27 giugno 2013

Potrei Soffire



Ma poi che ne so di quello che sai tu. Neppure ti ho mai visto, neanche qualche attimo di sfuggita che sarebbe servito per lo meno a ricordarmi che è già capitato.  E quando una cosa ricapita, sei già preparato a fare tutto quello che non avresti fatto. Prima che dopo, of course.

Scalza

Ultimamente Finirei Ovunque



Sono anni che cerco di unicarmi. Ho anche usato dei metodi, qualcuno me l'hanno dato pagando. Altri erano gratis, certi li ho trovati per caso. Tuttavia non hanno ancora funzionato.
Dicono che se vuoi una cosa ed è nella possibilità, nel forte desiderio, l'attrarrai. Ma se non sei unicato non ce la farai. E' un fatto, non sono parole.
Per questo ho deciso di adoperare un metodo sperimentale invariabile in questo cambiamento modale che applico per restare allineata alla legge di gravità. Ogni tanto però sogno di volare.
Basta muovere i piedi come se fossi su una bicicletta invisibile e poi vai. Come Napo Orso Capo.

Scalza

Prima che dopo



Oggi ho sorpassato sei volte lo stesso ciclista. La terza volta volevo chiedergli un passaggio, la quinta volevo investirlo ma poi l'ho semplicemente ri5-sorpassato.
Chissà quante volte è capitato che nel sorpassare qualcuno avresti voluto andargli dietro o trascinarlo, saltargli sopra o strozzarlo. Penso che dipenda dallo stato emotivo che ti prende quando sei nella prendibilità.
Ma quando sei relativamente liberato dalle pratiche inique relazionali, ti chiedi perchè capita.
Forse è un motivo di resistenza o di semplice persistenza nel ripetere sempre lo stesso motivo come quando fischietti mentre vai e vieni da quello che capiterà.
A me piace così. Esserci senza motivo, come una foglia di un albero, una virgola in un libro, un sorriso in mezzo alla folla. Quelle cose che ci sono per chi lo sa e chi non lo sa. Senza sorpassi.

Scalza

26 giugno 2013

Arrangiosamente arrivabili



Quando sono felice vorrei abbracciare tutti ma non si può fare sempre quello che si vorreiebbe.
Ad esempio ho pensato che se lavorassi in un ambiente new age sarebbe più facile o meno difficile, anche se le arpie e i robot sono più o meno ovunque.
Ma nel mio ufficio l'affettuosità la puoi esprimere al massimo con i faldoni negli archivi, che lo sanno quando sto per arrivare perchè sento i fogli agitarsi dentro le scatole. E poi si fa un bell'abbraccio di gruppo!
Anche se una volta, nell'enfasi di un momento incontenibile ho slanciato uno sbarco di abbraccio verso D.
Ma questa è una cosa complicata che ho preferito dimenticare perchè a volte è difficile spiegare tutto senza scendere nei particolari. Comunque ho imparato.
E' meglio abbracciare un faldone quando sei felice. Qualcuno, solo se sei triste.

Scalza

25 giugno 2013

Travolti dalla trasvalvolatezza che c'è



Sono sette giorni che mi fa male il polso sinistro. Speravo che passasse da solo ma non è passato e quindi sono andata dal medico che mi ha mandato dal fisioterapista. Il fisioterapista mi ha guardato prima negli occhi, forse è iridologo, ho pensato.
Poi mi ha mosso il polso sinistro in mille direzioni, roteazioni e girovagamenti. E il polso ha fatto clack ma lui ha detto "è tutto ok, non c'è niente che non va". Allora io gli ho detto che mi faceva ancora male e lui mi ha guardato di nuovo negli occhi, precisamente nell'occhio sinistro. Volevo chiedergli se era un iridologo travestito da fisioterapista ma mi sono trattenuta.
Glielo chiedo la prossima volta.

