1 luglio 2009

Ponderare tergivers-azionY

Stamattina mentre traslocavamo per la giornata, guardavo il granturco che si sta alzando. Come il CLB, che quando andiamo via la mattina mi dice che è troppo lontano dove dobbiamo arrivare ed invece a me sembra che sia troppo vicino. Forse perchè mi piace guidare. Forse perchè a lui non piace essere guidato.
Effettivamente la distanza, il senso della misura che si ha è un qualcosa di personale che a volte si personalizza per esasperazione.
Come quando G* dice che lo soffoco o quando gli dico io che mi soffoca LUI. Forse siamo soffocati da noi stessi, dalla presunzione, dalla mancata incredibilità.

Scalza

2 commenti:

Santrevi ha detto...

Che strana la percezione della distanza. Una mia amica fa anche 100 km per andare a mangiare in un tal posto. Io non mi muoverei mai da casa.

scalzasempre ha detto...

è un fatto emozionale che attiva lo scorciatore metrico che poi uno alla fine si dimentica anche di avere con sè.