12 febbraio 2009

Commentabili in altrità


Per fortuna sono un'altra, certe volte è così.
Tuttavia a volte mi piacerebbe essere quell'altra che non sono e che qualcuno pensa che sia.
In questo modo dovrebbe essere più facile travalicare il senso di quello che non travalico perchè mi abbandono alla perpetuità che vivo nell'esistenza che ho. E raggiandomi nello spazio che circostanzio con il movimento effettutato nella ripetizione di abitudini che da consone trafiggono la libertà, penso.
Perchè in fondo ti ho sempre amato per quello che eri pur nella comprensione che non eri per me appropriabile per via di scelte che hai fatto in quel tempo dove io ero occupata a scendere dai vagoni di quei treni che ho perso anche se il biglietto l'avevo.
Siamo stati derubati di quella precisione che avremmo avuto essendo che completati dalla complementarità avremmo potuto sentirci leggeri nella coesistenza di atti e fatti che poi, sarebbero stati nell'unità di circolarità eterne.
Come quando mi sorridi e vorrei baciarti e so che non lo farò. Perchè il caos dell'esistenza già ce l'ho. Grazie.

Scalza



2 commenti:

sblogged ha detto...

Pensiero-desiderio-bisogno, poi bisogno-desiderio-pensiero. Ho letto, riletto, pensato e ripensato. Forse ho capito, ma tanto prima o poi ne parliamo.

scalzasempre ha detto...

Yes. Ne ho pronti altri due ma lascio il tempo del recepimento.