30 luglio 2009

Appurare considerazioni liberatorie





I pretendenti mi piacciono perchè pretendono ma io mi sono abituata con il gagno che mi ha insegnato a gestire la pretendosità.
Quindi li gestisco benissimo, cioè li educo e gli insegno che nella vita pretendere è una cosa brutta e che per diventare grandi bisogna prendere tante mazzate.

Y

Scalza

Parli[amo] pure...



L'amore non possiede, nè vuole essere posseduto.
(K. Gibran)

***

Infatti quando incontri l'amore resti libero anche se ti impegni perchè l'impegno è nell'espansione non nella costrizione.

L'amore è un bell'inganno per il cervello.

Come quando ti dicono che ti vogliono (bene) e il bene è solo il modo con il quale ti vogliono.
Bene per chi vuole, ovvio, non per chi è voluto.
Tuttavia è un errore comprensibile nella distorsione che si completa nell'ignoranza grave dell'intelligenza. L'intelligenza non è sempre saputa infatti. Spesso è ignorante.
Comunque io sono una single accanita che traviso spesso. Che ne posso sapere!
So solo che quando ho fatto delle prove per riempire dei vuoti cosmici, lo raddoppiavo (il vuoto) e mi sentivo prigioniera di quel raddoppio, in perdita sequenziale.
Forse avrei vinto unicamente sulla base di una dispersione sociale che esisterebbe per provare la raffinatezza di certe osservazioni. Perchè in fondo, è questo che conta per l'osservatore socialmente protetto dalla socialità.

Scalza

29 luglio 2009

La dimensione non può essere Vita




Quando i sogni sono così vicini e la realtà sembra essere lontana, in quel senso di umanità attualizzata che spesso mi lascia incompleta nella sensazione che provo. E ho provato a prendere anche l'ultimo treno per starti vicina, perchè volevo credere senza essere utopica come dicevi tu. Troppo romantica in quei gesti e troppo dolce nell'essermi accanto. Forse quando i ricordi si spezzano e non restano buone parole per raccontare la Vita, si perde la fiducia.
Ma è perdendo che ritrovi più fortemente la perdita che hai. Anche l'Amore è così, che quando sembrava che il tuo cuore fosse morto, lo senti battere con il respiro dell'Universo espandendo con forza il tuo esistere. Nella profondità degli atomi che hai.

Se una foglia può tornare ad essere una pianta nuova, tutto è possibile. Un raggio di sole conservato in un barattolo chiuso, può riportare di nuovo quella leggera spensieratezza che ascolto tra le gambe quando metto gonne leggere e non mi sento più ostacolata dal volere bene.
Perchè non so capire, come dici tu. O i miei spazi non possono essere confinati in disposizioni burocratiche di orari e abitudini che mi logorano.
Quando tu, tu che sei amica, fidanzato, amante, fratello, sorella, compagna, figlio, collega, vicina, lontana, innamorato, in-odio, madre, padre.
Quando tu mi insegni di me, a capire quanto vuole una dimensione di noi, intrappolati nei concetti con cui ci rassicuriamo credendo di avere tutto sotto controllo.
Tu, che mi insegni. Io voglio essere libera.

Scalza

21 luglio 2009

Incredulare diversità


Si tratta di capire che niente resta uguale. Le cose cambiano per due motivi.
Il primo è che aumentando la percezione del tuo essere, una cosa che ti sembrava enorme può anche diventare microscopica. Come certi problemi che nel passaggio in dimensioni differenti, possono sembrare cose semplici ed inutili. E' il passaggio che crea la diversità.
Il secondo motivo è l'intevento di fatti esterni, che possono variare la circostanza che vivi per sperimentazione, delitto, volontà, sopravvivenza, altro.

Scalza

20 luglio 2009

Spot



Avrei voluto fare la pubblicitaria. Per fortuna non m'è riuscito che le bugie per dirle le devo scrivere sui post it nel contenuto e a chi dirle. Di solito poi quei pezzi di carta colorati li perdo, come la voglia di fingere, però, considerando i tempi che s-corrono, vorrei suggerire ipotesi e azzardare scenari sempre nella consapevolezza di come si muove il sistema solare, dell'ampiezza della galassia dove esisto ora, del battito del cuore dell'amata Terra.

Scalza

Lo scienziato, il porco e il sole




A volte mi chiedo cosa significa "prodotto dell'anno", però sono domande che aleggiano futilmente nel mio non tempo, quando m'avanzano resti come piccole monetine di rame.
C'è del resto una proprietà che è la connessione tra la pancia, precisamente attorno al terzo chakras, e l'uni-mente, quella unica, che è la somma di tante insieme.
Questo consente ad alcuni di appropriarsi di guizzi di ascolto più elevati per possibilità o caso fortuito. E nel guizzo puoi decidere se è il caso di parlarne o far finta di niente, perchè poi gli allarmismi servono solo a complicare la già impraticabile esistenza.
In passato preferivo farlo, per un calcolo sbagliato più che altro. Pensavo che gli esseri umani fossero un po' come me. Poi ho scoperto che non sono umana, per questo ho capito che i calcoli non mi tornavano mai. Così, attualizzandomi nel tempo presente, preferisco lasciare sospensioni, briciole, tracce. Poi le idee ognuno se le fa se vuole, se può, se ci mette del suo. Del resto, come diceva mia nonna, senza le tue gambe non vai da nessuna parte.
Al di là di quello che ti racconta la testa, ovvio.

