Essendo che spesso non mi capisco, quando mi capisco, mi preoccupo un po' del fatto che mi capisco. Potrebbe essere il fatto in sé, oppure una condizione interiore. Ma per approccio scientifico e predisposizione cosmica, mi piace di pensare che è solo l'interagire dell'interazione che mi rende consapevole di quello status che poi genera il preoccuparmi. Così alla fine mi tranquillizzo e non mi preoccupo più del fatto che ero preoccupata.
Scalza
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