30 dicembre 2011

Moltiplicati in fattorialità disgiunte


Immaginarsi non è sempre facile, tuttavia sarebbe meglio che (il) vedersi. Un po' come capita con gli altri che te li immagini così e cosà e poi l'esperienza e i fatti pratici del vivere te li fanno vedere come sono veramente, in quel nudo e crudo che è bello solo se lo condividi in quell'atto di familiare intimità. Crescendo te rendi conto che non tutti sono nudisti, spesso si travestono come dei trans(former). Per essere accattivanti, coopulati in cooperate divisioni tra il se e il me, come se fosse facile. Poi si impazzisce e si chiamano amici quelli che neppure sanno se ti piace più il blues o lo swing. Che una differenza c'è, inutile vantarsi di avere capito senza aver praticato mai. Nè lo swing o il blues.
Mai come quelli che seduti e cellularizzati si comprendono da soli, parlando con gli altri. E beizzati se ne stanno aqquattati come gatti satolli che i topi passano e loro restano. Aqquattati, ancora, come se nulla fosse successo mai. Mai come quelli che di qualsiasi sesso siano, festeggiano con chi vogliono la loro presenziabilità che di essere non possono esserci mai. Mai.
Per fortuna  a me interessa il sempre che è semplicemente il mai elevato alla potenza del "forse".

Scalza

23 dicembre 2011

Incomprese verità



In questo periodo è strano sentir parlare di Pasqua, non dell'isola ma della festa.
Stamattina B. mi ha detto che dopo Pasqua vuole uscire con me una sera. Molto probabilmente ha una vita sociale molto intensa. Nel pomeriggio  F. mi ha detto che voleva colorare un disegno di Pasqua.
Allora ho pensato che forse è un messaggio. Ci ho pensato tutta la sera, anche mentre L. mi spiegava che sua nonna era sorella del fratello del nonno di M. e delle frecce che costruiva con gli ombrelli rotti.
Poi mentre andavamo a casa mi ha detto che a capodanno non fa niente perchè a Pasqua andrà via una settimana. Sono un po' colpita da questa serie di pasqualismi.
Vado a dormire.

Scalza

14 dicembre 2011

Sbadate ripercussioni



Da qualche parte dovrei ancora avere la voglia di fare le cose che tanto so già che non servono a niente. Tipo essere gentile con Tizio e Caio, fare un piacere a Sempronio, quella roba là.
Solo che poi alla fine è un vizio più che una voglia, il fare o non fare. Lo sanno molto bene quelli che preoccupati del flusso liquido della dispersa liquidità, fanno le antiche ma sempre efficaci prove del nove, che se lo racconti in giro tutti pensano che parli del kamasutra.
L'ignoranza una volta era beata, adesso è solo una risonanza della demenza.

Scalza

12 dicembre 2011

Postumi



Dovremmo includere la pazzia dell'altro nel comprenderlo, tuttavia spesso prevale il buonismo che azzera la lucida razionalità in un delirio di ambulazione fortuita.

Scalza

7 dicembre 2011

Beppe Brillo



A me l'inglese non piace tanto perchè una parola vuol dire tante cose, ma poi ho scoperto che anche in italiano certe parole vogliono dire più cose. Tipo che se uno brilla perchè è un po' illuminato (perchè servo degli illuminaNti) può anche darsi che si fa un bicchiere di troppo e quindi diventa brillo perchè ubriaco.
Fatto sta che nell'uno o altro caso la brilleria non è cosa buona ma ci tocca assumerla a dosi omeopatiche che non vuol dire che ci fa bene. L'omeopatia fa anche male, tutto fa bene e fa male. Anche l'ironia, le risate. Conosco persone che sono morte dal ridere, altre dal piangere. Che ne sappiamo qual è la strada giusta per sopravvivere? Certamente finchè lavoriamo e consumiamo producendo PIL con ciabatte nuove e pizza, siamo coperti dal sistema sanitario nazionale che può offrirci la salvezza. O sei di qua o là, l'importante è che ci sei. La salvezza te l'hanno data comunque, non è che sbagliano loro, al massimo tu. Che hai egregorato in andamenti errati (da errare come vagare) e se non sai cosa è un'egregora vattela a cercare. Come io cercherei un portaborse di un parlamentare per rubargli la borsa e poi cercare il parlamentare e dargli tante di quelle borsate addosso da mandarlo in ospedale e fargli provare il sistema sanitario nazionale, quello vero, non quello che usano loro. E quando esce lo aspetterei fuori con un mio amico, R. è abbastanza grosso per essermi amico e poi è coerente con un certo tipo di manualità discorsiva. Ecco, bisogna tornare ai discorsi manuali.
Altro che conferenze e scioperi. Una bella ricerca al parlamentare per riempire gli ospedali e curare la mente di questi uomini malati.

Tanto vale dire la verità, questo è quello che penso.
Se sei brillo di luce o di alcoliche prestazioni, dilla tutta fino in fondo e non se ne parli più.
Basta cordate in rete, parole in rete, discorsi in rete. Basta retate virtuali. Voglio quelle reali.

