9 ottobre 2009

Porcherizzare ammaialaNti

Quella maiala dell'influenza arriverà, insieme al virus porco.

Si, c'è un senso.

Ci pensavo proprio stamattina mentre facevo sette fotocopie per L* che non le sa fare ed usa una posizione contrattuale maggiore per sfruttare me che tanto ormai, non ho più voglia di sfruttare niente e nessuno.

Neppure quelli che dicono cose interessanti su di me che un po' mi dovrebbero lusingare ma poi alla fine penso che sono dette PER ed allora non mi lusingano più. Per niente, ovvio.

Tuttavia se il porco e la maiala si incontrano qualcosa succede, penso.

Essendo che il porcheggio e la maialaggine è diventata una fissa diffusa certizzata dagli usi dei costumi mascherati con cui si dovrebbe anonimare qualcosa che però resta indelebile, come certi marchi che poi alla fine si chiamano tatuaggi solo per farsi PIU' fighi.

La porchite la vedi, la senti, la tocchi e resti ammaialato per un po' come un raffreddore. Però se l'indole è di un sistema immunitario protetto dalla presenza di anticorpi che corpolizzano con pensieri e fatti, l'ammaialamento passa e ti rinforzi ancora di più. Così la porchite passa e non ce l'hai più.

Che si ammaialino pure tutti a questo punto. Magari serve.

Scalza

3 commenti:

Anonimo ha detto...

prova, prova, prova ... CL

Anonimo ha detto...

la porchite viene ai porchi, agli umani dovrebbe venire la umanite. O viceversa. Solo che se incontro un suino che si mette a recitare Shakespeare poi è difficile mangiare prosciutto. Forse è grave. CL

scalzasempre ha detto...

si tratta di vivere con la consapevolezza dell'incrociabilità. Y