
E' un vero peccato che non posso dire tutto quello che penso. Che poi effettivamente potrei se fossi in grado di assenteizzarmi sull'assoggettivamento a quello che dico, meno vincolata alla direzione che potrebbe assumere il concetto espresso con quell'impeto che è proprio della certezza.
Se chi legge, potesse trarre solo la s-conclusionatezza, sarebbe facile.
Bisognerebbe inventare un pensatoio comune che tu vai là, ci butti dentro i tuoi pensieri e poi te ne vai. E la raccolta di questi pensieri dovrebbe essere fatta di livelli come gironi che si elevano e si abbassano a seconda della vibrazione che ci hai messo quando hai evacuato il tuo pensiero. Poi, dai gironi, filtrando si potrebbero fare dei tubi lunghi abbastanza da raggiungere un'ampietà di spazio dove le genti potrebbero andare ed aprendo un semplice rubinetto, prendere qualche pensiero dal tubo bianco o dal tubo nero.
Il nero è quello dei pensieri immondizievoli e il bianco, quello dei pensieri lucenti.
Perchè, effettivamente, non tutti vogliono luce. Certi amano le ombre e nutrirsi di putridume e catrame ma non ho giudizio in questo che dico. Forse è la natura ad essere differente. Il dis-piacere c'è quando pensi che tu sei come loro e non comprendi che la natura è differente.
L'ho capito ieri mentre guardavo una margherita di campo, di quelle che puzzano se le porti a casa, perchè la loro casa è il campo. Vicino c'era un fiore tutto blu che mi guardava.

Io non credo che le creature viventi non umane, pensino di essere tutte uguali. Loro si esprimono per quello che sono e quello che hanno.
Semplicemente vanno nella stessa direzione che è la Vita.
Però puoi anche scegliere di andare verso la Morte che in un certo modo è la Vita stessa ma vista dall'altra parte, quella dell'antimateria. Allora se uno vuole distruggersi in questa Realtà che vedo, è perchè fondamentalmente dall'altra parte di quel mondo che è opposto ma di completamento a questo, c'è l'Altro se stesso di questo qui che si ama costruttivo. Per cui, il segreto dovrebbe essere restare nell'equilibrio cosi tutti e due gli esseri dei due mondi, restano nel perfetto equilibrio di un esistere in completamento.
Una cosa del genere.
Scalza