1 luglio 2012

Intraposti appostatamente



Non so dire cosa sia meglio. Dimenticare o ricordare. Bisognerebbe adottare la regola pratica di scordare quello che ferisce e ricordare quello che ti fa stare sempre al meglio di te.
Tuttavia l'orientamento non è simmetrico ai fatti e la memoria va un po' per i fatti suoi.
Che se ti capita di trovarti all'angolo di una strada dove qualcuno ti aveva detto qualcosa di brutto te lo ricordi perchè in quel punto sarà rimasto, forse attaccato a un lampione, l'impressione di quell'emozione di stupiscimento ferito che ti aveva sedato, annullando la percezione di quell'intorno che dovrebbe salvarti quando sei schiacchiato dal peso di cattiverie non utili al procedimento in corso. Capita. Forse avrei dovuto comprare quell'armatura antica che vendevano in quel borgo antico dove sono stata quell'estate che faceva caldo ed eravamo sempre al mare.
Mi era sembrata inutile e costosa ma ora mi ricredo.
Dovevo affrontare certi momenti lanciando una lancia a mio favore e ribattendo a quei pesi morti che avevano solo lo scopo di frenare i miei facili entusiasmi. Che male c'è?
A credere di poter essere sempre felici con quel niente-tutto che la vita offre ogni giorno?
E' così che voglio restare. Sempre.

Scalza

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