12 ottobre 2009
Vigilantes
Si lo so.
Che me ne frega.
Oggi c'è vento che mi porta via.
Ma quanta amarezza deve passare in una certezza?
Cattivi umori che poi passano per fortuna accarezzati da quella facile ironia con cui il mondo mi appare più pappabile in un gnamizzo che mastichevolmente assaporo come cicles e poi ritorno su e giù sinistrando anche se destreggio bene. Me l'ha detto V* che dicono di me.
Io ascolto e sorrido. Che ne sanno. Che me ne frega. Si lo so.
C'è un altro sguardo che mi porta via [da te].
Ma quante sciocchezze passano come foglie che cadono e calpesti perchè sono basse, troppo basse. Raccoglierle non va bene, poche sono belle che ci puoi fare anche un quadretto e appenderle sopra il muro della cucina per ricordarti che l'autunno arriva sempre. Anche se c'è il sole e fa ancora un po' caldo.
Che me ne frega, si lo so.
C''è un altro giorno che mi porta. Da me.
Scalza
2 commenti:
Sì,ma ci sono autunni dove le foglie che cadono sono veramente troppe.Ma proprio tantroppe.
il vento di questo non si dispiace per niente! il che mi riporta in mente la legge di relatività, per esempio.
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