Scalza


6 dicembre 2011

Tagli e Tasse



Vorrei la terza opportunità che di solito è quella perfetta. Tipo che tra i due litiganti il terzo gode.
Ecco, vorrei che fosse il popolo il terzo, tra i politici e i tecnici (=banche). Se fosse possibile, mi piacerebbe.

Scalza

Mondialismi globalizzati




Giusto per comunicare che non ho niente di importante da dire ma nello scrivere mi impratico di comunicazione.

Forse, le persone cercano fuori casa qualcosa o qualcuno non perchè non ce l'hanno in casa ma perchè non ci vanno a casa. Se G. rifrequentasse casa sua, forse si accorgerebbe che ha già cosa instacabilmente sta provando a cercare. Non mi pare così evidente la differenza tra quello che insegue e quello da cui scappa.

Scalza

Invasiva propedeutica



A me piace leggere i commenti delle notizie più delle notizie stesse.
Li trovo istruttivi sul capire la realtà che mi circonda.
Tu leggi e ascolti, osservi la risonanza che ha creato l'input della notizia.
Non so dire quanto le notizie siano informative, certamente alcune non lo sono. Alcune parole sono concretamente ispirative di interferenze che dovrebbero creare una risonanza particolare nelle persone per guidarle in un percorso di formattazione.


La grande fortuna delle persone è nell'intuire, non nel capire. Non lasciarsi trascinare dall'inganno dell'inganno, fatto di perverse considerazioni che eludono ogni possibilità di salvezza personale.
Certamente è difficile restare isolatamente felici in una realtà che circostanzia l'orrore della prigionia mentale (e spirituale) degli esseri umani, ma nonostante questo è ancora possibile preservare quel minimo di serenità data dalla comprensione che la tua libertà personale è fatta di rinuncia alla condivisione dell'errore non nella sostanza, ma semplicemente nella scelta.

Scalza

5 dicembre 2011

Missing



Alla fine prima di dormire è meglio pensare alle cose belle, quelle che non dipendono da niente e che molto probabilmente resteranno belle anche quando non ci sarò. Ai profumi che sento quando le luci sono spente, al suono del vento che muove le foglie e fa tremare le imposte per darmi la sua buonanotte.
Quando ero "piccola" prima di dormire pensavo che mi trovavo sull'enterprise, con la maglietta gialla poi però ho pensato che per predisposizione agli aggiustamenti era meglio la maglietta azzurra. Tuttavia era bello dialogare con quell'universo dove lo spazio e il tempo erano legate più ai miei desideri che al vincolo d'essere nel qui e ora. Si, va bene che la centralità della timeline è stata riposizionata, però futurante ero più felice.
Da domani mi aggroviglio di nuovo un po' più in là. Stanotte intanto ritorno in enterprise.

Scalza

Zoo-landia



Quando il CLB piange perchè sa che sto per metterlo in punizione gli dico sempre "smettila di fare il coccodrillo". Ma il coccodrillo che ne sa di come si fa?
Il fatto è che siamo cresciuti con queste manfrine animalate, di cani che abbaiavano e non mordevano, di gatti che ci lasciavano lo zampino e di cavalli addormentati in piedi.
Per questo adesso diamo la colpa ai coccodrilli anche se in realtà è tutta una questione di cervelli di gallina.

Scalza

Possibilità dell'impossibile nell'irrealismo reale



Se cado dalla padella alla brace mi faccio male ma se io so che cadendo dalla padella andrò verso la brace, mi incavolo prima di farmi male. A meno che non uso una liana, come certi fanno per uscire da certe situazioni sentimentali. Le liane si usano, non si amano però si può anche dire che le ami perchè in quel momento se non ci fosse una liana come faresti a non cadere nella brace?
Tuttavia Monti mi sembra tutto tranne che una liana, anche se effettivamente è bello slanciato.

Scalza

Am-nesia

La gente che non conosco in genere mi piace di più di quella che conosco. La gente che riconosco in genere mi piace di meno di quella che mi sono dimenticata.
Per un fatto di possibilità più che di piacere.

Scalza

Addendati in somme reciprocizzate





R. è come la borsa. Ci va poco a farlo entusiasmare ma poi tanto crolla di nuovo.
Avrà un polo di attrazione sul crollo da cui non riesce a sganciarsi perchè non ha abbastanza distanza. Ci pensavo stamattina che è come quando il meno per più fa meno e se invece è meno per meno fa più. Essendo che noi siamo nel meno per meno, dovremmo fare più ma non è detto perchè potrebbe anche essere che ci mettono qualche più apposta per fregarci, così fa ancora meno. Quindi, per riportare un più dobbiamo creare un meno menosissimo che attragga quei pochi più che mettono qua e là apposta per ingannarci e dire "no, grazie. Questi più teneteveli pure che non ci servono a niente".
Io al più che inganna l'operazione non ci sto più. Voglio un meno che riporta un più e non se ne parla più.
Ecco, potrebbe anche essere una buona idea solo che poi viviamo sul filo sospeso che basta un meno anche se piccolo, piccolissimo, che poi ci porta di nuovo un meno.
A meno che anzichè moltiplicare non decidiamo di sommare o sottrarre, cioè trasformiamo i fattori in addendi o sottraendi, badando bene che la sommatoria massiva dovrebbe essere posizionata nell'insieme +. Allora è proprio vero che l'unica cosa che ci può salvare è l'unità.
In fondo è con la moltiplicazione che ci hanno rovinato la vita.

