5 novembre 2009

Vincolati a liberalità


C. diceva sempre che non mi capiva e che voleva essere nella mia testa. Perchè pensava che quello che dicevo non era quello che pensavo. Era una supposizione che non voleva rimaneggiare dal momento che avrebbe comportato l'accettazione di cose spiacevoli. Per lui.
Così alla fine gli ho dato l'indirizzo del mio blog, mi sono presa del tempo e dello spazio per parlare praticamente solo di lui e dopo un tot di tempo, non mi ha chiamato più.

Il che ha finalizzato i miei finalmente perchè di C. davvero non ne potevo più.
Tuttavia nel tempo del mio rimaneggiamento ho potuto riflettere anch'io qualcosa.

La verità fa male, spesso NON si sa. Infatti quando ti dicono le cose che ti infastidiscono o ti danno fastidio, spesso da questo puoi capire che si tratta di veritismi perchè se fossero cretinate ci faresti una risata e non ci penseresti più. E' la tortura interiore che rappresenta che ci hanno preso e che tu sbagliavi a pensare che zorramente ti eri nascosto bene sotto quei quintali di rappresentazione scenica con cui insceni il tuo reale.

Comunque io nella testa degli altri non ci vorrei stare mai. Faccio già una bella fatica a stare nella mia.

Scalza

4 commenti:

46+2 ha detto...

Ehehe..mittico post...Poverino sicuramente se n'è andato perchè non ci capiva niente di quello che scrivevi!Gli hai fornito un vocabolario scalzo?
Comunque la penso come te;tutta scena,troppamente tanta scena che uno non sa davvero chi è.

scalzasempre ha detto...

sei la seconda persona nel giro di 2 giorni che dice che scrivo non tanto facilmente comprensibile. Mi farò dare ripetizioni da qualcuno...

46+2 ha detto...

Ne è pieno il mondo di gente che può insegnarti splendidamente. :)

scalzasempre ha detto...

:)