
...che non mi capitava di conoscere una persona normale e forse mica ancora lo so, però mi sembra così ed è una cosa bella. Che non mi fa innamorare, pensare, desiderare, svogliare, immaginare, sculettare, smorfieggiare.
Forse è un miracolo quando riesci ad ascoltare quello che dice una persona senza pensare a quello che devi fare dopo, domani, tra un mese, il prossimo anno. E poi ti viene da rispondere con mezze parole che però sono arrivate, così come le avevi pensate. E guardando con la pazienza di chi ha già visto, aspettato, annoiamentato, rilevato con la statistica e la probabilità, ritenti trappole a ripetizioni che però non scattano perchè quel cervello che ti sta ascoltando è vivo&vegeto e ti parla con gli occhi dentro la bocca e la bocca nelle orecchie e tutto sommato, potrebbe anche essere che sei finito in un sogno lucido.
Ne ho sentito parlare, certi li ho anche raccontati ma quelli che mi facevano paura non li ho voluti ricordare e poi, altri, li ho lasciati da parte perchè ho anch'io il mio pudore. Che si muove mentre sto ferma e si ferma quando mi muovo. A guardare le cose che mi sfuggono per ovvietà o perchè erano minime come le briciole su un tavolo che si raccolgono con la mano distrattamente, per fermare un attimo che non c'è mai stato.
E mentre guidavo verso casa, ho visto grano piegato dal vento e dalla pioggia. Come me.
Scalza