Scalza

2 dicembre 2011

Mi hanno detto che non potrei, mica che non posso!



Stavo cercando un cacciavite. Di solito ne ho sempre qualcuno nel cassetto perchè potrebbe sempre servirmi. G. dice che sono svitata, io mi riavvito così sta zitto per un po'.
L'importante è non smontarsi del tutto, qualche vite allentata non è che fa male. Ti fa sentire più mobilitato e in questo momento di immobilismo indefesso, mobilitarsi anche se non coordinati, non va male.
Qualcosa è già, meglio di niente è.

Scalza

Perchèzzati




Perchèzzati mi piace, sa di parcheggiati anche se la realtà è che siamo più che altro ammassati.
La ridicolezza a cui siamo sottoposti non è divertente ma del resto chi è soggetto a scherzi non si diverte mai come quelli che gli scherzi li fanno. Lo dicevo sempre a quei compagni stupidi che se la prendevano con L.B. solo perchè era ormonalmente inceppata da quelli che come loro toglievano autostima alla sua possibilità di esistere così come era venuta. Chi se ne frega se non sei come quegli standard evoluzionisti-ci ed isoquantici che ti presentano come quello che si dovrebbe anche se non è. Posticci di troppe bugie si vive fino ad un certo punto, poi comincia la sopravvivenza, infine arriva la sussistenza che è quel limite direzionale a cui non potrai facilmente fare resistenza. Spera, a quel punto, di non accorgerti mai di questo perchè la sofferenza che proveresti è indicibile, lenta, inesauribile. Bisognerebbe insegnare questo ai bimbi nelle scuole, non ad imitare processi mentali di adeguamento ad altre sciocche falsità che poi condite di moralismo si ergono come mostri nelle tempeste della Vita e ti fanno rimpiangere quelle giornate di sole e vento dove avresti voluto correre a piedi scalzi con il tuo aquilone alto, tra le nuvole e i sogni di tutti quelli che ancora sperano.
Restiamo solo inadeguati alla bellezza, quella vera. All'amore, quello sincero. Non fatto di sbriciolate passioni che hai raccolto tra i rifiuti di chi esasperato dalla povertà emozionale è rimasto vittima di se stesso.
Restiamo inadeguati alla Vita, schiavi come siamo della sua mancanza. Sempre a sospirare qualcosa che già c'è, sempre a rimpiangere quello che non abbiamo perchè è nell'avere che fondiamo il nostro principio di vita.
Eppure anche se non ho tutto il cielo e la terra che vedo e cammino, lo sguardo di chi incontro, il profumo dei fiori ma anche dei boschi pieni di gelo, della notte stellata, è tutto insieme a me. Voglio essere insieme, non avere. Insieme al mondo che vive con me.

Scalza

Terapia consapevole & scalza
parole per riflettere
musica per rilassarsi



1 dicembre 2011

Rivelatamente suonati



Io non ho mai preteso di essere normale, vista la norma intendo. E' una cosa che ho già stra-scritto ma evidenziare gli assilli aiuta a fargli perdere il magnetismo e ti libera, che poi liberati si sta sempre meglio.
Tuttavia quando alla tv vedo la faccia di barilla e quella di veronesi nello stesso quasi fotogramma, mi viene il dubbio che un collegamento tra il dire e il fare ci sia. Avranno prosciugato tutto il mare quindi anche la nave che affonda un vero problema non lo creerà. L'avevo detto io alla pinzatrice che non bisognava subito lanciarsi nei salvataggi dei suonatori suonati. Meglio così, mi sento molto più tranquilla.
E poi ho capito che dissentita ma parlante sto meglio che assentantemente ammusolita.
E' una questione di spicciola dialettica, basta abituarci-si-mi-vi-ti.


Scalza

Area manovra occupata, grazie



Son le 11.57, lo dico per G. che pensa che scrivo di notte. Io di notte dormo, per fortuna. C'è chi non riesce tanto bene per colpa dei padroni di certi cani che non stanno bene e che andrebbero curati (i cani).
Io e il CLB guardiamo spesso il programma dell'educatore di cani nr. one. Ho sentito anche cose brutte su di lui ma a noi ci piace perchè ha una faccia simpatica. Anche El nino non è disturbato e io mi fido del giudizio del mio piccolo Garfield.
Tuttavia stamattina pensavo che se il titanic affonda, essendo che il comandante è già andato via da tempo, chi salverà i suonatori che continuano a suonare musiche stonate?
Ma forse non è il caso di salvarli, bisogna riflettere prima di partire ai salvataggi.

Scalza