18 ottobre 2010

Tea Time




Sono sempre stata un po' musicopatica, attira zanzare, NEOlogistica. Quindi non è che mi preoccupo di questo. Ma se le foglie cadono e rivelano profili che non avevo visto con quell'attenzione pratica al dettaglio che viene solo quando hai già generalizzato abbastanza, resto un po' colpita. Nel cuore più che altro. Perchè poi la bellezza a volte si nasconde e quell'appariscenza che posticcia ti si appiccica agli occhi per depistarti ha il gusto di cicles masticati troppo a lungo, da chissà-chi.
Sarà che all'acid jazz preferisco ancora il buon caro vecchio swing, le passeggiate in mezzo agli alberi di quei parchi dove ci sono ancora bambini che imparano ad andare in bicicletta con le rotelle, patiti della corsa che sgambettano con i culi più o meno in forma, pigri che come me si dilungano nei propri passi cercando quella parola che a volte si dimentica più per pudore che per quel troppo pieno che dilaga come una brutta malattia.
Sarà che è ora di cambiare, tornare, trovare.

Scalza

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