16 ottobre 2009

il karma a volte ti Agguppa [-]




Oggi sono chiacchierona, non so.
Però mi piace essere come mi sento e non viceversare alla ricerca di quello che potrebbe essere giusto che poi è un pensiero che mi passa ed in fondo a conti fatti, lo so. Cambia sempre tutto.

Tuttavia riflettevo che spesso la differenza la fanno gli altri. A volte è sommatoriamente annotabile in stato di benessere, a volte è proprio differenziabile di stati che avresti lasciato volentieri senza troppo trasporto e partecipazione, che a ben pensarci la partecipazione è utile se c'è un sentimento.

Come V* che mi ha chiamato il giorno prima del 14 che era il 13, e lo sapevo. Che lo faceva con la discrezione di un essermi amico, vicinamente intendo. Non è da tutti esserlo in quel modo discrezionale che non specifica ma c'è, sottolineante la presenza e non la presenziabilità.

In ogni caso, certi parenti avrebbero potuto fare la differenza di tutto quello che vivo ADESSO anche se PRIMA non l'ho scelto. A§ dice che mi devo perdonare ma secondo me A§ dice quello che andrebbe bene per lei, come facciamo tutti del resto quando non siamo capaci di metterci da parte, appartando quello che vorremmo e non abbiamo. So anche questo.

Ma di certi parenti sono rammaricata, perchè li sognavo sempre e mi sembrava che fosse un segno buono ed infatti lo era nel senso suggerito dell'importanza che avrebbero avuto nel determinare la possibilità di uno svantaggio figlio dell'impossibilità di capire.

E certe volte ci penso. A come sarebbe la mia vita se gli altri avessero capito sempre, ascoltato almeno un cinquexcento di quello che dicevo soprattutto quando ridevo. Perchè come diceva sempre mio padre, nello scherzo c'è sempre un filo di Verità. Aveva ragione, lo sapeva.
Che quel filo è sottile come seta ma resistente abbastanza perchè arrivi fino a chi sta menzionando fatti senza sconti, abbindolando solo la sua ragione, il suo tempo, la sua follia.

Si, un po' certi parenti avrebbero fatto la differenza.
Come certi amici, che ritenevo tali o che mi facevano credere d'essere. Per motivi loro e miei, non c'è sempre una ragione da capire. A volte le cose sono così perchè ti sembra che sia plausibile l'accertamento indotto da una presunzione teoricamente ammissibile.
Invece un minimo di analisi logica ti spiegherebbe molto di più senza scomodarsi troppo. Che più che il cuore è il cervello a risultare fragile.

Alla fine tutti potremmo fare la differenza di qualcuno. E quindi siamo tutti perfettamente stronzi uguali. L'importante è saperlo, je pense. La differenza forse è tutta qua.

Scalza

4 commenti:

46+2 ha detto...

Bisognerebbe nascere senza parenti.E avere la lucidità di non essere lucidi quando è il momento e lucidi quando non lo è.

scalzasempre ha detto...

:-]

Anonimo ha detto...

non credo che sia importante ciò che non è stato fatto, anche se nelle preghiere chiediamo scusa per le ommissioni, ma cio che adesso abbiamo per portare una nuova soluzione, perchè forse i parenti ci chiedono di poter finalmente risolvere ciò che loro stessi non sono stati in grado di terminare.
Nella malattia la porta, nel non vicariare la costanza, nella sofferenza la forza per procedere verso una guarigione. Totale.
E se guarisci te stesso, non sarà più la morte per nessuno dei parenti, perchè a bloccarli non sia la loro paura di non poter risolvere, o nel non essere stati capaci almeno di provarlo.
Il micro nel macro, in un unico ologramma.
il nat.

scalzasempre ha detto...

ciao nat!!!
certe volte è proprio difficile guarire :-)