Scalza

20 giugno 2013

Tornerà tutto solo per ricordarti che la vita è un cerchio



Quando meno te lo aspetti ritorna quell'odore di colla a confonderti le idee. Per questo ritorni a cercare quella logica ragionevolezza che ti sembra sia più sopportabile. Di irrazionali deviazioni che ti portano in un angolo di via dove ci sono tre ingressi ed una strada senza via d'uscita. Basta non entrarci e girare al largo.
Dagli ingorghi che poi diventano sgorghi e ti trascinano via, troppo lontano. Meglio restare ancorati a qualcosa che si possa ancora concretizzare.

Si vive per scelta, non è casualità.

Scalza

15 giugno 2013

non è niente di speciale ma mi fa stare bene




Ho sognato un dittatore buono che imponeva un regime di amore e di pace poi stamattina mi sono svegliata ed era tutto calmo, come quando è tutto a posto oppure non c'è altro da fare. Bisogna aspettare.
Che si riveli la potenzialità di un cambiamento o un'abitudine imposta per resistere alla sopravvivenza e raggiungere la piena vitalità. Come in quei giochi che faccio con ex-CLB dove la mia vitalità soccombe abbastanza rapidamente ma poi per fortuna c'è il reload.
Ma nel gioco e nel sogno, la variabile è quantistica affermata. In questa è solo illusione realizzata. Le cose stanno così. Il reload è più determinante e potresti dimenticare la mia faccia e il mio modo di fare, che per quanto detesti ti hanno fatto pensare ai fiori, alle nuvole, alle stelle.
L'essenza a cui aspiro é di conoscere nel riconoscere cosa non ho approfondito per quell'orticaria da cui soffro da troppa vita, temendo di ricadere in bondage esistenziali che percorrono i confini appesantiti che ognuno ha.
A me piace altro, guardo i fiori e amo. Guardo le stelle e viaggio. Guardo le nuvole e sogno: un dittatore buono che impone un regime di amore e pace e un mondo di persone che si abitua a vivere, amare, sorridere.
Poi il dittatore se ne va. Ci sono altri pianeti da salvare.

Scalza

13 giugno 2013

Ogni volta che ci sono quasi



Spesso mi capita di fare casini con le mail, poi faccio la finta tonta ma quello che mi dà più noia è sequenzialmente:

1)non capirlo prima;
2) capirlo dopo.

Se io non lo capissi dopo, cioè subito dopo, vivrei meglio. Se ho sbagliato prima perchè me ne devo accorgere appena dopo il prima ? Se io sbaglio, sbaglio perchè non ci penso prima e allora non ci devo pensare neppure dopo! Vorrei una certa coerenza nel non aver pensato qualcosa o una tempistica diversa che mi permetta di gestire meglio gli stati di ansia.
Le persone non sono sempre clementi, molte non lo sono affatto. L'errore diventa orrore e tu nell'orrore vivi la tua favola da mostro. Sei il mostro dell'orrore. Hai orrorato l'orrosità dell'orrosamento.
E ti sei mostrizzato. E' terribile tutto ciò.
Mi ricordo di quando ho sbagliato a mandare una mail a uno che poi mi ha chiamato e non aveva ancora letto la mail, ma io sapevo che l'avevo scritta. Ho fatto finta di niente e poi ho aspettato che mi rispondesse alla mail, ma non mi ha mai risposto. Mi ha semplicemente ignorato, il miglior modo per far sentire l'altro un imbecille. Ottima mossa! Poi ho vissuto nell'ansia di sbagliare  a mandare email e ci sono stata attentissima ma tanto sbagliare è to be human.
Il problema è l'ansia, il resto alla fine va come deve andare. Magari è anche un bene, visto che tutto ha un senso nell'universo. Tutto tranne l'ansia, sarebbe meglio evitarla.
L'ansia deriva dall'anseggiare tra due sponde senza capire che in fondo l'approdo è sempre una migliore soluzione. C'è debolezza nel mancato approdo, anche se in fondo l'approdo è una cosa fatta, non è che puoi ripensarci. Semplicemente puoi ripartire ma devi di nuovo anseggiare per un po' di tempo.
In ogni caso se io fossi più ignorante sarei più felice, meno consapevole sarei perfetta.
Più stupida che umana, sarei una dea.

