1 settembre 2007

selfcare

Prendi un fiore. Un piccolo semplice fiore.
A. mi dice sempre che il cervello registra gli eventi, li campiona per così dire. Emozione, situazione. Si chiama regola associativa per quelli che amano vivisezionare la psiche. A me piace pensare che oltre la psiche, c'è una coscienza che domina le porte del mio spirito. Mi guida, oltre gli eventi e la loro registrazione.
Prendi un fiore, un piccolo semplice fiore.
Aspettavo mio padre che era andato a fare un esame medico. C'era il sole e un prato pieno di fiori. Ho immaginato un altro tempo e un altro mondo. Ho immaginato un cuore puro e un anello per me. Ero felice, danzavo tra i fili d'erba in un tempo senza tempo.
Poi mi hanno chiamato. Un bell'uomo con la barba e un camice bianco. Era un dottore, che poteva dirmi? E quel fiore è caduto, dimenticato.
Ma c'è un tempo che insegna ogni cosa e quel tempo arriva, certo e chiaro come l'alba con il suo velato sorriso.
Anche un piccolo fiore sopravvive nella danza meravigliosa dell'universo.
Scalza

Nessun commento: