5 settembre 2013

Tired




Parlante la notte discorre di cose che dovrei aver dimenticato, gentilezze mal considerate e probabilità di certezze che si avvalgono di alibi nascosti: come quei biglietti dove mi sono promessa che avrei fatto DI tutto per restare focalizzata su obiettivi semplici come mangiare, bere, dormire, respirare, sorridere.
E' quell'ambizione stupida che ti fa rincorrere probabili campionamenti di distanza, rivelando quelle parti di te che spesso ti mancano, come se fossero un amore unico che poi ti ha lasciato.
In mezzo a una strada mentre scivolavi via nella pozzanghera più a nord, dove il sole passa e sfugge, lasciandoti acquaticamente a posto.Vorrei un vento africano a riportarmi nell'aria, più su di quel giù dove va bene ci sto, ma non c'è una grande compagnia, diciamolo pure.
Ci si lamenta, poca ironia, file in bagno, piatti sporchi da lavare e nessuno che ha voglia di cucinare.
Poco sonno alternato a molto sonno, nessun equilibrio. Nelle pozzanghere si sta così. Senza tanti fronzoli nelle punteggiature.

Scalza

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