8 novembre 2009

Esigenze tempisticamente dimenticabili





E' bello quando finalmente ti senti a casa. Soppesato dall'unico giudizio possibile, quello tuo.
Poi non hai quel tempo ristretto dell'occupazione di un bagno, le colazioni assomigliano a spuntini che si abbinano bene con quei pranzi light che però consumi a piedi scalzi mentre chiacchieri con qualche goccia di pioggia che scivola giù dal vetro, allungando la percezione di una discesa.
A risalire farebbe più fatica.
Capita anche nella Vita, sempre.
A scendere ci va un attimo, tranne che nei pesi. A risalire ci va molto di più, chissà perchè.
Come quando ho capito che V- non aveva capito niente nè di me e neppure del resto. Molto probabilmente neppure io, però poi non so perchè ho avuto bisogno di una rivendicazione su tutto quell'incompreso.
Per fortuna di realizzarla non ne ho mai avuto l'occasione.
Le occasioni, si sa, rendono gli uomini ladri, meschini, peggiori, scivolanti verso quelle profondità in cui volare c'est ne pas possibile.

Scalza

4 commenti:

46+2 ha detto...

Ho cambiato idea...rilevo la mia autocandidatura.. :) Si sà mai..

scalzasempre ha detto...

beh visto che era condizionata, non era proprio "depositata" :-]

46+2 ha detto...

Stavi per aggiungere "per mia fortuna..",lo sento..eheh :))

scalzasempre ha detto...

per tua fortuna! sono una tipa altruista :-]