
Oggi sono chiacchierona, non so.
Però mi piace essere come mi sento e non viceversare alla ricerca di quello che potrebbe essere giusto che poi è un pensiero che mi passa ed in fondo a conti fatti, lo so. Cambia sempre tutto.
Tuttavia riflettevo che spesso la differenza la fanno gli altri. A volte è sommatoriamente annotabile in stato di benessere, a volte è proprio differenziabile di stati che avresti lasciato volentieri senza troppo trasporto e partecipazione, che a ben pensarci la partecipazione è utile se c'è un sentimento.
Come V* che mi ha chiamato il giorno prima del 14 che era il 13, e lo sapevo. Che lo faceva con la discrezione di un essermi amico, vicinamente intendo. Non è da tutti esserlo in quel modo discrezionale che non specifica ma c'è, sottolineante la presenza e non la presenziabilità.In ogni caso, certi parenti avrebbero potuto fare la differenza di tutto quello che vivo ADESSO anche se PRIMA non l'ho scelto. A§ dice che mi devo perdonare ma secondo me A§ dice quello che andrebbe bene per lei, come facciamo tutti del resto quando non siamo capaci di metterci da parte, appartando quello che vorremmo e non abbiamo.
So anche questo.
Ma di certi parenti sono rammaricata, perchè li sognavo sempre e mi sembrava che fosse un segno buono ed infatti lo era nel senso suggerito dell'importanza che avrebbero avuto nel determinare la possibilità di uno svantaggio figlio dell'impossibilità di capire.
E certe volte ci penso. A come sarebbe la mia vita se gli altri avessero capito sempre, ascoltato almeno un cinquexcento di quello che dicevo soprattutto quando ridevo. Perchè come diceva sempre
mio padre, nello scherzo c'è sempre un filo di Verità. Aveva ragione, lo sapeva.
Che quel filo è sottile come seta ma resistente abbastanza perchè arrivi fino a chi sta menzionando fatti senza sconti, abbindolando solo la sua ragione, il suo tempo, la sua follia.
Si, un po' certi parenti avrebbero fatto la differenza.
Come certi amici, che ritenevo tali o che mi facevano credere d'essere. Per motivi loro e miei, non c'è sempre una ragione da capire. A volte le cose sono così perchè ti sembra che sia plausibile l'accertamento indotto da una presunzione teoricamente ammissibile.
Invece un minimo di analisi logica ti spiegherebbe molto di più senza scomodarsi troppo. Che più che il cuore è il cervello a risultare fragile.
Alla fine tutti potremmo fare la differenza di qualcuno. E quindi siamo tutti perfettamente stronzi uguali. L'importante è saperlo, je pense. La differenza forse è tutta qua.
Scalza