In fondo è solo una questione organizzativa. Che se cerchi alla fine qualcosa trovi, come quando penso a una soluzione e trovo un'idea o penso a un'idea e trovo una soluzione. In fondo è solo uno sfasamento, basta arrangiarsi e non conta più.
E poi, ho visto una farfalla che volava davanti la mia finestra e ho pensato che certe volte vorrei non sapere quello che non so, però mi capita che poi lo so. E saputo-lo ci resto male, tutto qua.

Scalza

Bellità in fa diesis




Sabato ho fatto un corso rapido di bella calligrafia perchè mi piacerebbe scrivere delle lettere da lasciare sulle panchine, sulle altalene, nella cassetta della posta di chi non conosco che però potrei anche conoscere. Prima o poi. Se scrivi che non si capisce quello che hai scritto non serve a comunicare ma è solo uno sfogo come quelli che a volte escono sulla pelle e ti viene da coprirti un po' di più per nascondere quello che vuole uscire fuori per farti capire cosa c'è che non va.
Che in fondo per vivere bene basterebbe un'accortezza semplice che poi, a ben vedere, è difficile mantenere nel lungo periodo proprio per la sua elementarità.

Scalza

One 4 One




Nelle moltiplicazioni sono sempre stata più brava che nelle sottrazioni. Sarà una questione dispositiva o propositiva, non so. Ricordo che M.R. era anche lui bravino e si faceva sempre un po' la gara per vincere quelle 4 caramelle e una medaglia di stagnola argentata a forma di stella come quella degli sceriffi del far west che a me, a dire il vero, erano un po' antipatici perchè sparavano agli indiani che invece mi erano più simpatici. Poi crescendo ho capito che l'antipatia e la simpatia sono fatti strategici che sarebbe meglio abbandonare.
Vivere l'amore invece è un fatto possibile al di là della tecnica che usi per esprimerlo che se si tratta di amore, amore resta e tutto va bene. La location è un fatto scenografico che fa bene ai ricordi ma non è così fondamentale.
L'importante è esserci, restando con chi c'è, of course.

Scalza

28 settembre 2010

Underscore



Io stavo solo pensando che a volte non scrivo perchè non so se faccio male a qualcuno e non mi piace, per identità di quello che sono e lo so come sono. Imperfetta ma certa nell'intento che ho di amare. Anche se non tutti lo sanno.
Quando guardo i prati che si svegliano nei raggi sparsi intorno e le nuvole strane che forse ha fatto qualcuno che non abita nei cieli e quindi non lo sa. Che anche le nuvole fanno bene, nell'ombra che portano, nell'acqua che fanno venire giù. A volte come lacrime, a volte come giochi che nelle pozzanghere si fermano per restare un po' con quei bambini mai cresciuti che sognano volando, sperando che il male si fermi. Fuori dal cuore, fuori dalla testa, fuori dalla pelle.
Per sorridere e vivere. Scrivere quello che raccontano le lavatrici che centrifugano, i biglietti della spesa dimenticati su una panchina, i cicles per strada che se vai scalzo fanno un po' schifo ma poi te ne freghi. Rifletti mentre seduto nel delirio di un ufficio pubblico alcuni ti passano davanti senza guardare e senza capire. Che basterebbe poco.
Guardare gli occhi di chi incontri e continuare ad amare, quello che ti arriva, quello che ti resta, quello che va via. A volte torna, a volte è per sempre. L'essenziale è amare, sempre.

*** Grazie KikkY ***
I Love You




ScalzYlla

22 settembre 2010

Appezzamenti momentanei




Certe volte mi chiedo chi me lo fa fare ma tanto lo faccio lo stesso. E' così da anni.
Che trasloco fuori e dentro, vicino e di fianco. Roteando tra le cose e i casi che si depositano dove li lascio e poi tanto li ritrovo come certi libri che non ho mai finito di leggere e poi quando li riprendo, mi ricordo perchè non li avevo finiti, così li RI-lascio S-finiti ma un po' più avanti di come li avevo lasciati prima.
Certe volte mi chiedo perchè ma tanto continua a succedere. E' così da sempre.


