Alcune parole ti restano in tasca come spiccioli inutili che non servono a niente. Come certi sorrisi che faccio ai semafori arrossati dall'eventualità tempistica di un ritmo che muove il mondo avanti, indietro. Qualcuno si ferma ogni tanto. Siamo pochi a leggere, più che scrivere. Siamo pochi ad ascoltare più che dire. Siamo pochi a restare.
Scalza
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