Scalza

10 luglio 2009

Ashat-Kay



Nella percezione del pluralismo si può unicare meglio. Chi può dire cosa sia meglio se non lo prova, sperimentando quell'ampiezza a cui tendere per naturalizzazione?
Se cerchi un'elfa guerriera, in me troverai una fedele alleata.

Sempre.

Scalza
Ashat-Kay

8 luglio 2009

Tracciabili orientamenti



Restano le questioni sociali, quelle con cui si difende il proprio punto di vista, con quel falso senso dell'altruismo che è bello mettersi addosso come un bel vestito. Di strass per l'appunto, che ti stressa perchè quando ti corichi non ti districhi facilmente e chi ti abbraccia un po' di male se lo fa.
Meglio il jersey , si adatta meglio e risulta confortevole anche per chi ha deciso di starti vicino e di abbracciarti quando ne ha voglia e a te va.

Scalza

Districati dai riflessi


Forse mi manca l'emergenza. Che è un po' come un'esigenza urgente che ti spinge a fare o non fare qualcosa. Se io avessi l'emergenza di avere un piano di sicurezza nel blog, lo farei.
Invece ho l'emergenza di riascoltare dialoghi già fatti e vivere quelle immagini che mi sono rimaste troppo dentro, in maniera quasi imbarazzante. Il che mi crea un certo disagio in certe situazioni che poi dovrei gestire e mi manca il tempo.
Forse il segreto e sproprietizzarsi della propria ID che è quella chiave di accesso con il quale ti identificano e diventi appropriabile di processi comunitari fino al punto che di personale non c'è proprio + una cYppa.

Scalza

Sicuramente senza [dubbio]


Ma se un piano ce l'avessi, potrei vivere assicurata dalla sicurezza che questo mi dà che non dovrei più preoccuparmi.
Un piano come quello che mi salva la Vita ogni volta che torno a casa tardi e qualcuno mi aspettava presto.
Praticamente tutte le sere.


Scalza

Sicuramente qualcosa c'è

Il piano di sicurezza di questo blog, non c'è.
Quindi resta di fatto una zona spazio-temporalmente pericolosa, limitatamente alla parte mentale che può risultare avvicendevolmente martellata come fanno certi zum zum che si fermano nelle macchine sotto casa mia alle ore 23 circa e un po' mi disturbano perchè magari avevo sonno o volevo farmi una chiacchierata romantica con qualche grillyllo che la sa lunga e mi dice questo e quello per convinvermi a fare quello che tanto non farò. Già lo so, ma lui [ancora] no.

Scalza

3 luglio 2009

Your diversity compensates me


La tua diversità, mi compensa.

Ma spesso preferisco la mia uguaglianza perchè ho poca energia anche se tu mi dici che ne ho troppa. Forse perchè gli eccessi si assomigliano e alla fine presentano lo stesso problema: dello squilibrio che si mostra per creare un disgiunto.
Effettivamente un individuo disgiunto è più facilmente costringibile e manipolabile.

Non lo so ma io pensavo a un mondo diverso, dove le diversità si uniscono per dare vita a unità perfette e non più in conflitto, equilibri formalizzanti didassiche predisposizioni in amorevoli composizioni. Forse perchè sono sempre un po' innamorata. Di questo e quello, di te e dell'altro, di tutto e di niente. Alla fine l'importante è che uno lo sia, non di chi.

Scalza

Ottimistiche predisposizioni

I week lunghi, servono alle settimane corte.

The long weekend need to short week.


Scalza

2 luglio 2009

Della gallina ho il cervello, non le zampe

La pinzatrice rossa mi ha detto che qualcosa succederà. Magari è qualcosa di bello però è difficile pensarlo quando tutto intorno crolla. Umori, emozioni e fatti in sè.
Tuttavia la pinzatrice blu che è un po' più cauta nell'osservazione del Reale, mi dice che la dimensionalità è la ragione di certi intoppi che poi, inevitabilmente, portano sofferenza.


A me piacerebbe solo andare al mare e farmi due bracciate al largo per vedere la spiaggia da lontano e capire che cavolo è questa roba che sento e tanto bella non è.

Scalza

Parcheggiate proposizioni




Quando si s-parcheggia vicino a un semaforo verde è quasi certo che si prenderANNO degli insulti. Peccato che c'era il vigile, perchè stamattina avevo proprio voglia di spaccare la faccia a qualcuno che non conosco tanto bene. Per niente è meglio.

P* dice che il conflitto è un buon modo per socializzare.

Scalza

1 luglio 2009

Ponderare tergivers-azionY

Stamattina mentre traslocavamo per la giornata, guardavo il granturco che si sta alzando. Come il CLB, che quando andiamo via la mattina mi dice che è troppo lontano dove dobbiamo arrivare ed invece a me sembra che sia troppo vicino. Forse perchè mi piace guidare. Forse perchè a lui non piace essere guidato.
Effettivamente la distanza, il senso della misura che si ha è un qualcosa di personale che a volte si personalizza per esasperazione.
Come quando G* dice che lo soffoco o quando gli dico io che mi soffoca LUI. Forse siamo soffocati da noi stessi, dalla presunzione, dalla mancata incredibilità.

Scalza