13 novembre 2009

Senza un vero perchè, ma veritiero sempre




Stamattina mentre viaggiavo ho pensato che da un po' di tempo attraggo persone differenti da quell'ugualismo a cui ero assoggettata per karma, credo. Qualcosa di simile.
Che poi mi veniva da pensare che erano tutti così ma per fortuna conoscevo qualcuno che era diverso ma che l'avevo attratto prima, quando ero meno alta e più immaginativa.
Ecco, forse è l'immaginazione che avevo cambiato, va a capire.

Però poi parlando con V* di questa cosa, mi è venuto in mente quello che diceva G. che si attrae quello che si è, quindi molto probabilmente io ero quell'ugualismo che non mi piaceva ma che avevo e se ce l'avevo era solo perchè io potessi capirlo, fino in fondo.

Adesso che l'ho capito e che lo so, dovrei incontrare un diversismo. Mi completerebbe meglio, colmando le mie mancanze e sublimando alcune oggettive difficoltà.
Mi piacerebbe perchè un po' mi ero annoiata dei soliti discorsi e delle solite cose.
Rimaneggiate un po' per un fatto di personalizzazione in personalità, perchè in fondo l'ugualismo era per certi fatti-atti che poi scemavano come l'entusiasmo di quelle serate dove le aspettative sono esagerate e i capitomboli sono assicurati ma senza quel casché che potrebbe enfatizzare meglio l'illusione dentro una delusione. Di quando sai bene che le cose stanno in quel modo che non ti va, ma fai finta di niente e spalleggi mentre ancheggi, sculetti mentre alzi il morale con il crick della portabilità. A volte è più semplice, se è primavera ad esempio. Oppure se mille foglie gialle e rosse irrompono sotto un cielo grigio di un quasi inverno. Anche le neve andrebbe bene o il caldo dell'estate. Forse meglio un gin, una telefonata isterica di un amico stressato, due inviti a cena contemporanei tra loro, che accetterai per confonderti meglio e pensare meno.
Cioè fino a quando ti accorgi che oltre quel piccolo patatrac che può capitare, c'è un'ampietà intorno che può ancora saziarti. Più di chissà+che.

Scalza

4 commenti:

46+2 ha detto...

Io credo che accettare di accontentarsi vada bene fino al momento in cui ci si è accontentati.Dopo potrebbe risultare uno strascico,magari anche un pò noioso,del quale poi si fatica a liberarsi.

Ma non sarà che semplicemente stai seguendo la legge solo che non te ne accorgi e pensi invece sia diverso ora? (ugualismo e diversismo)..Cioè..magari credi di attrarre diversismi ed invece trattasi sempre di ugualismi percepiti diversamente da te? :)
(sottotitolo:tentando di mettere in difficoltà l'astrofisYca per puro vezzo dissacratorio..) :)


firmato berasph :)

scalzasempre ha detto...

a questo punto, potrebbe essere tutto. Uno racconta le cose come le percepisce, mica come sono realmente almeno fino al punto della piena consapevolezza. Ma in quel punto non si racconta più niente, perchè mi sa che è xfettamente inutile :-)

ciao ber-etc

46+2 ha detto...

Risposta esatta,brava.
Lo dico sempre che sei tutta cervello.Hai vinto un dubjec ...però se preferisci berasph possiamo trovare un'accordo...ti faccio un buon prezzo.

scalzasempre ha detto...

m'attira il dubjec, vada per quello