8 agosto 2008

tiltità

Mi ricordo il caro vecchio vinile, che se si graffiava, saltava. E perdevi il seguito della musica, quella che veniva dopo. Il futuro.
Restando intrappolato in quel tratto vizioso dove le parole si ripetevano come una nenia incantata di una strega cattiva. Che un pò a dire il vero rimbambiva. E per andare nel futuro dovevi giocare di mano e salvare quel tratto come un fosso.
Ecco, io vorrei sapere due cose. Primo chi ha graffiato il vinile di questo tempo. Due perché chi fuma deve lasciare le tracce per strada. Sono mica tutti figli di quel maiale di pollicino?
Scalza