Scalza

7 giugno 2013

Like to be



La luna nuova è invisibile ma c'è. Come P che c'è anche se non si vede. Io certe volte ho pensato che non ci fosse davvero perchè se le cose sono invisibili, non puoi vederle e ti fai molto facilmente quell'idea là.
Se usassi solo la vista, ti perderesti tutto nella vita, anche la luna che quando è invisibile è ancora più bella. Perchè ti appare al di là di quel velo oscuro con cui si riveste per pudore e rispetto alla tua libertà.
Aspetta che la guardi.

Scalza

Purple rain



Musicopaticamente ho saputo che oggi qualcuno compie gli anni. Mi è venuta in mente quella canzone che canticchiavo mentre lavavo quattro tazzine di caffè, in quel pomeriggio assolato ed allungato come fa El nino sul pavimento quando fa caldo. Sembrava prendersi tutto quello che c'era e anche quello che non c'era. Anche lo sguardo di T che mi fissava lavare le tazzine come se stessi facendo un'opera d'arte.
Ma l'arte è vivere, senza dubbi, senza risentimenti, liberamente espressi nella sensazione di esserci anche quando tutto non c'è.

Devi essere come un pomeriggio assolato che si allunga su tutto quello che puoi vedere.
Anche quello che non c'è.

Scalza

Corbezzoli e sdoganamenti



G. mi esorta giornalmente con parole di Y. Si va bene, sono tutte belle parole ma a me dell'esortazione importerebbe se fosse praticabile.

La praticità è uno degli aspetti fondamentali della vita. Ci sono cose pratiche ma non praticabili che praticamente diventano impratiche per accessibilità, non per funzionalità. Forse dipende dalla posizione. Ci sono effettivamente posizioni dove è difficile praticare la funzionalità.  A volte invece, la funzionalità c'è ma non arriva il risultato e così per una banale questione matematica si dice che quella posizione non funziona e non si pratica più. Però, l'esperienza, che è padrona della collaborazione intellettiva degli esseri con-senzienti, dice "se provi a variare gli addendi e deduci l'integrale della funzionalità algebrica di due monomi semplici, le parti letterali possono essere risolte dalla naturalità di un numero".

Generalmente primo.

Scalza

6 giugno 2013

Solo frammenti



Sono solo nuvole, dove inciampo. 
Ma se inciampassi anche nel sole, potrei finalmente cadere in quei frammenti di silenzi che s'aprono come luce nella confusione immensa che c'è.
 
Scalza

Write or not write



Scrivere è anche un lasciarsi andare, un morire e un nascere insieme. In quella trasformazione che le parole portano con sè. Ma è una visione, ce ne sono altre mille e più.
C'è chi scrive per offendere, non avendo il coraggio di dire quello che pensa veramente. O di amare, quando ti sembra inopportuno dire quello che senti dentro. Perchè le complicazioni nel gioco sentimentale alla fine contano. Conta tutto, te ne accorgeresti se avessi la visione della tua sommatoria.
Ci sono bei totali che dovresti considerare. Che se scrivi resta, se poi lo cancelli resta lo stesso.
Il delete è solo nella visibilità ma nell'eco dei sentimenti e nella sommatoria resta tutto.
Conta quello che scrivi e quello che pensi. Se l'hai scritto e non l'hai pensato può essere meglio, peggio, chissà. Nel gioco delle opportunità un po' dipende dalla fortuna che hai.
Può andarti bene.

Io ho imparato dai miei errori.

Scalza

Sempre più spesso



Sono piccole tracce dentro di me. Come quelle risate, vicino a un monumento dei caduti. Ero con qualcuno che si nascondeva in mezzo a dei cipressi. Quell'odore che è rimasto, di cose morte, andate, finite. Eppure ridevamo come se ci fosse stato un domani, sotto quell'aria che hanno solo i tramonti. Di momenti che amano gli uomini fragili, l'umanità che rivela la sua potenzialità nell'avere quel sogno a portata di mano.
Esistere è anche avere. Avere quello che desideri nel principio del tuo cuore.
Avere senza possibilità di errori, sconfinamenti, confusioni di sorta. Avere nell'assoluta adeguatezza di aver compreso quello che sei e quello che vuoi.

Scalza