Scalza

20 settembre 2010

Ri-allineati


Le cose restano come sono solo quando anche tu resti come sei. Perchè effettivamente se ti sposti o ti spostano, le cose cambiano e cosa sembrava alto, diventa basso.
L'importante è ritrovarsi, credendo che tutto sia possibile nello stesso modo, sospendendo il giudizio per mancanza di tempo [più che altro]. Se poi tanto i semafori diventano sempre rossi e le favole hanno sempre un lieto fine, vuol dire che è tutto ok.
Vorrei solo essere meno ma anche più. Di cose diverse of course.

Scalza

14 settembre 2010

Peculiarmentato




Poi, mentre chiacchieravo con il mio ranocchio che per fortuna non diventerà mai un principe, mi sono ricordata di un fatto fondamentale.
La polarità è pur sempre un fatto estremo, quindi inutile preoccuparsene.

Scalza

Smelantismi




Stamattina ho visto un'onda anomala di adolescenti impazziti.
Un pò mi sono spaventata ma poi per fortuna mi ha chiamato P. e chiacchierando non ci ho pensato più. Tuttavia mi rendo conto che le stagioni passano e se non è più estate lo capisci dal fatto che anche se smanichizzi come se niente fosse, certe volte tiri su con il naso perchè non puoi sempre tirare tutto giù. Un po' per figura, un po' per contrastare la legge di gravità.

Scalza

28 agosto 2010

Ecologia cosmica



Tornati o no, siamo sempre noi, c'è poco da fare. Sarebbe bello cambiarsi in così poco ma l'estraneità che incontri ti spinge ad essere fortemente te stesso.
Inutile farsi troppe domande e chiedersi perchè poi certe volte hai solo voglia di metterti le scarpe anche se poi sai già che le toglierai e girerai a piedi scalzi anche a casa d'altri che poi magari non gradiscono troppo perchè forse le impronte restano e poi gli tocca pulire per ritornare in quell'apparenza lucida, come la plastica, che tanto si può sempre riciclare e trasformare in altro con particolari trattamenti & C. che alcuni riescono ad avere e fare.
Io mi limito a segnalare il problema all'Universo che poi penserà ad inviare il riciclatore adatto al caso. La chimica fa tutto il resto.

Scalza

2 agosto 2010

Briciole & C.







C'era una signora affacciata sul balcone che prendeva il fresco mentre alla radio c'era una canzone che mi piaceva. Poi è passata una donna con i tacchi altissimi e un uomo che era vicino si è fermato a guardare. Io tornavo per riandare di nuovo e non avevo voglia di pensare perchè a volte pensare mi disturba un po'.
Allora mi censuro. VM18 Y.
E poi c'erano due ragazzi che litigavano, il farmacista che attraversava la strada, un bambino che scappava dal nonno su un triciclo. Imparerà che sui tricicli non si va tanto velocemente lontano.
E poi c'era una signora con la borsa della spesa che tornava a casa, due ragazze che ridevano sedute su un muretto, un ciclista che mi ha guardato e mentre mi guardava io ho guardato lui.
Siamo storie che viaggiano in un tempo che non ha mai tempo.

Scalza

Arrancabili e bon




Se poi uno dimentica carezze che ha avuto in un remoto passato allontanato, vuol dire che non erano abbastanza consistenti, come le parole che non servono come i fatti ma certe volte possono bastare.
Ma in realtà è solo perchè ci sono bastoni tra le ruote che fermano i raggi e sbalengano le salite che piacciono non a me e le discese che piacciono solo a me. Sarà che mi ricordano i voli che facevo quando sognavo tempi diversi, prati più ampi, erba meno ogm, canzoni più scanzonate e altre cose che adesso non trascrivo per mancanza di tempo e di noia.
La noia è fondamentale, anche nei rapporti. Li rende stabili, omeopatici, allineati su equilibri cristallizzati che raggelano le posizioni e non le scardinano più. Anche la polvere è fondamentale, sulle vecchie fotografie e sui ricordi che uno non sa dimenticare. Li rende quasi impalbabili e le cose da dimenticare, impalpabili rendono meglio. C'est vrai.

Scalza